Sassaiole, incendi, spari di proiettili di gomma, la salma sequestrata, recuperata dai militari e inviata verso il cimitero tradizionale ma poi, su decisione della vedova, diretta con il furgone a tutto gas e le auto della polizia dietro verso Gerusalemme, per protestare con il governo israeliano.

Hebron,

così si stanno svolgendo a Hebron i funerali del rabbino Nethaniel Ozen, 34 anni, ucciso venerdì da militanti di Hamas.
Ozen, militante del movimento anti arabo fuori legge Kach, viveva con la moglie Livnat in una delle case di coloni costruite abusivamente vicino Hebron, dove secondo Israele i coloni non dovrebbero stare. Lo scorso luglio era stato arrestato durante una rivolta al funerale di un altro colono.

Il rito è iniziato dopo che Barouch Marzel, candidato estremista alle elezioni che ha il divieto - per precedenti violenze sui palestinesi - di entrare a Hebron, aveva strappato agli israeliani il permesso a partecipare. Intanto iniziavano la sassaiola contro le finestre dei palestinesi e l'incendio sustematico delle loro auto. I militari israeliani hanno sparato proiettili di gomma. Due persone, fra le quali un fotografo Reuters, sono rimaste lievemente ferite.

Tornata la calma, il corteo funebre però non ha proseguito. Vedova e parenti del morto volevano seppellirlo dove è stato ucciso, nella zona abusiva di Givat Harsina e sono fuggiti con il furgone funerario. I militari israeliani sono intervenuti e insieme ai rabbini tradizionali di Hebron hanno convinto la donna a seppellire l'uomo nell'antico cimitero di Hebron, vicino alle Tombe dei patriarchi.

Sembrava tutto risolto, ma Livnat Ozeri, dopo aver detto di sì, è salita sul furgone con il feretro e ha cambiato idea. Vuole arrivare a Gerusalemme e protestare con il governo.