....il voto agli immigrati?
Il Parlamento europeo, con 274 sì e 269 no, ha approvato la risoluzione n°136, che raccomanda agli Stati membri di estendere nelle elezioni comunali e del Parlamento europeo il diritto di voto attivo e passivo ai cittadini di Paesi terzi che soggiornino legalmente in Europa da almeno tre anni.
Nel 1998, quando stava per essere approvata la legge Turco-Napolitano, che prevedeva appunto quel diritto al voto, il centrosinistra tolse improvvisamente questa importante innovazione. In verità i Ministri "furono costretti" a una precipitosa marcia indietro da una più che legittima osservazione del centrodestra.
Lessero la proposta di legge costituzionale della XII Legislatura.
La quale la relazione di Bassanini dottamente spiegava come e qualmente solo una legge costituzionale (e non una semplice legge ordinaria) poteva legittimamente concedere il diritto di voto agli extracomunitari.
Gli articoli 48 e 51 della Costituzione riconoscono ai soli cittadini italiani il diritto di voto e l'accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive. Il comma all'articolo 2 della citata legge Turco-Napolitano dice troppo e niente:"Lo straniero regolarmente soggiornante partecipa alla vita pubblica locale".
Morale? Diffidare dei "faciloni".