Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 11
  1. #1
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito Il ricatto dell'antisemitismo

    Intervista allo storico Angelo d'Orsi
    «Il ricatto dell'antisemitismo»
    Continua la polemica sul libro di Alberto Asor Rosa «E' un ricatto che viene attuato ogni volta si osa muovere una critica alla politica dello Stato israeliano e al quale non si può più sottostare». Nella polemica suscitata in questi giorni dall'uscita dell'ultimo libro di Alberto Asor Rosa, La guerra. Sulle forme attuali della convivenza attuale (Einaudi, pp. 239, euro 13,00), tacciato di antisemitismo, interviene anche lo storico Angelo d'Orsi.


    Tonino Bucci

    Questa polemica tocca un aspetto marginale del libro che è dedicato principalmente a una critica della volontà di potenza dell'Occidente. Il clamore della stampa non rischia di distorcere i contenuti?
    Il volume di Asor Rosa, in realtà, è un vecchio libro, Fuori dall'Occidente. Più dei due terzi sono la riedizione di quel saggio, con l'aggiunta di due o tre articoli già apparsi su "Repubblica". Di nuovo ci sono soltanto una sessantina di pagine scritte dopo l'11 settembre. Sarebbe stato molto più onesto chiamarla una nuova edizione con un aggiornamento e una postfazione. Comunque è un libro che apprezzai già nel '92. Sul piano stilistico direi che Asor Rosa ha imboccato un linguaggio neotestamentario, tra metaletteratura e profetismo. C'è un atteggiamento da guru che a volte traspare nella scrittura, molto barocca. Per quanto riguarda la polemica sull'antisemitismo è significativa dell'imbarbarimento attuale. Vorrei citare un episodio recente. La Sissco, la società di storia contemporanea a cui sono iscritto, ha una lista di discussione su Internet. Uno dei soci è intervenuto sul conflitto israelo-palestinese dicendo "quando guardo i miei figli penso ai bambini palestinesi... " e accusando lo Stato d'Israele di politica di sterminio verso i palestinesi. Questa lettera ha suscitato una serie di reazioni scomposte, di attacchi viscerali. Alcuni hanno chiesto una sanzione, altri la sospensione, altri ancora l'espulsione. Mi sembra una questione di una gravità incredibile. L'accusa è quella solita, di cadere - anche involontariamente - nell'antisemitismo. Sono le stesse accuse che vengono mosse ad Asor Rosa. La prima cosa da dire è che la questione israelo-palestinese è importante, ma non è il tema centrale nel libro "incriminato". Il tema centrale, ancora una volta, è il discorso sull'Occidente, cosa significa essere occidentali e cosa significa l'occidentalizzazione del mondo - rispetto alla quale, peraltro, Asor Rosa ha ormai un atteggiamento di cedimento. E' un grido di dolore che non lascia alternative nel futuro.

    E' d'accordo con la tesi secondo cui l'Occidente avrebbe assimilato la cultura dell'ebraismo?
    L'Occidente ha riplasmato la tradizione ebraica, fino a cambiarle i connotati. Questa tesi somiglia molto a quella sostenuta nel libro-pamphlet di Daniel Lindenberg, Rappel à l'ordre. Enquêtes sur les nouveaux réactionnaires, sui nuovi reazionari in Francia, nel quale l'autore si chiede dove sia finita la grande tradizione franco-giudaica, la tradizione di libertà dell'800, i grandi moti progressisti, portatori di democrazia, di socialismo, di cosmopolitismo, la concezione universalistica dei diritti e così via. Ora, tutti costoro sono diventati acritici sostenitori della politica dei governi israeliani, quali essi siano, identificando quindi l'ebraismo con la politica israeliana. E' questa equazione che fa scattare le accuse a chi critica Sharon. Penso, ad esempio, alla contestazione degli ebrei romani contro "Liberazione", un episodio grave, davanti al quale - a mio modo di vedere - Rifondazione ha avuto un atteggiamento troppo cedevole. Io stesso sono stato accusato di antisemitismo per alcuni miei scritti pubblicati in varie sedi. Di fronte a tutto questo è ora di dire basta. Perché le persone di origine ebraica si devono sentire tirati in ballo in quanto ebrei, quando si attacca Israele? Cosa c'entra il governo israeliano con l'ebraismo? Così facendo, finiscono essi stessi con l'identificare l'ebraismo con Israele.

