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  1. #11
    Orazio Coclite
    Ospite

    Predefinito

    Credo che ci sia stato qualche 'qui pro quo'. A che io sappia non ci sono musulmani fra le fila fegli orionisti. Mentre per quanto riguarda gli aderenti di Avanguardia, al momento nel loro gruppo c'è solamente un convertito musulmano, mentre il resto degli aderenti sono pagani. E vi do quest'ultima notizia come certa, visto che mi è stata riferita da uno di loro nonché redattore della rivista.

    In ambedue i casi ci troviamo di fronte a realtà che simpatizzano per l'islam in chiave anti-americana ed anti-sionista (che poi è la stessa cosa). Sempre quel mio conoscente ebbe a dirmi infatti che la loro è solamente una scelta strategica, essendo l'islam l'unico blocco compatto e sostanzioso a resistere allo strapotere del liberalcapitalismo, nessuna differenza se quella forza ad esempio fosse stata, che ne sò, l'induismo.

    Credo che tutti siamo sostanzialmente d'accordo sulla forza disgregante dell'immigrazione, fenomeno da combattere senza remora alcuna. E una volta chiarito che i musulmano se ne devono stare a casa loro che cosa ci vieta di instaurare con loro un'alleanza strategica e strumentale anti-occidentalista e anti-imperialista?

    Che poi l'islam, come tutti i monoteismi, cada nel più bieco messianesimo etnocentrista c'è veramente ben poco da eccepire. Ma questo è un problema che si trova alla radice di tutte le concezioni monoteiste dello spirito, che si può cercare di arginare aderendo ad un'altra forma dello stesso pensiero proveniente dal ceppo abraminico, facendo muro contro muro. Oppure cercando nel politeismo e nei valori comunitari della terra e della diversità dell'essere la propria identità e cultura.

    Tanto per la cronaca, anche il buon Marcello De Angelis è musulmano, siamo circondati!

  2. #12
    Paul Atreides
    Ospite

    Predefinito

    Ma oltretutto quale islam? In Iran, i riformisti guadagnano sempre più terreno, i wahabiti sauditi sono al contempo i fedelissimi degli Usa, in Turchia vincono gli islamici e per prima cosa vanno a leccare il kulo agli yankees, in Algeria il Gia massacrava in allegria gli europei, in Bosnia e Albania non commento che le palle ancor mi girano...

    Bin Laden? Cioè dobbiamo accontentarci degli ''alleati'' che c'impongono gli Usa? Ma stiamo scherzando?

    Infine: le ambiguità dei filoislamici sull'immigrazione ci sono eccome, altroché

    PS. Su ''Avanguardia'': trattasi dei più folkloristici

  3. #13
    Dalla parte del torto!
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    Predefinito ambiguità...

    Originally posted by Paul Atreides


    Infine: le ambiguità dei filoislamici sull'immigrazione ci sono eccome, altroché


    Il problema immigrazione va affrontato con chiarezza ed onestà,
    comprendendone le ragioni dovute allo sfruttamento ed al caos prodotto
    dai fautori del Nuovo Ordine Mondiale, rifiutando i criteri borghesi di
    carattere xenofobo o razzista, ma proponendo soluzioni alternative che
    evitino il dilagare dei fenomeni di invivibilità, soprattutto nelle
    periferie delle nostre città, dove si potrebbe innescare una pericolosa
    guerra tra poveri, voluta ed auspicata dal Sistema. Abbiamo il dovere di
    opporci sistematicamente a certi intelletuali che avvelenano la
    coscienza degli Europei contrabbandando come intenzioni di etnocidio
    qualsiasi forma di leggittimo rigetto di presenze estranee ai costumi ed
    alla cultura autoctona. Si fa ricorso ad un facile umanitarismo e si
    assumono attegiamenti saccenti e sprezzanti verso chiunque non sia in
    linea con il conformismo, della idealizzata "società multirazziale". E'
    la solita storia di una libertà di pensiero che ha vigenza soltanto se
    si pensa come i profeti di turno, le cui convinzioni ufficiali non
    corrispondono sempre a quelle espresse in famiglia o in privato. O,
    peggio, sono propagandate a fini utilitaristici e di sfruttamento. "Gli
    immigrati accettano lavori che gli italiani non vogliono più fare".
    Questa, la frase più comune che nasconde, in realtà, lo scopo di pagare
    un salario che il lavoratore italiano non è più disposto ad accettare
    passivamente.
    Sintomatico è che la "comprensione" viene dalle zone più ricche; nelle
    zone popolari, il rigetto è immediato e radicale. Il flusso migratorio,
    così farisaicamente protetto, si incrementa sempre più. Con il grosso
    rischio di un'esplosione xenofoba, non augurabile e dannosa. E'
    difficile comprendere questa piagnucolosa comprensione per l'immigrato,
    quando poi si ignora ogni tipo di solidarietà verso il connazionale
    sfruttato ed emarginato. E' inspiegabile la giustificazione puntuale
    verso ogni tipo di reato commesso dall'immigrato, mentre per il
    connazionale si richiede l'inflessibilità della legge. Tutto questo non
    favorisce alla lunga l'immigrato, ma lo rende inviso agli occhi del
    cittadino comune.

