User Tag List

Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 34
  1. #1
    prima regola: io mento
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    basicly, run!
    Messaggi
    2,270
     Likes dati
    188
     Like avuti
    203
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    BRUNETTA: ELITE
    CERCANO COLPO DI STATO

    "Ci sono élite irresponsabili che stanno preparando un vero colpo di Stato".
    Lo ha detto Brunetta, ministro della Funzione pubblica, che descrive le élite come quelle della "rendita parassitaria, burocratica, finanziaria, edito-
    riale". Poi un appello alla sinistra:
    "Liberatevi da questo abbraccio mortale".


    Il ministro ha parlato anche del dialogo con la Chiesa: "Non ci può essere
    dialogo con certi esponenti che giocano al massacro e sono portatori di ideologie politiche con la tonaca".

    http://www.televideo.rai.it/televide...all=pagina.jsp
    .
    Ultima modifica di Corsaro; 19-09-09 alle 13:51
    « Prego bensì che l'una e l'altra cosa,
    la vittoria e il ritorno, tu conceda,
    ma se una sola cosa, o Dio, darai,
    la vittoria concedi sola! »

  2. #2
    Dai che non c'ho tempo
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    La Superba
    Messaggi
    10,689
     Likes dati
    185
     Like avuti
    483
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    di Redazione

    Il ministro della Pubblica amministrazione da Cortina lancia un pesante attacco contro l'opposizione: "La sinistra 'per male' vada a morire ammazzata... La sinistra 'per bene' si svincoli dalle elite legate alle rendite editoriali, finanziarie, burocratiche, cinematografiche, culturali". E alla Chiesa: "No al dialogo con chi gioca al massacro"
    Cortina - "Ci sono elite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di stato". Brunetta, attacca ancora la sinistra "elitaria e parassitaria", accusandola di preparare un colpo di Stato. Alla "sinistra per male" manda a dire: "Vada a morire ammazzata... Mentre gestivamo la crisi non abbiamo visto l’opposizione. E questo per la democrazia è un problema. Abbiamo visto - ha detto Brunetta - le elite, o sedicenti tali, impegnate a buttare giù il governo. Sono sempre le solite: quelle delle rendite editoriali, finanziarie, burocratiche, cinematografiche e culturali, che hanno combattuto il governo reo di aver cominciato a colpire le case matte della rendita". Alla "sinistra perbene" Brunetta rivolge l’invito: "Propongo una lotta di liberazione per i compagni della sinistra. Tornate alla politica, allo scontro politico, senza farvi dettare l’agenda dai giornali. Lo dico alla sinistra sindacale, politica e culturale perbene. Quella che è 'per male' vada pure a morire ammazzata... Lor signori - ha concluso Brunetta - stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato, che noi combatteremo con la ricostruzione dell’Aquila interagendo con la gente, varando un grande piano per il Mezzogiorno. Noi vogliamo confrontarci con l’opposizione istituzionale, non quella delle rendite".

    Alla Chiesa "Dobbiamo lavorare anche con la Chiesa e nei settori, lo dico da laico mangiapreti, dove la Chiesa fa meglio dello Stato". Brunetta lancia un ponte per recuperare il rapporto con il Vaticano ma allo stesso tempo pianta dei polemici paletti: "Certamente non collaboreremo con certi esponenti che giocano al massacro, che fanno ideologie politiche con la tonaca. Mai - conclude - la Chiesa ha avuto tanto dallo Stato, in termini dell’8 per mille. Questa è la nostra serietà".
    Il Giornale - Brunetta: sinistra elitaria e parassitaria<br /> Sta preparando un vero colpo di Stato - n. 227 del 19-09-2009


    Grande Brunetta!
    Sottoscrivo ogni singola parola.

    Così deveparlareil PDL.
    Nulla alle spalle, dubbi sul futuro
    Oggi m'hanno incuXXto...ma con che austerità ragazzi! Roba da signori! Ho ringraziato e chiesto un'altro appuntamento.

