I tifosi e i giocatori Italiani sono sportivi?

[Lollo87Lp]

Originally posted by ZENA
Il calcio anglosassone è in tutto e per tutto superiore a quello italiano. Una superiorità netta e schiacciante, su tutto il fronte, da quello degli stadi, a quello del tifo, a quello della cultura sportiva dei giocatori.

Sono assolutamente d'accordo.

[Lollo87Lp]

Originally posted by Aug83


Mi sa che non sai di quello che parli...

A me sa di sì. In ogni caso, ho esposto un mio pensiero che - per inciso - non è solo mio e gradirei se fosse rispettato, così come io rispetto - ma non condivido - il tuo.
Saluti

[ARI6]

Originally posted by Aug83
Basta con questo assurdo buonismo che ci vuole tutti sportivi e pieni di fair play, per favore.

Io sono FIERAMENTE antisportivo.

E gli episodi di violenza negli ultimi tempi sono stati provocati dall'eccessiva repressione che le questure attuano, grazie alla quale le forze del (dis)ordine si possono sfogare sulla gente in modo vergognoso.

Ah beh, se sei fieramente antisportivo allora converrai che i dirigenti "loschi" per tua stessa definizione sono nel giusto (prendi esempio da Zeman, che accusa i potenti del pallone, ma in nome della sportività)...
Dai, non parlare per slogan: è evidente che la mentalità italiana è errata alla base. La vittoria (certo, l'obiettivo primario) deve essere raggiunta mediante una dimostrazione di superiorità: quello deve essere il vero vanto del tifoso. La speculazione da vita a partite orribili, che allontanano dagli stadi la gente pacifica e interessata principalmente allo spettacolo. Il secondo effetto è semplice semplice: siccome conta solo vincere e vince una sola, le altre prendono la scorciatoia della contestazione al sistema (lo stesso sistema che magari le ha favorite in altri frangenti).
Insomma tutti, a partire dagli addetti ai lavori fino all'ultimo tifoso, dovrebbero impegnarsi per vedere come realmente stanno (o dovrebbero stare) le cose.
Certo non voglio idealizzare i tanto citati inglesi, nè in nessun modo assolvere i metodi da lager in atto negli stadi. Ma ciò che contesto non è tanto la repressione, quanto la prevenzione. Che però è inevitabile, se i tifosi si dichiarano fieramente antisportivi.

[Cola_di_Rienzo]

Originally posted by ZENA
Il calcio anglosassone è in tutto e per tutto superiore a quello italiano. Una superiorità netta e schiacciante, su tutto il fronte, da quello degli stadi,

Diciamo che abbiamo stadi belli noi e ce li hanno loro: Olimpico, San Paolo, San Nicola, San Siro, Marassi... e poi Bologna, Firenze, Udine. Non mi sembra che siamo messi male...

[i]
a quello del tifo,
[/B]

Mi sembra un po' un mito. Ti faccio un esempio: Roma - Arsenal in Champions League quest'anno. Un migliaio di inglesi, poco colore, cori 0 (!). Gli juventini hanno fatto meglio!
A me hanno stupito molto di + i greci dell'AEK.

[i]
a quello della cultura sportiva dei giocatori.
[/B]

Se per cultura sportiva intendi che simulano poco e non chiedono il cartellino per gli avversari sono d'accordo. Ma ti accontenti di così poco? Non hanno professionalità, sono capaci di ingozzarsi prima della partita o di ubriacarsi il giorno prima, giocano in modo noioso uguale da cent'anni (a parte l'Arsenal imbottito di francesi), non vincono mai nulla. Io non la vedo 'sta superiorità.

[Spirit]

Originally posted by Cola_di_Rienzo


Diciamo che abbiamo stadi belli noi e ce li hanno loro: Olimpico, San Paolo, San Nicola, San Siro, Marassi... e poi Bologna, Firenze, Udine. Non mi sembra che siamo messi male...



Mi sembra un po' un mito. Ti faccio un esempio: Roma - Arsenal in Champions League quest'anno. Un migliaio di inglesi, poco colore, cori 0 (!). Gli juventini hanno fatto meglio!
A me hanno stupito molto di + i greci dell'AEK.


Se per cultura sportiva intendi che simulano poco e non chiedono il cartellino per gli avversari sono d'accordo. Ma ti accontenti di così poco? Non hanno professionalità, sono capaci di ingozzarsi prima della partita o di ubriacarsi il giorno prima, giocano in modo noioso uguale da cent'anni (a parte l'Arsenal imbottito di francesi), non vincono mai nulla. Io non la vedo 'sta superiorità.

Il fatto è che in Inghilterra non ci sono stadi come il Garilli, il Rigamonti, l'Artemio Franchi di Empoli, il Braglia di Modena, e soprattutto hanno rinunciato alla speculazione (d'altro canto molti sono stadi di proprietà) rifiutandosi culturalmente di pensare uno stadio per il football dotato di pista d'atletica.
Il tifo inglese, poi,(oltre a essere sempre a favore e mai contro) forse non è costante come quello italiano, anche perchè è spontaneo, ma in ciò io vedo una maggior aderenza con lo spirito più originario della passione sportiva.E' inoltre meno suscettibile sia alla depressione (prova ne sono gli stadi, e sottolieno stadi e non campi sportivi, gremiti in campionati inferiori) e più legato ai contesti sociali in cui sorge, tanto da prestarsi a narrazioni romanzesche e a sentimenti identitari veramente sanguigni. Quanto al gioco, se assisti a una partita di Premier League t'accorgerai che le tattiche sono più fluide e meno esasperate delle nostre. Forse questo influisce tavolta negativamente sul conseguimento del risultato, ma in ogni caso credo che squadre come Manchester, Liverpool, Arsenal non abbiano nulla da invidiare a quelle italiane, persino in fatto di vittorie.
In fin dei conti se i giocatori italiani che vanno in Champions League non vogliono più ritornare in Italia sottolineando le differenze culturali profonde tra i due universi sportivi, una ragione ci sarà pure.

