Definire la rivoluzione Russa una rivoluzione di apparato,sol perchè ne hanno preso parte quei soldati e marinai contadini o figli di contadini costretti ad andare in guerra ed a morire per la difesa degli interessi della classe dominante è davvero ridicolo, esattamente come definirla un golpe.Originally posted by Paddy Garcia
...si può discutere sul grado di sommovimento "popolare" della rivoluzione d'ottobre ma chiamarlo golpe è ridicolo. Una testi ridicola per il semplice fatto che in nessuna rivoluzione le decisioni/azioni sono state prese/compiute dalla
totalità o dalla fiumana del popolo, solo da una minoranza. L'assenso del popolo si è sempre rivelato con il *non ostacolo* alle azioni dei rivoluzionari. E' accaduto in Russia, in Francia, in Cina, ovunque.
Alcune cose che avete scritto sono veriterie ciò però non
significa che la popolazione fosse ignara o dissenziente dall'azione dei bolscevichi. Non solo la guarnigione di Pietrogrado non reagì ma il reggimento Izmailoskji *della guardia imperiale* si schierò con i bolscevichi. La marina anche appoggiò i bolescevichi e costituì anzi il nucleo del braccio armato della rivoluzione.
Allora possiamo affermare che fu una rivoluzione soprattuto d'apparato al contrario ad esempio dell'ascesa di Allende in Cile
eletto a furor di popolo ma senza radicamento negli apparati statali e militari. Cuba invece in questo senso è una "via di mezzo" tanto apparato quanto consenso popolare.
Nonostante questo (il peso dell'apparato rispetto al popolo) però non si può liquidare la rivoluzione d'ottobre in golpe. E d'altronde rimane lo spartiacqua del '900 l'avvenimento che ha segnato l'umanità intera per almeno 70 anni.
P.G.
ps
Lenin forse, errò nei tempi, volle "tutto subito" e al di là delle pretese mensceviche forse applicò male non il *principio* ma il
*metodo*. Avesse aspettato anche solo qualche anno forse sarebbe stata un'altra rivoluzione. E' un po' l'errore che Marx attribui a Blanqui durante la Comune parigina... leggetevi "Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 18502".
Definire l'elezione di Allende una vera rivoluzione,perchè eletto a furor di popolo,dimostra chiaramente il servilismo istituzionale e la fedeltà all'ordine costituito,mascherato consapevolmente dalla propaganda ingannevole che questo sistema economico e politico può essere sostituito per via pacifiche ed elettoralistiche, illudendo i lavoratori che la borghesia possa concedere la transizione ad un sistema socialista senza batter ciglio,solperchè qualcuno ha vinto le elezioni.La storia ha insegnato che le cose non vanno così e lo dimostra non solo Cile,la Spagna,ma anche lo stesso Venezuela,e sarebbe successo anche in Italia,basti pensare ai motivi della creazione di Gladio.In realtà in Cile come da altre parti non si è trattato di rivoluzione ma di fronti popolari tra forze democratiche e socialiste tanto cari a Stalin.
Se i Bolscevichi avessero aspettato qualche anno altro,la storia sarebbe stata ben diversa e la conclusione molto simile a quella del biennio rosso in Italia.