  3. #3
    prima regola: io mento
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    basicly, run!
    Messaggi
    2,270
     Likes dati
    188
     Like avuti
    203
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO


    L’ipotesi del “complotto” internazionale ai danni del presidente del Consiglio inizia a farsi largo anche tra chi non ha grandi simpatie per Silvio Berlusconi. Tipo Lucia Annunziata, che ieri sulla Stampa ha parlato del possibile “complotto Bilderberg”: un club dei potenti della terra che si riunisce ogni anno sotto la guida spirituale di Henry Kissinger e traccia l’indirizzo che dovrà prendere il mondo nei dodici mesi seguenti. Inutile dire che l’impronta del circolo è spiccatamente anglosassone. Tanto più lo è stata quest’anno (l’incontro è avvenuto a cavallo della metà di maggio), grazie alla presenza di numerosi plenipotenziari della diplomazia statunitense. E dato che il governo italiano è visto a Washington come la testa di ponte mediterranea della Russia di Vladimir Putin e Dmitry Medvedev, la quale oggi è ai ferri corti con gli Stati Uniti tanto quanto lo era ai tempi di George W. Bush, la voglia di tirare le somme e dire che per la Casa Bianca (e per il “circolo Bilderberg”) Berlusconi è un ostacolo da rimuovere è forte.

    I fedelissimi del premier, che pure sentono l’aria farsi pesante attorno al capo, per ora preferiscono puntare l’indice altrove. Tipo Niccolò Ghedini, che dice di vedere in atto «una forma di strategia di isolamento dell’Italia» e la imputa alla voglia di certi “poteri economici” di bloccare la Fiat nel momento in cui sta cercando di diventare una multinazionale dell’automobile. Ma è una lettura che rischia di peccare di ingenuità. Ciò che sta creando problemi agli Stati Uniti, infatti, non è la Fiat, ma la politica estera ed energetica italiana. In particolare, l’asse tra Berlusconi e Putin, cementato dalle intese tra Eni e Gazprom.

    Questo quotidiano per primo aveva scritto, sei mesi fa, che Berlusconi era riuscito a «portare l’Italia nella sfera d’influenza del Cremlino e allontanarla dall’orbita americana». Oggi lo stesso concetto appare tra le righe dei commentatori di sinistra. La situazione, da allora, si è persino fatta più complicata. Perché all’epoca alla scrivania dello studio ovale della Casa Bianca sedeva Bush, un amico del nostro presidente del consiglio. Con il quale i rapporti politici erano stati molto meno idilliaci di quanto destra e sinistra volessero far credere (lo scorso settembre il vicepresidente americano Dick Cheney era venuto a Roma per criticare l’appoggio dato da Berlusconi all’operazione militare russa in Georgia), ma il feeling personale era sempre rimasto solido. Con l’arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca il governo italiano ha dovuto ricominciare da zero, e non è impresa facile. Anche perché Obama è personaggio freddo, calcolatore, che alla politica dei rapporti personali preferisce di gran lunga la realpolitik degli interessi. Così l’Italia, che più di tanto non ha da dare agli Stati Uniti, è stata messa nella “seconda fascia” degli alleati europei, quelli meno importanti. Stessa sorte toccata alla Spagna di José Luis Zapatero, a dimostrazione del fatto che con Obama non conta essere di destra o di sinistra, ma solo quello che puoi dare alla causa statunitense.

    E l’Italia, in questo momento, sta dando soprattutto rogne. L’ultima è di pochi giorni fa. Al dipartimento di Stato americano, dove le mosse dell’Eni sono seguite con attenzione - e non certo da oggi - non è passato inosservato l’accordo siglato il 15 maggio (proprio mentre in un hotel di Atene era in corso il summit del “club Bilderberg”) tra Eni e Gazprom, ultima grande intesa strategica tra le due aziende che fanno capo al governo italiano e quello russo. L’accordo prevede che la portata del gasdotto South Stream, attraverso il quale nel 2015 il gas russo arriverà copioso in Europa e soprattutto in Italia, aumenti da 31 miliardi di metri cubi l’anno a 63 miliardi. Quanto basta, in teoria, per fornire all’Italia i quattro quinti del suo fabbisogno di metano. L’enorme infrastruttura minaccia di uccidere il gasdotto rivale, Nabucco, quando questo è ancora in fase di progettazione. E Nabucco è fortemente voluto dall’amministrazione statunitense, perché farebbe arrivare in Europa il gas di Turkmenistan, Kazakistan e Paesi vicini, sottraendolo al controllo russo. La Ue sarebbe meno dipendente dal gas del Cremlino, la Russia perderebbe potere politico nei confronti dell’Europa (oltre a una quantità di soldi difficile da quantificare) e gli Stati Uniti incasserebbero una bella vittoria nello scacchiere della geopolitica.