    Alcune misure tese a smascherare l'ipocrita teoria dei fautori del
    "melting pot", funzionale solo allo sfruttamento intensivo di manodopera
    extra-europea a basso costo possono essere:


    A) Una legge che blocchi definitivamente l'immigrazione e selezioni
    quella ormai sul territorio, ammettendo soltanto quanti possono
    corrispondere una determinata attività, non soggetta alla speculazione
    del datore di lavoro e regolabili secondo le leggi sindacali della
    Repubblica.


    B) L'obbligo del pari trattamento economico e prevenzione per gli immigrati regolari che risiedono in Italia.


    C) Inasprimenti delle pene per i datori di lavoro che non provvedono a
    regolarizzare a tali fini gli immigrati alle loro dipendenze,
    rispettando ad ogni modo, il criterio della preferenza nazionale.


    D) Punizioni severe per chi gestisce e protegge il "mercato" dei flussi
    migratori clandestini.


    E) Espulsione definitiva per chiunque commetta il minimo reato.


    COME VEDI AMBIGUITA' NON CE NE SONO
    Sinistra Nazionale!

  4. #14
    Paul Atreides
    Ospite

    Predefinito Re: ambiguità...

    Originally posted by Rodolfo



    Il problema immigrazione va affrontato con chiarezza ed onestà,
    comprendendone le ragioni dovute allo sfruttamento ed al caos prodotto
    dai fautori del Nuovo Ordine Mondiale, rifiutando i criteri borghesi di
    carattere xenofobo o razzista, ma proponendo soluzioni alternative che
    evitino il dilagare dei fenomeni di invivibilità, soprattutto nelle
    periferie delle nostre città, dove si potrebbe innescare una pericolosa
    guerra tra poveri, voluta ed auspicata dal Sistema. Abbiamo il dovere di
    opporci sistematicamente a certi intelletuali che avvelenano la
    coscienza degli Europei contrabbandando come intenzioni di etnocidio
    qualsiasi forma di leggittimo rigetto di presenze estranee ai costumi ed
    alla cultura autoctona. Si fa ricorso ad un facile umanitarismo e si
    assumono attegiamenti saccenti e sprezzanti verso chiunque non sia in
    linea con il conformismo, della idealizzata "società multirazziale". E'
    la solita storia di una libertà di pensiero che ha vigenza soltanto se
    si pensa come i profeti di turno, le cui convinzioni ufficiali non
    corrispondono sempre a quelle espresse in famiglia o in privato. O,
    peggio, sono propagandate a fini utilitaristici e di sfruttamento. "Gli
    immigrati accettano lavori che gli italiani non vogliono più fare".
    Questa, la frase più comune che nasconde, in realtà, lo scopo di pagare
    un salario che il lavoratore italiano non è più disposto ad accettare
    passivamente.
    Sintomatico è che la "comprensione" viene dalle zone più ricche; nelle
    zone popolari, il rigetto è immediato e radicale. Il flusso migratorio,
    così farisaicamente protetto, si incrementa sempre più. Con il grosso
    rischio di un'esplosione xenofoba, non augurabile e dannosa. E'
    difficile comprendere questa piagnucolosa comprensione per l'immigrato,
    quando poi si ignora ogni tipo di solidarietà verso il connazionale
    sfruttato ed emarginato. E' inspiegabile la giustificazione puntuale
    verso ogni tipo di reato commesso dall'immigrato, mentre per il
    connazionale si richiede l'inflessibilità della legge. Tutto questo non
    favorisce alla lunga l'immigrato, ma lo rende inviso agli occhi del
    cittadino comune.

