Manca solo una settimana al fatidico appuntamento elettorale in Germania. L'attuale Cancelliere Angela Merkel, data come super-favorita alla vigilia, punta al superamento della Grosse-Coalition con i socialisti della SPD e alla formazione di un governo di centrodestra moderato e liberale, sostenuto da una maggioranza CDU/CSU + FDP.
Il programma di Angela Merkel
Sgravi fiscali, ammortizzatori sociali, sostegni alla famiglia e rivalutazione dell'energia nucleare sono i quattro elementi che connotano il programma elettorale elaborato dalla Cdu-Csu, l'Unione cristiano democratica e sociale della cancelliera tedesca Angela Merkel, che punta ad una rielezione alle politiche di settembre. L'annuncio delle linee portanti del programma, incentrato sull'economia, avviene proprio mentre anche la Germania si dibatte nella piu' grave crisi economica del dopoguerra. Con questa proposta, il partito sembra puntare a un elettorato di centro, riaffermando il proprio attaccamento all'economia sociale di mercato, che ha connotato la storia tedesca dell'ultimo mezzo secolo. Con questa proposta, la Cdu-Csu si propone all'elettorato in alternativa soprattutto ai socialdemocratici della Spd, con cui sta governando nell'ambito di una 'grande coalizione'. 'Il 2009 non deve essere solo l'anno di una crisi mondiale eccezionale, ma anche quello in cui sono state poste le basi della ripresa', si afferma nel documento di 62 pagine messo a punto dal partito della Merkel (Cdu) e dall'alleato bavarese (Csu) di Horst Seehofer. La Cdu-Csu punta a far rieleggere la Merkel, fra l'altro abbassando in due tappe l'aliquota dei redditi piu' bassi sottoposti a tassazione, portandola dall'attuale 14 al 12%. Oltre all'aiuto per i ceti piu' deboli, il partito di centrodestra ammicca anche al ceto medio, puntando ad alzare da 52.552 a 60.000 euro la soglia di reddito a partire dalla quale scatta l'aliquota massima del 42%. La situazione economica complessiva sembra pero' consigliare cautela con i regali di bilancio: per l'entrata in vigore di queste modifiche non viene indicata alcuna data. Come altrove in Europa, tutti gli indicatori macroeconomici tedeschi sono in rosso: fra l'altro l'anno prossimo la disoccupazione dovrebbe superare la soglia psicologica dei quattro milioni di senza lavoro (un incubo nato assieme al nazismo durante la Repubblica di Weimar degli anni Venti); il rapporto deficit-Pil punta al 6% nel 2010, con volumi record (86,1 miliardi di euro) di nuovo indebitamento. Per far fronte alle ripercussioni sociali della crisi, la Cdu-Csu promette di appoggiare proposte di un salario minimo per tutti i tedeschi in difficolta' e di maggiori tutele per i disoccupati, stabilizzando il costo del lavoro che non finisce in busta paga. Il partito della Merkel vuole inoltre aumentare gli assegni a famiglie con figli. Sul fronte dell'approvvigionamento energetico, il programma della Cdu-Csu e' una reazione alla svolta socialdemocratica che nel 2000 decise un'uscita totale dal nucleare entro il 2021. Per i cristiano-democratici l'atomo resta una parte cruciale del mix di fonti di energia; si propone quindi un'estensione del ciclo di vita delle centrali sicure, senza la costruzione di nuovi impianti.
GERMANIA: MERKEL, ECCO IL PROGRAMMA ELETTORALE: MENO TASSE PER VINCERE - Clandestinoweb: sondaggi politici, elettorali. Il sondaggio politico elettorale che fa opinione
Osservatorio sulla Germania: l'andamento dei sondaggi
Media delle rilevazioni sondaggistiche al 18/09:
CDU/CSU: 36%
FDP: 13%
SPD: 25%
Linke: 11%
Verdi: 10%
Aggiornamenti e tabella su:
Umfrage-Barometer: Die Sonntagsfrage - SPIEGEL ONLINE - Nachrichten - Politik
Commenti: I sondaggi danno ormai per certo il trionfo della formazione cristiano-democratica. Angela Merkel mira poi ad un apparentamento con i liberali, in modo tale da formare una solida maggioranza in sede parlamentare. I socialisti della SPD si trovano invece in grave difficoltà, divisi fra i fautori della corsa in solitaria e i sostenitori dell'alleanza con i Verdi e la Linke di Lafontaine. Se i sondaggi saranno smentiti (cosa già accaduta in passato!) la Merkel potrebbe essere costretta a presidere, di malavoglia, una riedizione della grossa coalizione.