    Il problema, appunto, è costituito da governo italiano ed Eni. Che a parole appoggiano ambedue i progetti, ma in realtà hanno a cuore soprattutto quello che li lega alla Russia e a Gazprom. Paolo Scaroni, amministratore delegato del cane a sei zampe, ormai dice apertamente di non credere più al progetto sponsorizzato dagli Stati Uniti. «Nabucco decollerà solo quando avrà il gas di Turkmenistan, Kazakistan e forse dell’Iran. Da quanto ho letto, questo non accadrà», ha detto Scaroni dopo l’accordo con Gazprom. Lui stesso, pochi giorni prima, siglando la maxi-intesa con i russi, aveva detto che dietro all’ampliamento della capacità di trasporto del gasdotto c’è «un grande significato politico, perché tutto questo gas arriverà in Europa senza dover più passare dal territorio dell’Ucraina». Troppo dipendenti dal gas russo? Affatto: in quelle stesse ore, Berlusconi commentava che «dovremmo essere felici che un paese amico ci dia la possibilità di avere l’energia di cui abbiamo bisogno». L’Unione europea (e gli Stati Uniti) avrebbero preferito invece mantenere in gioco l’Ucraina. A marzo, proprio per questo motivo, la Ue aveva siglato un’intesa con il governo di Kiev per ammodernare i gasdotti ucraini. «Una perdita di tempo e di mezzi finanziari», aveva commentato Scaroni, perché quell’intesa escludeva «chi il gas lo produce, cioè la Russia».


    Insomma, le certezze sono che il patto tra Roma e Mosca è davvero d’acciaio, e che l’intesa non è solo economica, ma - per ammissione dei protagonisti - politica. Questo per Washington è un problema. Fino a che punto l’amministrazione Obama intenda spingersi e fin dove possa arrivare, è tutto da vedere. Ma alla Casa Bianca non sono mai andati troppo per il sottile quando si tratta di avere il controllo degli idrocarburi. E credere che certe abitudini siano tramontate solo perché adesso comanda un afroamericano democratico rischia di rivelarsi un errore fatale.

    © Libero. Pubblicato il 29 maggio 2009.

    di Fausto Carioti
    .
    « Prego bensì che l'una e l'altra cosa,
    la vittoria e il ritorno, tu conceda,
    ma se una sola cosa, o Dio, darai,
    la vittoria concedi sola! »

  4. #4
    Amico di Oniria..wooff...
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    11,268
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    11 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    Certo,questa non è una novità,tutti sanno ke gli "apparati burocratici" sono pakidermi obsoleti....si akkontenta tutto e tutti per una par kondicio del.....tanto paga pantalone....NOI.

    YouTube - Johnny Cash - Ghost Riders In The Sky

    Il brutto è ke oltre allo sperpero di denaro c'è una mal professionalità diffusa.quelle poke persone efficenti trovano ostakoli insormontabili da "sopra,sotto,a dx e a manca" e si sentono "traditi" dai loro stessi collaboratori.....ke pasticciano e pastrokkano.

    Questo malcostume con gli anni ha intakkato anke il privato.....anke qua una "finta" par condicio ha fatto si ke le paghe fra professionalità diversa diventassero uguali o con minime e infinitesimali differenze,una kagata pazzeska.D'altronde anche le maestranze ( triade sindacale e compagnie di compagni mangia bambini ) hanno perso per strada i rinnovamenti che dovevano fare all'interno di esse,senza riqualificandosi....un'altra cagata.

    Oggi come ci si trova (lasciamo da parte i soldi x un momento)

    - Un apparato pubblico inefficente

    - Una parte politica ( la più vecchia ) che non gli interessa cambiare le regole per crescere professionalmente....sono "vecchi" xkè hanno esaurito il loro compito di kiakkere.....provate a confrontarvi con loro....o non dicono un kazzo o la colpa è del "puttaniere" BERLUSCONI.....questo sono capaci di dire e di....fare.....oltre ke a portare i pensionati in piazza (gli ultimi "partigiani" dei miei papaveri ).