    Alcune misure tese a smascherare l'ipocrita teoria dei fautori del
    "melting pot", funzionale solo allo sfruttamento intensivo di manodopera
    extra-europea a basso costo possono essere:


    A) Una legge che blocchi definitivamente l'immigrazione e selezioni
    quella ormai sul territorio, ammettendo soltanto quanti possono
    corrispondere una determinata attività, non soggetta alla speculazione
    del datore di lavoro e regolabili secondo le leggi sindacali della
    Repubblica.


    B) L'obbligo del pari trattamento economico e prevenzione per gli immigrati regolari che risiedono in Italia.


    C) Inasprimenti delle pene per i datori di lavoro che non provvedono a
    regolarizzare a tali fini gli immigrati alle loro dipendenze,
    rispettando ad ogni modo, il criterio della preferenza nazionale.


    D) Punizioni severe per chi gestisce e protegge il "mercato" dei flussi
    migratori clandestini.


    E) Espulsione definitiva per chiunque commetta il minimo reato.


    COME VEDI AMBIGUITA' NON CE NE SONO
    Io ritengo che l'immigrazione non sia riducibile ad un discorso meramente economicistico. In altre parole non credo che tale fenomeno sia riportabile a ragioni esclusivamente economiche [e non a caso l'immigrazione NON proviene dai paesi più poveri]

    La società multirazziale è un progetto ideologico, è il compimento finale della parabola egualitaria, è l'inveramento dei peggiori sogni universalistici

    Non a caso, i veri fautori della società multirazziale chi sono: i ''capitalisti'' o i progressisti? Chi ci propina la società multirazziale come il migliore dei mondi possibili? Chi si batte per la cittadinanza agli immigrati? Chi, in Germania, ha cancellato la figura del gastarbeiter? Come mai in Francia le politiche di cittadinanza verso gli immigrati sono state storicamente antipodiche rispetto a quelle tedesche [v. gli studi di Brubaker]?

    Ti sei mai chiesto perchè uno stronzo giacobino come Barère, membro del comitato di salute pubblica, scriveva nel 1794 che ''il federalismo e la superstizione parlano bretone e il fanatismo parla basco''?

    Perché quell'altro stronzo di Anacharsis Cloots nel 1790 voleva celebrare la ''festa della razza umana'' e definiva la categoria di ''straniero'' una ''espressione barbara che ci fa arrossire dalla vergogna'' e liquidava le distinzioni di ''inglese'', ''tedesco'', ''francese'' come ''caratterizzazioni gotiche''?

    Perché quell'altro stronzo di Engels nei suoi articoli del 1849 sulla ''Nuova gazzetta renana'' liquidava celti, bretoni e baschi come ''avanzi di popoli''?

    Perché quello stronzissimo di Marx negli articoli del 1853 sul ''New York Daily Tribune'' inneggiava al colonialismo inglese che distruggeva le civiltà tradizionali indù e cinese?

    Il sogno multirazziale parte da lontano, da molto lontano. E le multinazionali non sono di certo le uniche né le più pericolose

    ''Non esiste più né Giudeo né Greco, non esiste schiavo nè libero, non esiste uomo o donna: tutti voi siete uno in Cristo Gesù'' [Galati, 3, 28]

    Saluti

    PS. Quindi secondo te Freda sarebbe un ''borghese''?

  5. #15
    Dalla parte del torto!
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    Predefinito

    Assolutamente no.
    E Freda, difatti,nonostante le infamitù che gli sono state gettate addosso(anche se non soprattutto dal cosiddetto nostro ambiente) non è nè un razzista(biologico),nè uno xenofobo.

    Un saluto
    Sinistra Nazionale!

 

 
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