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  1. #11
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    Originally posted by fortebraccio
    Ho dato un occhiata al sito citato porta dei dati interessanti, è un sito di uno studio di ingneria che si occupa di dare consulenze su dati elettrosmog e porre rimedio (ove si possa) con apparecchiature commercializzate dallo stesso, insomma è un sito commerciale di un privato, non che i dati possano non essere veri, ma per la poca esperienza che ho potrebbero essere contestati facilmente.
    Inoltre non ho trovato il comune si SML nee siti caldi della Liguria, ovvero abbiamo portofino vetta (antenne), e via Tre Scalini - S.Lorenzo della Costa indicati nel comune di Rapallo.
    Penso che il problema dell'elettrosmog sia molto complesso, tutti vogliamo usare telefonini, satelliti, ecc. e questo comporta aumento delle emissioni di onde elettromagnetiche.

    Comunque su questo problema e su altri non si tratta di appartenenza politica ma di interessi economici che alla fine sono molto più potenti.
    Un saluto a tutti
    Fortebraccio
    A mio avviso , se lo studio ha deciso di pubblicare quei dati è sottinteso che ha dei validi elementi per poterlo fare.

    La politica e l'elettromagnetismo:
    esistono dei precisi compiti ed obblighi DEMANDATI ALLLE REGIONI e per ultimo AI SINDACI, DI VERIFICARE e monitorare , attraverso le arpa, le emissioni elettromagnetiche sul territorio comunale.
    Questo non lo dico io ma l'apposita e recente NORMA STATALE del 2001.

    Se ad un certo punto i limiti di nocività delle onde elettr. sono di 6V/m, MI PARE GIUSTO CHE LE VERIFICHE VADANO FATTE IN MODO COSTANTE al fine di controllare l'eventuale " smanettata" da parte della società interessata,tutto...per la salute del cittadino;

    ....e come ho detto in precedenza.....

    LA POLITICA C'ENTRA E COME !!!!!

  2. #12
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    Predefinito RISPONDE BALILLA A.S.

    Originally posted by fortebraccio
    Carissimi,
    è da alcuni giorni che visito il Vs. forum.
    Ritengo interessante l'idea di aprire un forum su SML, meno interessanti molti degli argomenti trattati, almeno per me.
    Molte discussioni vertono su mattonelle, vele, mi manca il parcheggio sottocasa ecc. ecc.
    Ho deciso di dire la mia su questo argometo dell'elettrosmog che ritemgo molto importante, rialacciandomi a quello che è successo a Genova dove il comune e telecom hanno tolto il sevizio telefonico con schede prepagate dalle scuole in quanto non reminerativo, infatti gli studenti preferiscono usare il telefonino (che tra l'altro è stato in testa ai regali natalizi dei genitori verso i figli).
    La discussione sarebbe lunga ed articolata, e meriterebbe forse altra sede più consona.
    Ho dato un occhiata al sito citato porta dei dati interessanti, è un sito di uno studio di ingneria che si occupa di dare consulenze su dati elettrosmog e porre rimedio (ove si possa) con apparecchiature commercializzate dallo stesso, insomma è un sito commerciale di un privato, non che i dati possano non essere veri, ma per la poca esperienza che ho potrebbero essere contestati facilmente.
    Inoltre non ho trovato il comune si SML nee siti caldi della Liguria, ovvero abbiamo portofino vetta (antenne), e via Tre Scalini - S.Lorenzo della Costa indicati nel comune di Rapallo.
    Penso che il problema dell'elettrosmog sia molto complesso, tutti vogliamo usare telefonini, satelliti, ecc. e questo comporta aumento delle emissioni di onde elettromagnetiche.
    Oltre a vari comitati esistenti (destinati quasi sempre a soccombere, vedi Radio Vaticana) solo alcune formazioni politiche hanno presentato progetti di legge per porre un limite a queste emissioni, e tra queste non mi pare che ci sia quella che ci ospita in questo forum.
    Comunque su questo problema e su altri non si tratta di appartenenza politica ma di interessi economici che alla fine sono molto più potenti.
    Un saluto a tutti
    Fortebraccio.

    PS : Attenzione LORSIGNORI sono come il lupo (cambia il pelo ma non il vizzio)
    giovedì 13 febbraio in consiglio comunale si discuterà una interrogazione portata da me su questo argomento

    saluti ...elettromagnetici

  3. #13
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    Predefinito

    ..MI SA TANTO CHE IL BALILLA AS..SI ATTREZZERA' PRESTO DI PC !!!!

  4. #14
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    Predefinito Re: RISPONDE BALILLA A.S.

