Come i Meli, i neocon ed i fondamentalisti americani si ispirano alla Legge Divina nell'esercizio del potere.
In realtà la giustizia assoluta per i governi umani non esiste e quindi anche per gli USA si pone la necessità di ponderare le conseguenze dell'uso della forza in alternativa alla possibilità di risolvere i conflitto ricorrendo alla giustizia - magari quella stessa internazionale di cui ci si vorrebbe sbarazzare per combattere senza freni il terrorismo...
Mi sembra che il vero dilemma morale nell'uso della forza consista nella decisione di ricorrere alla guerra nonostante il nemico possa avere delle buone e sostanziali ragioni per essere ostile.
Per gli USA la contingenza impone la riflessione circa le ragioni del terrorismo fondamentalista: alcune di queste ragioni sono le stesse di chi in Occidente e nel mondo si sente oggettivamente oppresso dallo sfruttamento economico e dalle sue relative ingiustizie.
Su questo punto il "machiavellismo" americano di marca neocon-fondamentalista deve e può fare molto riesaminando alla luce della "Legge Divina" le basi e le pratiche del nuovo capitalismo "deregolato". L'attuale presidente americano ha fatto qualcosa per garantire la moderazione del liberismo ed il controllo etico e giuridico delle corporazioni, ma - come è risaputo - gli USA dei neocon-fondamentalisti non sono neppure essi stessi il Regno di Dio e la Sua Giustizia.
In questo nuovo clima di Global Governance è già un miracolo che il governo americano riesca a tenere a freno i potenziali aspiranti ad un governo civile in conflitto d'interesse... cosa che spiega meglio la necessità per le corporazioni di provare altrove a sfondare i legittimi governi per ad essi sostituirsi...
Quanto alle altre ragioni del "nemico", gli USA non hanno il dovere morale di accontentare ogni controparte che vorrebbe vedere ditsrutta la libertà di parola, onde - specialmente - prevenire l'avanzata evangelica del messaggio fondamentalista e neocon: cosa che spiega come mai ogniqualvolta gli USA sono governati da un presidente evangelico si spalanca l'inferno...
La "prevenzione" del nemico è tale che ormai si pretende dai governi occidentali a regime multiculturale la promulgazione di leggi (e.g. Australia ed ora anche GB), anche nella forma di "Racial and Religious Vilification Bills", onde segregare e svilire quelle forze giudeocristiane che risultano essenziali per la crescita, l'avanzata e la sopravvivenza di una autentica democrazia repubblicana. I primi risultati di tali leggi sono già riscontrabili in nuovi e del tutto inediti fenomeni di persecuzioni a spese di individui che vengono identificati quali espressioni politico-spirituali "neocon-fondamentaliste" anche se tale identificazione è spesso solo parziale e relativi ai soli contenuti spirituali. Tali leggi starebbero a rappresentare anche un tentativo di concessioni indirette al "nemico" per indurlo ad apprezzare la "sapienza" e la disponibilità culturale dell'Occidente a concedere in pasto qualche suo storico e vitale pezzo a patto che la coesistenza - e gli affari - non vengano compromessi.
C'è da chiedersi quanto questi "bocconi" siano vitali e se non sia il caso di imporre - con la forza per l'appunto - una reciprocità del diritto internazionale che il "nemico" evoca in Occidente e rifiuta in Oriente, dove infatti i loro equivalenti fondamentalisti e neocon sono tenuti in gran conto e difesi con le armi in pugno contro chiunque avanzi pari diritti.