Berlusconi: il mio governo
vuole passare alla storia
"Quando sono arrivato, l'Italia non contava niente a livello internazionale"

ROMA (CNN) -- Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha sottolineato lunedì sera - aprendo la conferenza stampa di fine anno - la volontà del suo governo "di passare alla storia, alla piccola storia dei governi, non solo per durata, ma anche per il rispetto degli impegni annunciati in campagna elettorale attraverso il contratto con gli italiani'".

Per raggiungere tali obiettivi, ha detto Berlusconi, "siamo in largo anticipo sui tempi". In particolare, il premier ha ricordato l'obiettivo della riduzione della pressione fiscale, con particolare attenzione ai redditi più bassi, ma non solo.

"Non c'è nessun cittadino italiano - ha osservato - che non avrà anche un seppur minimo ritocco nella quota da pagare all'erario, non solo chi ha redditi fino a 25 mila euro". Anche i redditi più alti, ha aggiunto, per i quali l'aliquota passerà dal 46 al 45%, "avranno un minimo di sconto". Il taglio delle tasse riguarderà anche le società.

Secondo Berlusconi l'esecutivo ha gia conseguito il 22% degli obiettivi che si era posto nel programma. È "un record: credo - sottolinea - che nessun governo abbia mai fatto tanto. Il fondatore di Mediaset ci tiene a sottolineare la sua attività alla Farnesina. "Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale, oggi l'Italia ha uno smalto sul piano internazionale che non aveva mai avuto, ed è anche accresciuto il suo peso specifico".

Il Presidente continua coi bilanci. "Abbiamo fatto tagli sulle spese dei ministeri. Non abbiamo tagliato nessuna spesa sociale. Abbiamo chiesto di spendere meglio i soldi dei cittadini". "Abbiamo fatto tagli sulle spese dei ministeri. Non abbiamo tagliato nessuna spesa sociale".

Il leader di Forza Italia torna anche sul capitolo delle grandi opere. "Il 2003 sarà l'anno dell'apertura dei cantieri e delle grandi riforme". Il Ponte sullo Stretto di Messina "si farà. Abbiamo individuato i fondi da parte pubblica. Non è vero che è qualcosa di superfluo, creo che ci sarà un cambiamento di cultura", dice, spiegando anche che "è opinione di tutti che la lotta alla mafia potrà essere portata a termine quando la Sicilia non si sentirà più lontana dall'Italia".

Il presidente del Consiglio promette riforme strutturali, non occasionali, tutte per i cittadini. "Ci muoveremo - dice – affinché il Governo possa dare il via alle riforme dell'architettura istituzionale dello Stato, che il Parlamento attuerà nei prossimi anni".

Da Berlusconi arrivano anche inviti all'opposizione per realizzare le riforme insieme, soprattutto quella delle pensioni


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In un anno e mezzo di governo Berlusconi ha già creato una marea di casini. Farebbe meglio ad agire e a demolire l'Italia in silenzio: rilasciando simili dichiarazioni in questo periodo rovina solamente le feste ai tanti italiani che non ne possono più delle sue aspirazioni da nano megalomane!!!!