Allora torni ad essere li Yurj1? quello che dice che gli occidentali sono tutti ladri?
Nel prossimo messaggio chi parla? Yurj1 o Yurj 2 (quello che gli occidentali non sono tutti ladri, o forse tutti tranne lui e qualche altro antiglobal doc).
Allora torni ad essere li Yurj1? quello che dice che gli occidentali sono tutti ladri?
Nel prossimo messaggio chi parla? Yurj1 o Yurj 2 (quello che gli occidentali non sono tutti ladri, o forse tutti tranne lui e qualche altro antiglobal doc).
Ripeto: non ho detto che tutti gli occidentali sono ladri.
Se qualcuno al Governo ruba, tu cittadino, sei ladro? No.
Vedi che non sai distinguere tra Governo e tua volonta' politica di cittadino?
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'Pasticcini senza confini' - una torta in faccia al presidente del PT
by kol Sunday January 26, 2003 at 07: 52 PM
Questa e' la traduzione del manifesto dell' azione di oggi dei Confiteiros senza confini durante la conferenza stampa del Partito dei Lavoratori (PT - quello di Lula) a Porto Alegre, Brasile -- una torta in faccia a Jose Genoino, il presidente del partito.
Per congratularsi con le azioni avvenute questo pomeriggio, l' associazione intrnazionale dei confeiteiros si rivolge al pubblico e dice:
Noi ripudiamo la confusione promossa dal Partito dei Lavoratori che ci vorrebbero far credere che il nostro movimento, o il movimento dei movimenti, possa essere rappresentato o incarnato da qualche forma di governo. Ci rivolgiamo al pubblico per dire che l' onda che ha portato il Partito dei Lavoratori a vincere le elezioni non e', in nessuna forma, la stessa onda che alimenta il movimento contro il capitale globale. Il nostro movimento e' senza leaders o rappresentanti. Nessuno puo' parlare in nostro nome. Se ce' qualcuno a Davos che'rappresenta' il movimento, quel qualcuno siamo noi stessi, le migliaia che occuparono le strade di Ginevra per protestare contro la riunione di banchieri, uomini di affari e governanti che il PT con la sua presenza legittima.
La speranza di cambiamento che noi portiamo avanti non puo' ancora una volta essere cooptata e frustrata da politici e partiti a cui interessa null' altro che promuovere se stessi a nostre spese. Questa volta le cose andranno diversamente.
Nello spirito di Larry, Curly and Mose, noi salutiamo il politico Jose Genoino.
Che tutti i politici se ne vadano!
Un mondo senza leaders e' possibile!
Confeiteiros sem fronteiras
Sezione Porto Alegre
foto: http://prod.midiaindependente.org/pt...1/246442.shtml
prod.midiaindependente.org/pt/red/2003/01/246449.shtml
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Dal sito di Carta
Il Forum sociale mondiale si e' preparato fin dal mattino ad ascoltare il discorsodi Lula a Davos installando televisori in piu' punti della Puc. Cosi' alle quindici, quando piu' o meno il presidente brasiliano ha cominciato a parlare, nugoli di interessati telespettatori si sono assiepati ovunque. A Davos Lula ha lanciato un appello alla comunita' internazionale e ai capi delle maggiori multinazionali chiedendo l'istituzione di un Fondo mondiale contro la fame, eventualmente finanziato dai paesi del G7 (i piu' ricchi del pianeta) e dagli investitori internazionali. Quando e' arrivato ierinella cittadina svizzera, ha detto di volere essere il messaggero della grande speranza che e' nata in Brasile. ''Vi invito a guardare il mondo in modo diverso da questa 'montagna incantata''', ha affermato in un applauditissimo discorso davanti ad oltre mille capi d'impresa, capi di stato e responsabili politici di tutto il mondo riuniti per l'annuale riunione del 'World Economic Forum' . 