    Non ci potrà mai essere un confronto serio e credibile finchè quella gente ha in mano le kiakkere del potere.....ALTRO KE LIBERTA' DI STAMPA RUBATA,BOICOTTATA E COMPERATA.

    Mi vien da ridere quando vedo certi risultati pre grongressuali del PD..."preferenze"....roba da matt....un BERSANI che si bekka 9/10mila voti contro un papandreu di FRANCESCHINI....4/5/6MILA onf: nn lo so e non me ne frega......BERLUSCONI S'è PORTATO A CASA 2MILIONI E ROTTI DI VOTI.....l'ultima volta hefico:

    Brunetta e gli altri ministri dovrebbero TUTTI i giorni rilasciare interviste...dati,contatti,fatti come sta facendo SILVIO (permettetemi) che se è vero ke è grossa i 150anni è anche vero che da 15anni a questa parte c'è solo LUI che tira la karretta....wooff...x fortuna.

    Grazie BRUNETTA e grazie a BERLUSCONI....avanti SAVOIA.

    l'intervista a BRUNETTA dell'ANSA ANSA.it - BRUNETTA: ELITES VOGLIONO GOLPE E SINISTRA E' SUCCUBE
    Fai una scelta dai il voto a KANEKORSO,"segui" la MIA candidatura sul fondoscala e vedrai crescerà in te la VOGLIA e ke voglia....RICORDA....metti la zampa WOOFF al centro della scheda hefico:
    amico di Fulvia...wooff

  5. #5
    Pasdar
    Data Registrazione
    25 Sep 2004
    Località
    Padova
    Messaggi
    46,757
     Likes dati
    3,474
     Like avuti
    4,270
    Mentioned
    108 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    Citazione Originariamente Scritto da Shardana ruju Visualizza Messaggio
    .
    Berlusconi farebbe bene a rafforzare gli apparati di sicurezza e non per le prostitute che si aggirano a Villa Certosa.
    Ultima modifica di Defender; 20-09-09 alle 19:00
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

    Identità; Comunità; Partecipazione.

  6. #6
    prima regola: io mento
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    basicly, run!
    Messaggi
    2,270
     Likes dati
    188
     Like avuti
    203
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    Posto volutamente in questa discussione.



    21/09/2009stampa articolo
    Iraq, l'Eni perde lo sfruttamento dei giacimenti di Nassirya



    La giapponese Nippon Oil si sarebbe aggiudicata il contratto. Una sua delegazione attesa a giorni in Iraq per mettere a putno i dettagli

    L'Eni avrebbe perso la gara per lo sfruttamento dei pozzi petroliferi di Nassirya, in Iraq, a discapito della giapponese Nippon Oil. La notizia sarebbe stata data alcuni giorni fa dal ministro del Petrolio iracheno, Ahmed al-Shamma.

    Una delegazione giapponese della Nippon Oil è attesa a Baghdad nei prossimi giorni per mettere a punto i dettagli di una collaborazione con il governo per lo sviluppo congiunto di un "giacimento petrolifero in una città del sud del Paese". Anche se il contratto per ora è di tipo tecnico e non prevede una partecipazione sul petrolio estratto, l'accordo viene letto come un'estromissione di Eni dall'affare, che ora, dovrà stipulare un'alleanza con la compagnia giapponese, se vuole rientrare nella partita.
    L'estromissione dalla gara, per la quale erano state chiamate solo la Nippon Oil, l'Eni e la spagnola Repsol, appare ancora più cocente alla luce dell'impegno militare italiano nella zona, che nel 2003 è costato la vita a 19 soldati italiani. In aggiunta, i giacimenti di Nassirya erano già stati assegnati all'Eni da Saddam Hussein, che però non aveva fatto in tempo a ratificare gli accordi per lo scoppio della guerra.

    PeaceReporter - Iraq, l'Eni perde lo sfruttamento dei giacimenti di Nassirya

    --

    Quanti morti "inutili"? L'ENI perde Nassiryia.

