Si è spento il giorno di Natale a Marsiglia, dove abitava da vent’anni, Paul Gauthier, aveva 88 anni ed era stato tra i protagonisti del Concilio Vaticano II e sostenitore della “Chiesa dei poveri”.
Professore di Teologia nel seminario di Digione, poi prete operaio, aveva deciso nel 1955 di trasferirsi in Palestina per vivere una vita che fosse “imitazione di Cristo”.
Aveva fatto il pescatore nel lago di Tiberiade poi diventò carpentiere prima a Nazareth e quindi a Betlemme. Accanto a lui si era radunato un piccolo gruppo di persone di varie nazionalità che si erano date il nome di di “compagnons” e “compagnes de Jesus Charpentier” “. Diceva messa in una grotta con un masso per altare e sopra il crocifisso, senza ceri, senza panche e senza porta..
Nel 1962 mons. Haki, vescovo di Nazareth, invitò Gauthier a seguirlo a Roma. Dove iniziava il Concilio Vaticano II.
Il nome di Chiesa dei poveri fu assunto da un gruppo di 300 vescovi profondamente coinvolti nella riflessioni di Gauthier, molto noto in Italia perché ,dall’incontro con il giornalista Ettore Masina, era nata nel 1964 una associazione internazionale chiamata Rete Radè Resch, dal nome di una bambina palestinese morta di polmonite in un tugurio.