Ho preso questa frase, non per inserirmi nelle polemiche, ma per ribattere sullo stesso piano (quello quantitativo) a questo luogo comune.
Da "La vocazione religiosa cattolica: declino e risveglio": un’analisi sulla base dei criteri della "rational choice"Da molti anni i sociologi americani notano che — contrariamente alla vulgata secondo cui il cristianesimo perde colpi perché non è in sintonia con il mondo moderno e mantiene posizioni anacronistiche e premoderne, soprattutto in tema di morale sessuale — di fatto, nel mondo protestante avanzano le denominazioni fondamentaliste e pentecostali — la cui morale sessuale è spesso rigorosa, e il cui antagonismo verso la modernità è notevole — mentre perdono membri le comunità liberal (*)
(*) Cfr. una classica impostazione del problema, in Dean M. Kelley, Why Conservative Churches Are Growing. A Study in Sociology of Religion, Mercer University Press, Macon (Georgia) 1982.
Come dire il "progressismo" nella Chiesa oltre che averla impoverita dal punto di vista qualitativo la sta indebolendo dal punto di vista quantitativo.
Sa£udi serenissimi da Pippo III.