    Notizie su Eni | Liquida Economia

    Iraq, l'Eni perde lo sfruttamento dei giacimenti di Nassirya - Peace Reporter - Esteri - Virgilio Notizie
    .
    « Prego bensì che l'una e l'altra cosa,
    la vittoria e il ritorno, tu conceda,
    ma se una sola cosa, o Dio, darai,
    la vittoria concedi sola! »

  7. #7
    Pasdar
    Data Registrazione
    25 Sep 2004
    Località
    Padova
    Messaggi
    46,757
     Likes dati
    3,474
     Like avuti
    4,270
    Mentioned
    108 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    L'immediato in-put da parte degli americani: d'altra parte l'Italia è alleata, non il coniuge.
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

    Identità; Comunità; Partecipazione.

  8. #8
    Amico di Oniria..wooff...
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    11,268
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    11 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    BRUNETTA ha lanciato un segnale kiaro a certi "affacenderos" ITALIANI ke stanno kontrattando "kontro" l'ekonomia ITALIANA ed EUROPEA.

    wooff...se la gente è kontenta di merci extraeuropee senza controlli o di marki italiani attakati a prodotti fatti in altri paesi.......e ki più ne ha ne metta.
    Fai una scelta dai il voto a KANEKORSO,"segui" la MIA candidatura sul fondoscala e vedrai crescerà in te la VOGLIA e ke voglia....RICORDA....metti la zampa WOOFF al centro della scheda hefico:
    amico di Fulvia...wooff

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    12 May 2009
    Messaggi
    2,542
     Likes dati
    8
     Like avuti
    157
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO

    Mi chiedo come un Governo che dispone del 54% della Camera e del Senato possa anche solo temere supposte elite(s). Il Governo conta di 29 onorevoli e di 13 senatori in più rispetto alla metà degli scranni. Con questi numeri si amministra più che agevolmente per 5 anni.

    A meno che non si tema che la maggioranza o una parte di essa sia propensa a rivoltarsi. Se questo fosse il timore, si organizzino riunioni di maggioranza, come consuetudine in una repubblica parlamentare.

  10. #10
    prima regola: io mento
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    basicly, run!
    Messaggi
    2,270
     Likes dati
    188
     Like avuti
    203
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: BRUNETTA: ELITES CERCANO COLPO DI STATO



    30 settembre 2009
    Il fondo Knight Vinke insiste:
    «Tra un anno Eni sarà diversa»

    di Alberto Annicchiarico


    I no cortesi del Cane a sei zampe non bastano a fermare la campagna il fondo attivista Knight Vinke asset management (Kvam), che da settimane agita le acque attorno a Eni sostenendo che per creare valore dovrebbe cambiare struttura societaria.

    «Sono convinto - ha sostenuto Eric Knight, ceo del fondo, che ha base a New York - che tra un anno la struttura dell'Eni non sarà quella che conosciamo oggi. Bisognerà vedere come questa cambierà». Secondo uno studio di Kvam la sottovalutazione di Eni è pari a oltre 50 miliardi di euro: la somma del valore dei diversi business della società sarebbe «pari o addirittura superiore a 30 euro ad azione», contro gli attuali 17 euro.

    «Sui suggerimenti di Kvam - ha dichiarato questa mattina l'ad di Eni, Paolo Scaroni - ho ricevuto una lettera e ho già risposto con una missiva a fine luglio, che renderemo pubblica questo pomeriggio. Se verranno altri suggerimenti, diversi da quelli già espressi, li vedremo, ci faremo le nostre idee e diremo come la pensiamo». In serata il Tesoro, azionista dell'Eni con poco più del 30% includendo la quota della Cassa depositi e prestiti, ha tagliato corto spiegando in un comunicato di non volere entrare nel merito nè rilasciare commenti.

    «Sicuramente - ha spiegato oggi Knight a Milano a una platea di analisti e azionisti - dividere l'Eni in due società, una dedicata al petrolio e l'altra al gas, comporterà solo benefici nelle strategie di medio lungo periodo. In particolare, ha detto, lo split darà maggiori possibilità di indebitamento alle due nuove entità (10 miliardi per la cosiddetta Oilco e 20 miliardi per la Gasco), permettendo loro di affrontare più tranquillamente le opportunità che stanno emergendo sul mercato, compreso l'impegno nel nucleare che il Governo chiederà molto probabilmente al gruppo guidato da Paolo Scaroni».