    Esiste oggi uno scarto tra ebraismo e realtà istituzionale di Sharon?
    C'è un appiattimento sovranazionale. Rimane il cosmopolitismo internazionalistico ebraico, ma è ormai schiacciato sotto il segno della pura e mera difesa della politica israeliana. E questa è una perdita secca in termini di qualità del dibattito culturale. Ed è anche una rinuncia a quella specificità cosmopolita, socialista e libertaria dell'ebraismo classico. E' una perdita per tutto il mondo, il portato di un'occidentalizzazione brutale. Non si può più avere un atteggiamento di difesa nei confronti di coloro che ti dicono "antisemita". Non si può neanche più rispondere. E' assurdo essere definiti antisemiti non appena si attacca la politica di Sharon.

    Lo Stato d'Israele, scrive Asor Rosa, nasce come risarcimento dell'Occidente. Come eliminare la natura oppressiva di questo Stato verso i palestinesi senza cancellare il diritto a una concrezione politica da parte degli ebrei?
    Ma è stato un risarcimento fatto a spese di altri. L'Occidente ha pagato con moneta altrui creando un'ingiustizia. La tesi di Asor Rosa è che adesso il risarcimento del risarcimento è impossibile. La mia tesi è più radicale. Io continuo a ritenere che l'unica soluzione non sia quella del doppio Stato - due popoli, due Stati. Rimango sulla linea di un unico Stato che sia aconfessionale, e non uno Stato etico. Uno Stato di Palestina in cui convivano religioni e popoli diversi, come hanno sempre convissuto in quella zona cristiani copti, cristiani maroniti, cristiani cattolici, cristiani ortodossi, islamici sunniti, islamici sciiti ed ebrei, ortodossi, eterodossi e laici. Ma perché deve esserci uno Stato monoetico e monoreligioso? Contrapporre a uno Stato confessionale un altro Stato della stessa natura significa perpetuare le ragioni della conflittualità, mettere l'una al fianco dell'altra due entità che sarebbero inevitabilmente l'una contro l'altra.

    Ad Asor Rosa è stato chiesto persino un atto d'abiura. Ci sono motivi che giustificano un'azione tanto estrema?
    E' incredibile che si chiedano atteggiamenti del genere nei confronti di chi soltanto osi criticare lo Stato d'Israele. Non ci sto. Bisogna promuovere una campagna: si smetta di chiedere scusa se diciamo delle cose contro Israele. La patente democratica di un Asor Rosa non ha bisogno di essere certificata. E' inaccettabile che debba scusarsi. Questa accusa di antisemitismo è infamante per chi la muove. Dobbiamo continuare nella critica spietata alla politica israeliana perché Israele è davvero ormai l'avamposto degli Stati Uniti. E' parte integrante della guerra che gli Usa hanno dichiarato al mondo. Chi è che sta spingendo Bush alla guerra contro l'Iraq? Queste cose possono essere dette senza essere accusati di antisemitismo?

    C'è però un'ambiguità linguistica di Asor Rosa. Non mi riferisco tanto al rovesciamento dei perseguitati in persecutori, ma all'uso del termine «razza». Qui c'è un problema, non crede?
    L'unico lapsus in cui forse è incorso Asor Rosa è proprio l'utilizzo di questo termine equivoco. E' l'unico luogo al quale si può muovere una critica. Insisterei non sull'aggettivo «persecutrice», ma sul sostantivo «razza». Dagli anni Cinquanta noi sappiamo ormai che le razze non esistono. E' un mito, un'invenzione. L'unico errore di una certa rilevanza che io mi permetterei di far notare ad Asor Rosa è l'uso improprio di questo termine - che può essere usato solo tra virgolette quando si traccia una critica delle ideologie. Altrimenti, è una parola aberrante che confonde identità culturale e presunte basi biologiche.

    C'è chi vede nello schema perseguitati-persecutori una equiparazione tra ebrei e nazisti. E' un terreno infido...
    Gran parte degli studiosi onesti con raccapriccio stanno vedendo questa terribile nemesi della storia, la trasformazione dei perseguitati in persecutori. La pensano così insospettabili studiosi di carattere democratico, non c'è bisogno di essere estremisti o anarchici o marxisti accaniti. Ma non osano dirlo per paura d'essere chiamati antisemiti. Questa cosa terribile, invece, va detta: la trasformazione delle vittime in carnefici. Non intendo subire ricatti. Sono i fatti a mostrarlo, sono i bulldozer che distruggono le case dei palestinesi.