'Lula', che la fame l'ha conosciuta, ha difeso la causa della pace e della giustizia, dei ''bisogni dei miliardi di persone che nel mondo vivono in margine del progresso''. Gli abitanti del Brasile, e con loro tutto il 'Sud', non intendono piu' essere considerati ''cittadini di serie B'', ha detto. ''Si dice che a Davos ci sia un solo Dio, il libero mercato. Noi, siamo in favore del libero commercio, che pressupone la liberta' e la sicurezza per tutti i cittadini. Libero commercio si', ma ad armi pari'', ha ammonito Lula stigmatizzando il protezionismo con i quale i paesi ricchi ancora tutelano alcuni settori. Il commercio internazionale - ha precisato - puo' essere uno degli strumenti per garantire la crescita economica brasiliana, per aiutare il grande paese latinoamericano ad ''uscire dal circolo vizioso'' del debito estero che lo costringe a indebitarsi per pagare i debiti. Per riuscirvi, il Brasile deve aumentare le capacita' di esportazione, ha detto Lula. Ma tutto questo risulterebbe inutile in assenza di "importanti cambiamenti nell'ordine economico mondiale. Vogliamo il commercio libero ma nella reciprocita', i flussi di capitali devono essere piu' disciplinati e non ostaggi di voci e speculazioni. La comunita' internazionale deve inoltre porre ostacoli alla fuga dei capitali nei paradisi fiscali'', ha aggiunto davanti ai numerosi banchieri elvetici, difensori del segreto bancario, presenti nella sala. ''La lotta al riciclaggio e' fondamentale per sconfiggere il terrorismo e il crimine'', ha detto auspicando poi un ''nuovo ordine economico mondiale con maggiore equita' e democrazia''. La politica estera del Brasile e' orientata alla pace, alla ricerca di soluzioni negoziate per i conflitti internazionali e alla ''difesa dei nostri interessi. La pace non e' solo un obiettivo morale e' anche un imperativo razionale ed e' per questo che vogliamo che le controversie siano risolte con i negoziati e sotto l'egida delle Nazioni Unite. Spesso, la poverta', la fame e la miseria sono un terreno fertile per la crescita dell'intoleranza e del fanatismo'''', ha aggiunto il presidente latinoamericano secondo il quale i milioni di dollari spesi in armamenti sarebbero meglio investiti nella lotta contro la poverta'. Per Lula, se i partecipanti di Porto Alegre e dell'incontro di Davos si sedessero intorno allo stesso tavolo scoprirebbero di avere molte piu' cose in comune di quanto non credono''. ''Dieci anni dopo la caduta del muro di Berlino, sussistono altri muri. Il muro tra chi mangia e chi ha fame, il muro che separa chi ha un lavoro dai disoccupati, il muro tra chi sa leggere e scrivere e gli analfabeti. Abbiamo bisogno di unanuova etica. Propongo - ha detto - la creazione di un Fondo internazionale per combattere la miseria e la fame nel nostro paese e nel terzo mondo, costituito dai paesi del G7 e con l'aiuto dei grandi investitori internazionali''. Lula ha quindi lanciato il suo appello per un ''Patto mondiale per la pace e contro la fame. Il Brasile - ha concluso - fara' la sua parte".
Se ti fa schifo il paese in cui vivi, vattene.
Come sempre l'animalino verde, impreparato su tutto, si dimentica sempre di qualcosa, tra questi paesi ci sono anche gli Stati Uniti, e lei sa benissimo che se volgiono qualcosa non e' che lo chiedono, lo prendono direttamente, vedi la prossima guerra contro l'iraq solo per prendersi il petrolio.Originally posted by Dragonball
Per esempio?
Hey...ma io non ho capito una cosa: come mai TUTTI i Paesi colonizzati dagli anglosassoni (Australia,Canada,Nuova Zelanda) e in cui VIVE una netta maggioranza anglossassone non hanno mai problemi e non chiedono mai nulla a nessuno?
Mistero della fede!
P.S.
Yurj,ma tu pensi che la gente comune queste domande non sele faccia?
Non capisco come mai i leghisti cosi' attaccati alle loro origini da rifiutare addirittura i loro connazionali si trovino poi in accordo che paesi vengano occupati da altri popoli, w la coerenza dei padani.
Fascista.Originally posted by GionataPacor
Se ti fa schifo il paese in cui vivi, vattene.