la democraticità o meno di una costituzione non è un punto fondamentale, perchè la costituzione deve riflettere l'identità di un paese, la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni particolari. E per tradurre tutto ciò in un testo breve non occorre contare maggioranze o minoranze: non è questione di voti, è questione di identità, cultura, fedeltà alla Nazione.Originally posted by GionataPacor
Caro Felix,
tu pretendi che i forumisti si mettano a studiare diritto costituzionale per risponderti.
Siccome non lo faranno, quasi tutti danno risposte banali.
Non so se la costituzione americana fu votata dal popolo, e anche se lo fu il suffragio non era di certo universale. Le donne, gli indiani, gli schiavi non potevano lavorare. Chi sostiene che la Costituzione della Repubblica Sociale non è tale perchè non è stata votata, quindi, sbaglia.
Leggendo l'art. 3 si vede quanto sia piccola la differenza tra comunismo e fascismo: non capisco perchè state tanto a litigare e a combattervi. L'unica differenza tra un comunista e un fascista è che uno è fiero di essere italiano e l'altro no.
Nella repubblica sociale il fascismo diventa un vero e proprio Nazionalsocialismo: scompaiono le corporazioni, si parla di autogestione delle fabbriche da parte degli operai, o di partecipazione degli stessi nei consigli di amministrazione.
A sinistra si tappano gli occhi e le orecchie: non sopportano di essere in fondo dei fascisti senza patria.
Si può discutere allora se la costituzione del '43 compie o meno con tale requisito, ma senz'altro lo fa meglio della costituzione del 47.
Su fascismo e comunismo concordo. Infatti da non fascista critico gli aspetti comunisteggianti anche della costituzione del '43, evidentissimi a meno di non avere enormi paraocchi e pregiudizi ideologici.