    Liberazione 24 gennaio 2003

    http://www.liberazione.it

  2. #2
    Registered User
    Data Registrazione
    07 Mar 2002
    Località
    palayork
    Messaggi
    3,243
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    abbiamo parlato di questo tema miliardi di volte.....

    e` una cosa assolutamente legittima criticare Israele quando sbaglia, altro conto sarebbe quella di analizzare attentamente perche` la causa palestinese e` cosi` "famosa". merito tutto di un leader che in altri campi non ha combinato una emerita mazza?????
    oppure vi e` una componente di forte antipatia per coloro che combattono contro i palestinesi??????
    ci sono altri popoli ugualmente tormentati e che subiscono soprusi, Tibet for example, ma di cui nessuno parla.
    anche questo dovrebbe far riflettere.
    fatto salvo il diritto di critica ad Isarele, molti vedono a torto o a ragione la questione palestinese non come un conflitto fra due popoli, ma come una metafora planetaria. i significati, le colpe e le responsabilita` evaporano sino a diventare irrilevanti.
    altri invece danno una connotazione fortemente razziale alle loro simpatie. la fauna che sino a qualche mese animavano questo forum ne erano una purtroppo fedele testimonianza.

  3. #3
    I amar prestar aen
    Data Registrazione
    09 Sep 2002
    Località
    Brescia
    Messaggi
    8,891
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Ebrei pervertiti dalla guerra nuovo stereotipo a sinistra

    Gad Lerner rilancia la polemica con l’Impero di Asor Rosa

    Sostiene Gad Lerner che la discussione aperta dall'ultimo libro di Alberto Asor Rosa ("La guerra/Sulle forme attuali della convivenza umana", Einaudi) è tutt'altro che da chiudere. Anzi, quelle teorie di Asor Rosa sugli ebrei che da «razza deprivata, perseguitata e decisamente "diversa"» sono diventati «razza guerriera, persecutrice e perfettamente omologata alla parte più consapevole e spregiudicata del sistema occidentale» sono, secondo Lerner, «potenzialmente devastanti al di là delle intenzioni dell'autore». Anche perché, dice Lerner in un conversazione con il Riformista, in questo modo si profilano due pericoli notevoli per la sinistra. Dice Lerner: «Non sarebbe la prima volta che la sinistra, anche contro le sue migliori intenzioni, genera al suo interno comportamenti di cui poi deve vergognarsi». Un'altra insidia è un'eventuale rottura con la comunità ebraica italiana: «Sarebbe gravissimo se ciò accadesse e non gioverebbe a nessuno. La sinistra e la comunità ebraica hanno condiviso valori come l'antifascismo e la laicità dello Stato».
    Lerner trova singolare pure il comportamento del presidente dei Ds, Massimo D'Alema. L'ex premier, in una lettera a Repubblica, ha infatti solidarizzato con Asor Rosa, accusato di alimentare l'antisemitismo da «un gruppo di giovani esponenti della comunità ebraica milanese». Sostiene l'ex direttore del Tg1, oggi conduttore dell'Infedele su La7: «Trovo singolare l'uscita di D'Alema. Asor Rosa descrive nel suo libro un impero pervasivo e onnipotente che sopprime ogni ruolo autonomo dell'Europa e in cui qualsiasi ipotesi di sinistra riformista non ha spazio. Siamo all'uccisione del riformismo. Qui non è un problema di galateo sugli ebrei. Le sue teorie sullo snaturamento del popolo ebraico sono la logica conseguenza di un tale impianto teorico. Asor Rosa è un signore colto dell'intellighenzia comunista che non accuso di antisemitismo e che ha scritto delle cose che meritano di essere prese sul serio». Sempre a proposito di D'Alema, Lerner racconta un aneddoto che sa tanto di metalinguaggio, giusto per tirare in ballo la giustificazione di Asor Rosa sull'uso della parola "razza": «Ogni volta che incontro D'Alema lui per mettermi a mio agio mi dice subito: "Ciao, innanzitutto sia ben chiaro che io sono un antisemita". Naturalmente scherza e allora spero che scherzi anche quando accusa la comunità ebraica milanese». «Non sarebbe più logico» si chiede Lerner «confrontarsi invece sull'impianto del libro di Asor Rosa, in cui per esempio si afferma che la guerra perverte un popolo?».
    Confrontarsi per Lerner significa anche prendere atto che nel libro «c'è un implicito rimpianto dell'Unione sovietica, perché Asor Rosa fa risalire tutte le colpe di quello che accade oggi alla caduta del Muro di Berlino». Tutto ciò genera altre conseguenze. Come quella di ritornare a considerare l'ebreo come uno stereotipo: «Prima c'era l'ebreo che piaceva, elevato a stereotipo buono. Oggi c'è quello cattivo che diventa persecutore. Ripeto, io non accuso Asor Rosa di antisemitismo, ma lo accuso di alimentare un'ideologia potenzialmente velenosa e soprattutto di negare alla radice la possibilità di una sinistra occidentale, che mi sembrava la nostra grande acquisizione dopo aver fatto i conti con il comunismo». Oggi in Israele si vota e Lerner chiude così la sua conversazione con il Riformista: «Credo che la sinistra israeliana abbia un ruolo fondamentale perché Mizna, pur sconfitto, potrà tenere alta l'ipotesi di un'alternativa in una società che ancora oggi ritengo sana».