    Originally posted by Presidente


    giovedì 13 febbraio in consiglio comunale si discuterà una interrogazione portata da me su questo argomento

    saluti ...elettromagnetici

    ..OCCORRERà PORTARSI LA CANADESE PER QUEL CONSIGLIO COMUNALE ????

    ...viste le innumerevoli mozioni !!!!!??????

  5. #15
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    Predefinito a proposito di elettrosmog!

    /Elettrodotti: 10 microtesla. Altra frequenza: 6 volt/metro

    Elettrosmog: fissati i limiti di legge

    Ministro Ambiente: valori dieci volte più bassi dell'Ue.

    Ambientalisti: troppo alti, le Regioni li hanno inferiori

    ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti attuativi che fissano i limiti del cosiddetto «elettrosmog», ossia l'esposizione elettromagnetiche degli elettrodotti e degli impianti ad alta frequenza (stazioni di telefonia mobile, radio e televisive).



    (De Dominicis/Emblema)

    I LIMITI - Per gli elettrodotti, il valore d'attenzione è fissato a 10 microtesla, un valore, fa sapere il ministero dell'Ambiente, 10 volte inferiore a quello adottato dai Paesi Ue.
    L'obiettivo di qualità, da rispettare nella progettazione di nuovi impianti, è di 3 microtesla. Il limite di 10 microtesla deve essere osservato negli ambienti abitativi, nelle aree gioco per l'infanzia, nelle scuole e in tutti quei luoghi dove si soggiorna per più di quattro ore al giorno.
    Per quanto riguarda l'obiettivo di qualità, per gli elettrodotti esistenti il valore di 3 microtesla deve essere raggiunto nei tempi e nei modi stabiliti nei piani di risanamento, prevedendo tra le priorità le aree gioco per l'infanzia e cominciando a intervenire nelle situazioni caratterizzate dai maggiori livelli di esposizione.

    Per gli impianti ad alta frequenza è restato in vigore il valore di attenzione di 6 volt/metro stabilito dal decreto 381/98.

    1,5 MILIARDI DI EURO - Secondo una stima, le attività di risanamento potrebbero comportare un costo di 1,5 miliardi di euro. «Proprio tenendo conto delle preoccupazioni espresse dai cittadini - ha dichiarato il ministro dell' Ambiente, Altero Matteoli - abbiamo fissato per gli elettrodotti limiti dieci volte inferiori a quelli consigliati dal comitato di cinque esperti che si era espresso nell'aprile scorso.
    In questo modo l'Italia ha i limiti più rigorosi a livello internazionale. Per i limiti degli impianti ad alta frequenza abbiamo confermato quelli fissati dai precedenti governi».

    COMITATO DI CINQUE SAGGI - Nello scorso aprile, il comitato di cinque saggi nominato da tre ministeri (Ambiente, Salute, Comunicazioni) aveva raccomandato al governo che i valori dei limiti di esposizione all'elettrosmog avrebbero dovuto essere di 100 microtesla.
    Valori raccomandati anche dal Consiglio della Comunità europea e che sono stati accettati da tutti i Paesi Ue, eccetto l'Italia. Il provvedimento dovrà ora andare al Consiglio di Stato prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

    PROTESTANO GLI AMBIENTALISTI -
    «Sono limiti che fotografano lo stato di fatto, che tutelano l'esistente più che i cittadini», ha protestato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente.
    «I valori proposti per gli elettrodotti ignorano gli studi dell'Agenzia internazionale ricerca sul cancro, il giudizio di un comitato internazionale di esperti nominato dall'ex ministro della Sanità Veronesi.
    Siamo invece soddisfatti de mantenimento dei 6 volt/metro per gli impianti ad alta frequenza».
    «I limiti sono una vera e propria beffa.
    Non garantiscono in alcun modo il rispetto del principio di precauzione voluto dal Parlamento, né le indicazioni fornite dall'Istituto superiore di sanità», ha Fabrizio Vigni, capogruppo Ds della commissione Ambiente della Camera. «Per gli elettrodotti, 10 microtesla come valore di attenzione costituiscono un limite venti volte superiore a quello proposto dal governo dell'Ulivo».
    «Aver stabilito limiti così alti mentre alcune Regioni hanno stabilito valori più bassi - secondo il senatore dei Verdi Sauro Turroni - porterà a uno scontro istituzionale.
    Questo decreto vanifica gran parte della legge sull'elettrosmog approvata dal centrosinistra. Un altro atto del governo contro l'ambiente».
    21 febbraio 2003 DA CORRIERE.IT

    Elettrosmog, il giudice oscura antenna Usa (13 aprile 2001)

    Elettrosmog, Radio Vaticana supera i limiti
    (9 aprile 2001)

    Veronesi: contro i tumori le armi della ragione
    (8 aprile 2001)

    Elettrodotti: 10 microtesla. Altra frequenza: 6 volt/metro
    Elettrosmog: fissati i limiti di legge

    Ministro Ambiente: valori dieci volte più bassi dell'Ue.

    Ambientalisti: troppo alti, le Regioni li hanno inferiori

    ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti attuativi che fissano i limiti del cosiddetto «elettrosmog», ossia l'esposizioneelettromagnetiche degli elettrodotti e degli impianti ad alta frequenza (stazioni di telefonia mobile, radio e televisive).



    (De Dominicis/Emblema)
    I LIMITI - Per gli elettrodotti, il valore d'attenzione è fissato a 10 microtesla, un valore, fa sapere il ministero dell'Ambiente, 10 volte inferiore a quello adottato dai Paesi Ue. L'obiettivo di qualità, da rispettare nella progettazione di nuovi impianti, è di 3 microtesla. Il limite di 10 microtesla deve essere osservato negli ambienti abitativi, nelle aree gioco per l'infanzia, nelle scuole e in tutti quei luoghi dove si soggiorna per più di quattro ore al giorno. Per quanto riguarda l'obiettivo di qualità, per gli elettrodotti esistenti il valore di 3 microtesla deve essere raggiunto nei tempi e nei modi stabiliti nei piani di risanamento, prevedendo tra le priorità le aree gioco per l'infanzia e cominciando a intervenire nelle situazioni caratterizzate dai maggiori livelli di esposizione.
    Per gli impianti ad alta frequenza è restato in vigore il valore di attenzione di 6 volt/metro stabilito dal decreto 381/98.

    1,5 MILIARDI DI EURO - Secondo una stima, le attività di risanamento potrebbero comportare un costo di 1,5 miliardi di euro. «Proprio tenendo conto delle preoccupazioni espresse dai cittadini - ha dichiarato il ministro dell' Ambiente, Altero Matteoli - abbiamo fissato per gli elettrodotti limiti dieci volte inferiori a quelli consigliati dal comitato di cinque esperti che si era espresso nell'aprile scorso. In questo modo l'Italia ha i limiti più rigorosi a livello internazionale. Per i limiti degli impianti ad alta frequenza abbiamo confermato quelli fissati dai precedenti governi».

    COMITATO DI CINQUE SAGGI - Nello scorso aprile, il comitato di cinque saggi nominato da tre ministeri (Ambiente, Salute, Comunicazioni) aveva raccomandato al governo che i valori dei limiti di esposizione all'elettrosmog avrebbero dovuto essere di 100 microtesla. Valori raccomandati anche dal Consiglio della Comunità europea e che sono stati accettati da tutti i Paesi Ue, eccetto l'Italia. Il provvedimento dovrà ora andare al Consiglio di Stato prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

    PROTESTANO GLI AMBIENTALISTI - «Sono limiti che fotografano lo stato di fatto, che tutelano l'esistente più che i cittadini», ha protestato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. «I valori proposti per gli elettrodotti ignorano gli studi dell'Agenzia internazionale ricerca sul cancro, il giudizio di un comitato internazionale di esperti nominato dall'ex ministro della Sanità Veronesi. Siamo invece soddisfatti de mantenimento dei 6 volt/metro per gli impianti ad alta frequenza».
    «I limiti sono una vera e propria beffa. Non garantiscono in alcun modo il rispetto del principio di precauzione voluto dal Parlamento, né le indicazioni fornite dall'Istituto superiore di sanità», ha Fabrizio Vigni, capogruppo Ds della commissione Ambiente della Camera. «Per gli elettrodotti, 10 microtesla come valore di attenzione costituiscono un limite venti volte superiore a quello proposto dal governo dell'Ulivo».
    «Aver stabilito limiti così alti mentre alcune Regioni hanno stabilito valori più bassi - secondo il senatore dei Verdi Sauro Turroni - porterà a uno scontro istituzionale. Questo decreto vanifica gran parte della legge sull'elettrosmog approvata dal centrosinistra. Un altro atto del governo contro l'ambiente».
    21 febbraio 2003 DA CORRIERE.IT


    Elettrosmog, il giudice oscura antenna Usa (13 aprile 2001)
    Elettrosmog, Radio Vaticana supera i limiti
    (9 aprile 2001)


    Veronesi: contro i tumori le armi della ragione
    (8 aprile 2001)


    Elettrosmog, Guariniello indaga Chicco Testa
    (12 marzo 2001)


    Elettrosmog, la Camera approva la legge
    (14 febbraio 2001)

    Elettrosmog, 464 scuole e asili a rischio (23 gennaio 2001)

 

 
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