Quando le ruote di una comunità, di un'economia, di un paese non girano come si vorrebbe, è sempre colpa della politica, dell'amministrazione, di chi governa? Oppure i cittadini non devono fare qualche mea culpa, mediante magari quegli organi di polemica che sono le associazioni di categoria? In un momento di crisi, le responsabilità sono sempre altrui, le pagliuzze le hanno sempre altri. Mai nessuno che levi dagli occhi la propria trave. Il turismo è in crisi? Spiegatemi che convenienza ha il turista nel venire a Santa Margherita o nel Tigullio: l'offerta alberghiera non è moderna e non è per nulla competitiva, come se ancora vivessimo negli anni 60. I costi, anche in bassa, sprofondata stagione sono insostenibili per i clienti naturali del Tigullio, che sono si le famiglie dell'alta borghesia ma anche gli anziani che vengono a svernare ammirando e godendo della semplicità della nostra terra!Sono loro che dovrebbero levare le castagne dal fuoco durante l'inverno e quei mesi dove il turismo "ufficiale" si rivolge (naturalmente) presso le località montane. E invece, anche quegli alberghi a conduzione familiare si disinteressano sostanzialmente di proporsi come meta per pensionati o comitive interessate all'aria buona, a un cibo rinomato e genuino ma anche alle bellezze architettoniche che la Liguria offre. a Santa Margherita si mangia bene solo in quattro, cinque locali che per di più sono cari come il chinino, e gli imprenditori turistici spesso non conoscono nemmeno le attrattive della loro terra. La quale, oramai, si vorrebbe trasformare in un emporio di griffe dimenticando che senza la ligusticità non avremmo più nulla da offrire a nessuno! Cazzo, poi si viene a parlar di crisi: ma pensan che la gente abbia sempre il portafoglio a fisarmonica? Prima pensino ad offrire un servizio moderno a prezzi competitivi, corredato dai crismi della tipicità,e poi dicano se la crisi è così profonda come sostengono o se è tutta colpa del sindaco.