    Edizioni il Riformista S.r.l

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  4. #4
    I amar prestar aen
    Data Registrazione
    09 Sep 2002
    Località
    Brescia
    Messaggi
    8,891
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito La polemica / Io accuso il professor Alberto Asor Rosa

    di Carmine Monaco


    --------------------------------------------------------------------------------

    Riguardo al professor Alberto Asor Rosa e al suo libro è stato detto di tutto: è stato insultato, è stato difeso e si è difeso asserendo che era “stato distorto il suo pensiero”; è stato attaccato da quasi tutta la Comunità ebraica italiana e da molta stampa.
    Il professor Asor Rosa è stato infine accusato di essere un antisemita, l’accusa che, a suo dire, più di tutte l’avrebbe ferito. Invece no, caro professore. L’accusa che più la ferirà lei non l’ha ancora ricevuta. Perché è questa:

    io, Carmine Monaco, come cittadino italiano (e forse europeo) sotto la mia piena responsabilità morale, civile e penale, non la accuso di essere antisemita, né di dire e scrivere idiozie sotto forma di metalinguaggio;

    io la accuso di avere, mediante il reimpiego dei termini “razza ebraica”, deliberatamente dato un colpo al cuore di chi ama la cultura e gli sacrifica la vita e la carriera, facendogli scoprire che si può passare anche un’intera vita tra i libri, tra letteratura e filosofia, tra insegnamento e impegno civile e politico, senza trarne il benché minimo vantaggio morale;

    io la accuso inoltre di avere deliberatamente e coscientemente ritirato fuori l’accusa di deicidio nei confronti del popolo ebraico, dopo che la stessa Chiesa Cattolica l’aveva finalmente giudicata “infondata”, cioè falsa, dopo due millenni di assurde persecuzioni;

    io la accuso non solo di aver avallato il paragone tra ebrei e nazisti, ma di avere deliberatamente e coscientemente usato i termini “razza persecutrice” in relazione al popolo ebraico secondo lo stesso schema adoperato da Adolf Hitler, il quale, come lei sa certamente, non ha mai ucciso gli ebrei perché erano perseguitati, ma proprio perché li accusava di voler dominare il mondo, ossia di essere una “razza persecutrice”. E se ignorava quest’aspetto, o se non ci aveva pensato, le chiedo: “Come e cosa ha imparato in tanti anni di studio, e come e cosa ha insegnato in tanti anni di docenza?”;

    infine, io la accuso di avere usato questi odiosi termini e queste infami espressioni, nonché di avere creato situazioni di tensione tra la comunità ebraica e i suoi sostenitori e la comunità palestinese e i suoi sostenitori, unicamente per ottenere il maggiore risalto e spazio sui mass-media e, con essi, la maggiore pubblicità possibile al suo libercolo, ossia di avere intenzionalmente inserito queste espressioni indegne unicamente al fine di “vendere” più copie possibile del suo citato libercolo;

    io la accuso pertanto di aver fatto tutto ciò unicamente per conseguire vantaggi economici e per “rafforzare” il suo “prestigio sociale”, dimostrando a tutti qual è il suo basso concetto di prestigio sociale.

