La politica praticata dai gestori dei locali notturni ha una logica che non c'entra niente con la discriminazione sessuale, serve solo a fare soldi: se io faccio l'ingresso gratis per le donne, o a prezzo ridotto, le ragazze non accompagnate tenderanno ad andare in quel locale. Se il locale è pieno di donne che sono uscite con l'amica, i maschi sono più disposti a pagare il surplus del biglietto.
Eventualmente, anche la consumazione alla "riomrchiata".
E' logico no?
In ogni modo, il senso è lucrare, non sono certo femministi...