Art.18, diritto di tutti: parla un piccolo imprenditore
«Convincerò i miei dipendenti a votare sì»

Roberto Farneti

Ma è proprio vero che l'articolo 18 è una minaccia per le piccole imprese? A sentire gli artigiani, o il presidente dei Ds Massimo D'Alema, pare di sì. Eppure non tutti gli imprenditori sono d'accordo. «Voterò sì al referendum per estendere l'articolo 18 a tutti i lavoratori e farò anche opera di convincimento all'interno della mia azienda», afferma convinto Ivano Cavalieri, 42 anni, titolare della "Cmp elettronica". La sua è una piccola impresa metalmeccanica con 37 dipendenti nel comune di Monte San Pietro, a 15 chilometri da Bologna. In precedenza, dal '79 al 2001, Ivano è stato socio di una ditta con meno di 15 dipendenti che opera nello steso settore. Ha perciò avuto modo di sperimentare concretamente la questione, pur stando dall'altra parte della barricata. Ed è arrivato alla conclusione che non sono i diritti dei lavoratori ad ostacolare lo sviluppo delle imprese. Ne è talmente convinto che, in occasione dell'ultimo sciopero generale proclamato dalla Cgil, ha addirittura chiuso l'azienda in segno di adesione.

Perché ti schieri a favore del sì?

Perché ritengo che il diritto di non essere licenziato senza giusto motivo debba essere garantito a tutti i lavoratori e non ci debba essere differenza tra aziende con più o meno di 15 dipendenti. Non è un caso se le discriminazioni più gravi si verificano proprio nelle imprese più piccole, dove il dipendente ha paura di essere mandato via e spesso subisce senza reagire. Quanto al risarcimento, non è una soluzione dignitosa né per il dipendente né per il titolare. Perché il diritto è diritto e come tale non si può monetizzare.


Gli artigiani però dicono che se il sì vincesse, migliaia di piccole imprese salterebbero per aria

Per quanto riguarda il danno economico, non vedo dove sta il problema. Dal punto di vista di un'impresa, l'unica cosa che conta è che il lavoratore svolga al meglio le mansioni per le quali è pagato e non che costui sia più o meno simpatico al titolare.


D'Alema fa l'esempio della moglie del fioraio per dire che i cattivi rapporti interpersonali, in una piccola azienda, possono creare problemi

Io sono socio anche di un'altra azienda, che fa progettazione e ha una sola dipendente, assunta con contratto a tempo indeterminato: la mia compagna. Se litigassimo, non so come reagirei, perché in quel caso il problema più grosso riguarderebbe la mia vita all'esterno dell'azienda. Tuttavia penso che, così come si andrebbero cercare soluzioni nella vita privata, certamente discuterei con lei il da farsi e non risolverei la questione licenziandola. Al massimo, se proprio non fossimo più in buoni rapporti, farei in modo di incrociarla il meno possibile.


Quindi, secondo te, gli artigiani sbagliano ad avere paura?

Ci sono molti altri problemi più concreti e più seri di quelli dell'articolo 18. Quelli più peculiari per un artigiano sono i rapporti con gli istituti di credito, con il mondo economico che ti circonda, la possibilità di usufruire dei servizi sul territorio. Purtroppo la scelta delle grandi imprese di competere non sulla qualità ma sul basso costo, viene pagata anche dalle piccole imprese. L'artigiano deve lavorare a prezzi bassi e così sfrutta gli apprendisti, pagandoli poco o costringendoli a lavorare oltre l'orario normale, magari perché c'è da finire una commessa. Ci sono persino aziende che vanno all'estero, ad esempio in Romania, per produrre a costi inferiori ma a volte se ne pentono. Ho esperienza diretta di due aziende: una che produceva amplificatori, l'altra del settore meccanico. Entrambe hanno ricevuto intere commesse di prodotti con difetti e le hanno dovute buttare. Alla fine una di esse è tornata in Italia.


Che rapporti hai con il sindacato in azienda?

Buoni. Un po' di conflittualità interna c'è, ma credo che ciò sia fisiologico. E comunque finora siamo riusciti sempre a risolvere i problemi di comune accordo. Sono convinto che si possa fare impresa senza per questo calpestare i diritti delle persone. E' stata la mia scommessa fin dall'inizio e penso di averla vinta, in quanto la mia attività, per fortuna, va bene.


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