    Mi dicono che il suo libercolo è praticamente esaurito e perciò mi “congratulo” con lei per la riuscita dell’operazione pubblicitaria. Quello che le chiedo è: ne valeva davvero la pena avviarsi a chiudere così “in bellezza” la sua carriera? Secondo me, no. Secondo lei, evidentemente sì.
    Perciò so che con lei non è necessario cercare un “franco dialogo”, né chiederle alcuna “abiura”: lei non è un antisemita: lei è soltanto un uomo mediocre, ossia la base necessaria di qualunque dittatura.

    tratto dall' Opinione di ieri

    http://www.opinione.it/3.commenti/ho...e_commenti.htm

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  5. #5
    Registered User
    Data Registrazione
    06 Jun 2002
    Località
    Deganya,Lago Kinneret,Israele.
    Messaggi
    442
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Caro Roderigo...

    ...onestamente non potrei definire antisemita il professor Asor Rosa:a mio modesto avviso,però,egli ha fatto un'affermazione dal chiaro "sapore" antisemita allorchè ha definito indiscriminatamente tutti gli Ebrei come una razza guerriera e persecutrice.

    Shalòm

    Tsabar

  6. #6
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    D'Alema - La mia solidarietà ad Asor Rosa

    Vorrei esprimere la mia solidarietà ad Alberto Asor Rosa. E vorrei farlo pubblicamente per una ragione particolare. Asor Rosa ha scritto un libro sulla guerra – la guerra contemporanea – che si può certamente discutere. Personalmente, mi trovo in dissenso con una parte – e non la meno significativa – dell’analisi suggerita e delle conclusioni che se ne traggono. Nei confronti dell’autore avrei molte altre ragioni di polemica, e persino di amarezza. Ma, ovviamente, non è questo il punto.

    Asor Rosa, a margine di una presentazione del suo libro, è stato accusato da un gruppo di giovani esponenti della comunità ebraica milanese di alimentare l’antisemitismo. Imputazione che non ha pari. Forse, dopo il ‘900, la più terribile che possa colpire la reputazione e la dignità di un intellettuale. Immagino che l’episodio lo abbia colpito e ferito. Egli ha comunque replicato con misura e anche di questo, credo, è giusto dargli atto.

    La mia solidarietà, però, non nasce solo dalla stima e da una consuetudine antica. C’è un aspetto rilevante della vicenda che penso debba venire in luce. Gli ebrei hanno vissuto, e conservano sulla pelle oltre che nella memoria, la più devastante delle persecuzioni. Ma proprio per questo pesa su ciascuno di loro una responsabilità. Che è quella di vigilare, col rigore necessario, su ogni possibile sintomo di una rinascita possibile dell’odio e della violenza antisemita. Per molte ragioni essi possiedono più di chiunque altro l’autorevolezza, e non solo il diritto, di denunciare il riemergere di quei sentimenti che hanno infangato la storia del secolo passato, causando un lutto collettivo dal quale non si libereranno molte generazioni a venire. Se mi è concessa la semplificazione, è come se avessero a disposizione un’arma di straordinario potere. Che, come tutte le armi, va usata con criterio e ragionevolezza, pena il produrre un danno irreparabile al funzionamento dell’arma stessa, e cioè la perdita della sua credibilità.

    Non sono tra quanti ritengono l’antisemitismo, nel mondo contemporaneo, un incubo definitivamente sconfitto. Tutt’altro. Ma appunto questa convinzione dovrebbe spingere tutti – anche i giovani ebrei di Milano – a non usare quell’accusa micidiale contro persone la cui biografia, cultura e mentalità rappresentano una testimonianza di sentimenti esattamente opposti. Quando poi, la critica e la violenza verbale trovano riparo nell’idea che non si possa criticare – come molti fanno – una politica sbagliata, quale quella perseguita da Sharon, allora il pericolo incombente – duole dirlo – è quello dell’intolleranza verso posizioni che hanno il solo difetto di non essere condivise.

    Rifletta, dunque, Asor Rosa – come egli ha detto che farà – sulle critiche ricevute. E riflettano i ragazzi di Milano sulla loro reazione e sulla necessità di non “consumare” inutilmente parole che conservano un valore e un significato profondo anche per quanti possono, con piena legittimità, coltivare una lettura diversa delle cose del mondo. Ne trarrà giovamento la cultura, certo, ma anche la serenità e il respiro di un libero confronto delle idee capace – laddove il momento venisse davvero – di individuare il nemico giusto.

    24 Gennaio 2003


    http://www.massimodalema.it/documenti/dett....asp?id_doc=352

  7. #7
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito Re: Caro Roderigo...

