Il Papa: ''La preghiera ecumenica è compito di ogni battezzato''
di Mattia Bianchi/ 19/01/2005
L’udienza generale del mercoledì è dedicata oggi alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Giovanni Paolo II ha ribadito l’importanza del dialogo e della cooperazione tra le diverse confessioni.
CITTA' DEL VATICANO - La riflessione e la preghiera sono “quanto mai opportuni per ricordare ai cristiani che il ristabilimento della piena unità tra di loro, secondo la volontà di Gesù, impegna ogni battezzato, pastori e fedeli tutti”. È il messaggio che il papa affida ai cristiani del mondo, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, sul tema “Gesù, unico fondamento della Chiesa”. Giovanni Paolo II ha dedicato all’iniziativa, la riflessione dell’udienza generale del mercoledì, svoltasi in Aula Paolo VI. “Poiché la riconciliazione dei cristiani supera le forze e le doti umane, - ha detto il papa - la preghiera dà espressione alla speranza che non delude, alla fiducia nel Signore che fa nuova ogni cosa”. In questa dimensione, diventa prioritario purificare “la mente, i sentimenti, la memoria”. Il pontefice ha annunciato anche che il 25 gennaio, la cerimonia di chiusura della Settimana sarà guidata dal card. Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani. “Io mi unirò spiritualmente, - ha detto - e chiedo anche a voi di pregare perché l'intera famiglia dei credenti possa raggiungere quanto prima la piena comunione voluta da Cristo”.
In mattinata, inoltre, si sono svolti due momenti significativi. Prima dell’udienza, Giovanni Paolo II ha benedetto la statua di San Gregorio l'Illuminatore, collocata in una delle nicchie di sinistra della Basilica Vaticana. Commissionata dal Collegio Armeno di Roma, in marmo bianco di Carrara, alta 5,64 metri e pesante circa 20 tonnellate, è opera dello scultore armeno Kazan Khatechik. Dai Lions della Puglia, invece, arriva un premio: un'opera intitolata "Monumento per la pace", per sottolineare l’impegno “costante e instancabile” del papa, in favore della pace nel mondo. L'intera struttura, altra 7,5 metri, tutta in acciaio, del peso di 20 tonnellate, è stata trasportata da Taranto, in cui è stata realizzata, all'interno del Vaticano e montata dinanzi all'ingresso personale del papa nell'Aula Paolo VI. Il "Monumento per la pace" sarà definitivamente collocato in un'importante piazza della città di Lecci.
Catechesi di Giovanni Paolo II
1. Ha avuto inizio ieri la "Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani". Si tratta di giorni di riflessione e di preghiera, quanto mai opportuni per ricordare ai cristiani che il ristabilimento della piena unità tra di loro, secondo la volontà di Gesù, impegna ogni battezzato, pastori e fedeli tutti (cfr Unitatis redintegratio, 5). La "Settimana" si svolge a qualche mese dal quarantesimo anniversario della promulgazione del Decreto del Concilio Vaticano II Unitatis redintegratio, testo chiave che ha posto la Chiesa cattolica fermamente ed irrevocabilmente nel solco del movimento ecumenico.
2. Quest'anno, il tema ci pone di fronte ad una verità basilare per ogni impegno ecumenico, e cioè che Cristo è il fondamento della Chiesa. Il Concilio ha fortemente raccomandato la preghiera per l'unità quale anima di tutto il movimento ecumenico (cfr Unitatis redintegratio, 8). Poiché la riconciliazione dei cristiani "supera le forze e le doti umane" (ibid., 24), la preghiera dà espressione alla speranza che non delude, alla fiducia nel Signore che fa nuova ogni cosa (cfr Rm 5,5; Ap 21,5). Ma la preghiera deve essere accompagnata dalla purificazione della mente, dei sentimenti, della memoria. Diviene così espressione di quell'"interiore conversione", senza la quale non c'è vero ecumenismo (cfr ibid., 7). In definitiva, l'unità è un dono di Dio, dono da implorare senza stancarsi con umiltà e verità.
3. Il desiderio dell'unità va estendendosi e si approfondisce toccando ambienti e contesti nuovi, suscitando fervore di opere, iniziative, riflessioni. Anche recentemente il Signore ha concesso ai suoi discepoli di realizzare importanti contatti di dialogo e di collaborazione. Il dolore della separazione si fa sentire con sempre più viva intensità, davanti alle sfide di un mondo che attende una testimonianza evangelica chiara e unanime da parte di tutti i credenti in Cristo. Come di consueto, a Roma la "Settimana" si concluderà con la celebrazione dei Vespri, il 25 gennaio, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Ringrazio il Signor Cardinale Walter Kasper che mi rappresenterà in tale incontro liturgico, al quale prenderanno parte rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane. Io mi unirò spiritualmente, e chiedo anche a voi di pregare perché l'intera famiglia dei credenti possa raggiungere quanto prima la piena comunione voluta da Cristo.
Saluti del papa in italiano
Rivolgo un particolare pensiero al Patriarca di Cilicia degli Armeni, Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX, e agli altri Vescovi che lo accompagnano.
Saluto poi i pellegrini di lingua italiana, in particolare, i soci dei Lions Clubs della Puglia, e i rappresentanti del Circolo didattico di Somma Vesuviana, qui convenuti con l'Arcivescovo di Nola.
Saluto inoltre i sacerdoti, seminaristi e laici del Cammino neocatecumenale. Carissimi, vi ringrazio per il vostro generoso impegno per la nuova evangelizzazione. Auspico che le riflessioni di questi giorni vi aiutino ad approfondire, con animo docile, la comunione sia con i Pastori delle Chiese locali, sia con i competenti Organismi della Santa Sede. Potrete così offrire un sempre più efficace apporto alla causa del Vangelo. Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Tutti vi affido alla materna protezione della Vergine Maria.
fonte: korazym.org