[ARI6]

Originally posted by ZENA


Il fatto è che in Inghilterra non ci sono stadi come il Garilli, il Rigamonti, l'Artemio Franchi di Empoli...

L'Artemio Franchi di Empoli non c'è neanche a Empoli...
Lo stadio di Empoli è il Castellani. Per il resto sono più o meno d'accordo con te sull'argomento. Bisogna notare che il merito dei pochi incidenti non è tanto la repressione quanto una diversa mentalità...

[Spirit]

Antisportività? No. Sportività totalitaria e sentimentale? Nemmeno. Io credo che la cultura sportiva debba fare incontrare le dimensioni della più razionale cultura sportiva, che riconosce il valore della competizione per sé stessa, il tributo d'onore al vincitore, il fair play più olimpico, con quelle della fame di vittoria, dell'irriverenza verso lo sconfitto e del risentimento verso il primo classificato. Insomma, lo sport è fatto da gentiluomini che sempre uomini sono, e che non devono privarsi dei più sottili piaceri o alibi morali pena la disumanizzazione dell'attività agonistica. Ciò che è utile, credo, è una sportività goliardica, una cultura aperta all'ironia, allo sbeffeggio, allo "sgambetto", alla malizia. Anche al risentimento, per quanto questo sentimento non possa definirsi goliardico. Il tutto, chiaramente, nel rispetto delle elementari regole d'onore.

[Aug83]

Originally posted by ZENA
Il calcio anglosassone è in tutto e per tutto superiore a quello italiano. Una superiorità netta e schiacciante, su tutto il fronte, da quello degli stadi, a quello del tifo, a quello della cultura sportiva dei giocatori.

Non sono assolutamente d'accordo.
Passi per gli stadi, ma non per il tifo: poteva essere come dici tu negli anni '80 ma di certo non oggi. Gli hooligans sono spariti del tutto, ci si limita soltanto a qualche coro a partita.
La cultura sportiva dei giocatori, poi, rispecchia la cultura sportiva dell'intera nazione.

[Aug83]

Originally posted by Lollo87Lp


A me sa di sì. In ogni caso, ho esposto un mio pensiero che - per inciso - non è solo mio e gradirei se fosse rispettato, così come io rispetto - ma non condivido - il tuo.
Saluti

Lollo, non volevo essere offensivo...mi scuso se lo sono stato.

Ti dico che non sai di quello che parli perchè, evidentemente, non sei a conoscenza delle profonde differenze tra gli ultras italiani e gli ex-hooligans inglesi.

[Aug83]

Originally posted by ARI6


Ah beh, se sei fieramente antisportivo allora converrai che i dirigenti "loschi" per tua stessa definizione sono nel giusto (prendi esempio da Zeman, che accusa i potenti del pallone, ma in nome della sportività)...

Io sono antisportivo nel senso sportivo del termine (scusate il gioco di parole), ovvero non me ne frega un cazzo del fair play, o di un rigore rubato ecc. (tanto per fare qualche esempio). Quando, però, certi episodi si ripetono di continuo e per giunta sempre a favore delle stesse squadre mi pare normale che non ci stia più.

Dai, non parlare per slogan: è evidente che la mentalità italiana è errata alla base. La vittoria (certo, l'obiettivo primario) deve essere raggiunta mediante una dimostrazione di superiorità: quello deve essere il vero vanto del tifoso. La speculazione da vita a partite orribili, che allontanano dagli stadi la gente pacifica e interessata principalmente allo spettacolo.

Infatti io non sono un semplice tifoso, e l'importante è VINCERE. Se poi la mia squadra mi fa divertire tanto meglio, ma quello, te lo assicuro, è secondario.

Il secondo effetto è semplice semplice: siccome conta solo vincere e vince una sola, le altre prendono la scorciatoia della contestazione al sistema (lo stesso sistema che magari le ha favorite in altri frangenti).

Continui a ripetere la stessa cosa, ma il mio pensiero, come quello di molti altri, resta il solito: c'è del marcio nel calcio, e le critiche che provengono da Preziosi a Sensi (che non stanno troppo simpatici pure a me) sono talvolta sacrosante.

Insomma tutti, a partire dagli addetti ai lavori fino all'ultimo tifoso, dovrebbero impegnarsi per vedere come realmente stanno (o dovrebbero stare) le cose.
Certo non voglio idealizzare i tanto citati inglesi, nè in nessun modo assolvere i metodi da lager in atto negli stadi. Ma ciò che contesto non è tanto la repressione, quanto la prevenzione. Che però è inevitabile, se i tifosi si dichiarano fieramente antisportivi.