    L'amministratore delegato, ha rivelato Knight, «ha già riconosciuto che c'è uno sconto» nella valutazione del gruppo e comunque, ha aggiunto, «non ci aspettiamo una sua risposta nel breve periodo, tenuto conto che ci sono voluti due anni di studio per arrivare alle nostre conclusioni». La sottovalutazione ha spiegato Eric Knight, il cui fondo ha acquisito due anni fa l'1% dell'Eni per 20 euro per azione (oggi gira attorno ai 17 euro) è dovuta a diversi fattori. I due principali risiedono «nell'utility gigantesca che si trova all'interno della struttura del gruppo e non è valutata correttamente dal mercato» e nel fatto, come detto sopra, che la società «è in uno stato di tensione finanziaria e lo sarebbe ancora di più qualora dovesse prendere parte in modo significativo ai piani del Governo per il rilancio del nucleare».

    Knight ha sottolineato che il progetto del fondo non prevede né la riduzione della partecipazione dello Stato sotto il 30% né tagli sul fronte occupazionale. «Qualcuno pensa che siamo intervenuti a causa del taglio del dividendo», ha detto ancora l'amministratore delegato di Knight Vinke Asset management, «ma questo è solo sintomatico di una struttura non ottimale di Eni». Il fund manager ha voluto anche chiarire che «i nostri clienti sono fondi pensione pubblici (tra i quali il gigante californiano Calpers, ndr) e noi proteggiamo con ferocia la nostra indipendenza. Il nostro mandato è quello di investire in large cap che attualmente sono sottovalutate». Knight, peraltro, non è né un hedge fund né un private equity e comunque «siamo rialzisti su Eni e la riteniamo l'azienda migliore nel suo settore».

    Il recente taglio del dividendo, tuttavia, è indicativo di tale condizione dell'Eni, la cui sottovalutazione e la tensione finanziaria potrebbero essere risolte tramite una ristrutturazione, senza che venga ridotta la presenza pubblica (ora al 30%) o che vengano tagliati posti di lavoro. Knight Vinke, che propone alcune alternative di ristrutturazione, riconosce che alcune delle sue proposte potrebbero portare a una riduzione delle sinergie. E comunque, sottolinea, il valore di queste sinergie «legate al mantenimento della struttura attuale non è stato ancora quantificato e, in ogni caso, dovrebbe essere superiore ai 50 miliardi di euro».

    Il fondo Usa, si legge su Wikipedia, si è guadagnato fama di attivista di successo quando nel 2004 ha convinto la big petrolifera Shell a rinunciare alla sua struttura duale anglo-olandese nonostante possedesse soltanto lo 0,03% delle azioni. Knight Vinke ha giocato un ruolo chiave anche nel mandare a monde un'importante acquisizione della compagnia olandese Vnu, poi acquistata da una cordata di private equity tra cui Kkr e ribattezzata Nielsen Company. Nel 2007 Knight Vinke è andata all'attacco della governance del gigante britannico del credito Hsbc.
    30 settembre 2009

    Il fondo Knight Vinke insiste: «Tra un anno Eni sarà diversa» - Il Sole 24 ORE
    .
    « Prego bensì che l'una e l'altra cosa,
    la vittoria e il ritorno, tu conceda,
    ma se una sola cosa, o Dio, darai,
    la vittoria concedi sola! »

 

 
Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Brunetta: élite irresponsabili vogliono un colpo di stato
    Di Aurelianus nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 131
    Ultimo Messaggio: 21-09-09, 12:33
  2. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 20-09-09, 10:29
  3. Brunetta, élites vogliono colpo stato
    Di Strapaesano nel forum Destra Radicale
    Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 19-09-09, 18:23
  4. Colpo di stato
    Di ZEUS nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 05-12-08, 15:42
  5. ANNUNCIO IMPORTANTE: stanotte c'è stato finalmente il colpo di stato
    Di Capitan Harlock nel forum Destra Radicale
    Risposte: 9
    Ultimo Messaggio: 22-08-04, 21:20

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito