Credo che ci sia stato qualche 'qui pro quo'. A che io sappia non ci sono musulmani fra le fila fegli orionisti. Mentre per quanto riguarda gli aderenti di Avanguardia, al momento nel loro gruppo c'è solamente un convertito musulmano, mentre il resto degli aderenti sono pagani. E vi do quest'ultima notizia come certa, visto che mi è stata riferita da uno di loro nonché redattore della rivista.
In ambedue i casi ci troviamo di fronte a realtà che simpatizzano per l'islam in chiave anti-americana ed anti-sionista (che poi è la stessa cosa). Sempre quel mio conoscente ebbe a dirmi infatti che la loro è solamente una scelta strategica, essendo l'islam l'unico blocco compatto e sostanzioso a resistere allo strapotere del liberalcapitalismo, nessuna differenza se quella forza ad esempio fosse stata, che ne sò, l'induismo.
Credo che tutti siamo sostanzialmente d'accordo sulla forza disgregante dell'immigrazione, fenomeno da combattere senza remora alcuna. E una volta chiarito che i musulmano se ne devono stare a casa loro che cosa ci vieta di instaurare con loro un'alleanza strategica e strumentale anti-occidentalista e anti-imperialista?
Che poi l'islam, come tutti i monoteismi, cada nel più bieco messianesimo etnocentrista c'è veramente ben poco da eccepire. Ma questo è un problema che si trova alla radice di tutte le concezioni monoteiste dello spirito, che si può cercare di arginare aderendo ad un'altra forma dello stesso pensiero proveniente dal ceppo abraminico, facendo muro contro muro. Oppure cercando nel politeismo e nei valori comunitari della terra e della diversità dell'essere la propria identità e cultura.
Tanto per la cronaca, anche il buon Marcello De Angelis è musulmano, siamo circondati!