Lega: tropii immigrati nelle scuole: vacciniamoli tutti

[Der Wehrwolf]

La proposta della Lega
«A scuola vaccini obbligatori per tutti»


MILANO. Ritornare all´obbligo di vaccinazione, pena la non ammissione all´anno scolastico. Lo chiede la Lega Nord con una proposta di legge presentata in Parlamento e depositata al Consiglio regionale della Lombardia. Spiega Davide Boni, capogruppo della Lega alla Regione: «Una legge sbagliata del `99 ha tolto, in nome del diritto allo studio, l´obbligatorietà della vaccinazione per chi frequenta le scuole italiane. Ma in nome della libertà terapeutica non si può mettere a rischio la salute di tutti gli scolari». Si tratta, dice Boni, di «semplice buonsenso: i bambini che vengono da Paesi dove non esiste alcuna profilassi rischiano di introdurre malattie contro le quali i bambini italiani non hanno più anticorpi». Ad esempio la tubercolosi o la difterite, praticamente sparite in Italia ma molto presenti in altre regioni del mondo. Replica Walter Pansini, presidente del coordinamento del Movimento per la libertà delle vaccinazioni, il Comilva: «I vaccini hanno come unico effetto quello di intossicare l'organismo e di inibire il sistema immunitario, favorendo l'insorgenza di nuove malattie infettive e del sistema nervoso».

[ilariamaria]

Der, hanno già fatto un comunicato stampa?

[Der Wehrwolf]

No..ma lo ho letto su "La Stampa"

[Der Wehrwolf]

LA LEGA IN LOMBARDIA AVANZA UNA PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO
A scuola solo se vaccinati
di Elisabetta Colombo

MILANO - Il ripristino dell’obbligo, per chi si iscrive a scuola, di presentare i certificati delle vaccinazioni obbligatorie, pena, in caso di rifiuto, la non ammissione all’anno scolastico. La richiesta è stata avanzata dal Gruppo della Lega Nord in Regione Lombardia attraverso una proposta di legge al Parlamento, depositata al Consiglio regionale. «L'arrivo e la regolarizzazione degli immigrati extracomunitari - spiega Davide Boni, capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia - deve far riflettere sull'opportunità di reintrodurre la certificazione di vaccinazione obbligatoria per tutti coloro che frequentano la scuola dell’obbligo. È necessario che tutti, compresi i figli degli extracomunitari giunti nel nostro Paese, siano vaccinati per poter accedere alla scuola dell’obbligo, e questo non certo per motivi razziali ma per un’efficace e migliore tutela della salute e per evitare l’importazione indesiderata di malattie da noi sconosciute o già debellate in passato».
Ci sono già stati casi del genere?
«In generale, è accertata, la recrudescenza di alcune malattie, come la tubercolosi; a Mantova, in uno dei reparti ospedalieri, si è dovuto recentemente procedere ad una profilassi contro la Tbc perchè una cinese, ricoverata per altri motivi, ne era risultata affetta. L’ospedale, come la scuola, è un luogo in cui le malattie si possono diffondere facilmente. È quindi indispensabile prevenire ogni situazione che potrebbe provocare un’escalation delle malattie».
Il vostro intervento sulla scuola è quindi solo un inizio?
«Il nostro progetto di legge non introduce nuove vaccinazioni, rispetto a quelle già vigenti, cioè l'antipoliomielitica, l'antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B, ma sottolinea l’importanza e la necessità della loro effettuazione in età scolare e pre-scolare, anche per coloro che non sono nati nel nostro Paese, a garanzia del rispetto della salute di tutti. Una legge del 1999 ha tolto, in nome del diritto allo studio, l’obbligatorietà della presentazione dei certificati di vaccinazione al momento dell’iscrizione nelle scuole, per rispettare la libertà terapeutica di alcuni genitori. Alcune malattie erano state debellate proprio grazie alle vaccinazioni e ciò ha fatto ritenere ad alcuni che fosse inutile, o addirittura dannoso, continuare a vaccinare i bambini. Ora però ci sembra che gli scenari siano cambiati e non crediamo si possa mettere a rischio la salute di tutti gli scolari. Del resto il diritto allo studio verrebbe negato nel momento in cui un bambino dovesse assentarsi a lungo da scuola a causa di una grave malattia che la vaccinazione avrebbe evitato»
Insomma la tutela della salute prima di tutto?
«Proprio così; partiamo dalle scuole, perché i bambini dipendono dagli adulti e devono essere protetti, ma intendiamo proseguire con un’azione preventiva che interessi altri luoghi, come gli ospedali, già citati, dove il rischio di contagio è più diffuso. Non dobbiamo dimenticare il caso emblematico dei Paesi dell’ex Unione Sovietica, dove la crisi dei sistemi sanitari pubblici, conseguente al crollo dell’Unione, ha causato il ritorno di malattie, quali la difterite, che in passato erano ampiamente sotto controllo»

[Felix (POL)]

non sarebbe meglio sterilizzarli?!

Una soluzione di buon senso

[ilariamaria]

All'inizio ero un po' perplessa... ci sono costi non indifferenti nel dover vaccinare tutte le persone che sono qui.

e i certificati di vacinanzione non sono obbligatori per la scuola perchè tutta la questione è gestita da parte dell'asl. che chiama direttamente i bambini residenti in un dato comune per fare le vaccinazioni, e li tampina fino che non si presentano a farle al consultorio... e difficile che qualche bambino sotto i 10 anni non faccia le vaccinazioni, praticamnete impossibile, se è regolare.

poi ho pensato che in efffetti se arrivano qui dopo i 10 anni il problema si pone eccome... ma per i bambini extracomunitari stessi che sarebbero gli unici esposti alla difterite e alle altre malattie... i nostri non sono esposti proprio perchè tutti vaccinati.

Insomma è una richiesta che si fa per salvaguardare i bambini extracomunitari.

invece sono molto più preoccupata per quelle malattie per cui non siamo vaccinati...