    Originally posted by Tsabar
    ...onestamente non potrei definire antisemita il professor Asor Rosa:a mio modesto avviso,però,egli ha fatto un'affermazione dal chiaro "sapore" antisemita allorchè ha definito indiscriminatamente tutti gli Ebrei come una razza guerriera e persecutrice.

    Shalòm

    Tsabar
    Ciao Jeronimus, riproduco per te, quanto ho già scritto a gribisi, che pure, ha una posizione più drastica della tua.

    Le parole hanno un significato anche nel contesto in cui vengono pronunciate. Io non ho letto il libro di Asor Rosa, perciò non sono in grado di giudicare. Sulla frase in sé, condivido l'obiezione di Angelo D'Orsi: "la parola razza si può scrivere solo tra virgolette". Detto ciò, Asor Rosa ha più di settant'anni e da decenni è tra i più prestigiosi ed esposti intellettuali di sinistra. Ha scritto una infinità di articoli, saggi, libri. Se fosse un antisemita, qualcuno prima d'ora se ne sarebbe accorto. Se il suo ultimo libro fosse antisemita, qualcuno, oltre ai giovani contestatori di Milano lo avrebbe detto. Perciò, non credo che quella frase estrapolata dal testo sia un indizio sufficiente per emettere una simile sentenza. D'Alema lo assolve perchè è di sinistra? Non è esattamente la sinistra che piace a lui, comunque possiamo riportare un'altra opinione. Quella di una persona non proprio di sinistra, solidale con Israele, che alla presentazione del libro di Asor Rosa, si è pronunciata in questo modo:

    "pur avendo verso Asor Rosa un debito culturale e di amicizia, ho un punto di vista opposto al suo. Sono fra coloro che hanno molti dubbi sulla guerra contro l'Iraq; penso che l'Impero (gli Stati Uniti, per l'autore) avrebbe potuto fare molto negli ultimi decenni, non l'ha fatto, eppure il mio cuore batte dalla parte dell'Impero e in me scorre sangue ebraico.
    Il libro è denso, straordinario, figlio di quello del '92 (Fuori dall'Occidente), con elaborazioni che vengono da lontano. Dotto e raffinato, evidenzia le contraddizioni del pensiero di chi sta dalla mia parte; per questo è stimolante. Gli imputo però di non capire che noi non siamo servi prezzolati, non siamo emissari del nemico, questa è prova di debolezza intellettuale.
    Il libro non è antisemita, anzi, alcuni passi sono copiosamente dalla parte degli ebrei. Gli ebrei, in cambio di una terra, hanno dovuto diventare avamposto di un certo Occidente per non farsene assorbire e io sottoscrivo totalmente questa interpretazione". (Paolo Mieli - tratto da Il Nuovo 23 gennaio 2003)

  8. #8
    Registered User
    Data Registrazione
    06 Jun 2002
    Località
    Deganya,Lago Kinneret,Israele.
    Messaggi
    442
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Re: Caro Roderigo...

    Originally posted by Roderigo

    Ciao Jeronimus, riproduco per te, quanto ho già scritto a gribisi, che pure, ha una posizione più drastica della tua.

    Le parole hanno un significato anche nel contesto in cui vengono pronunciate. Io non ho letto il libro di Asor Rosa, perciò non sono in grado di giudicare. Sulla frase in sé, condivido l'obiezione di Angelo D'Orsi: "la parola razza si può scrivere solo tra virgolette". Detto ciò, Asor Rosa ha più di settant'anni e da decenni è tra i più prestigiosi ed esposti intellettuali di sinistra. Ha scritto una infinità di articoli, saggi, libri. Se fosse un antisemita, qualcuno prima d'ora se ne sarebbe accorto. Se il suo ultimo libro fosse antisemita, qualcuno, oltre ai giovani contestatori di Milano lo avrebbe detto. Perciò, non credo che quella frase estrapolata dal testo sia un indizio sufficiente per emettere una simile sentenza. D'Alema lo assolve perchè è di sinistra? Non è esattamente la sinistra che piace a lui, comunque possiamo riportare un'altra opinione. Quella di una persona non proprio di sinistra, solidale con Israele, che alla presentazione del libro di Asor Rosa, si è pronunciata in questo modo:

    "pur avendo verso Asor Rosa un debito culturale e di amicizia, ho un punto di vista opposto al suo. Sono fra coloro che hanno molti dubbi sulla guerra contro l'Iraq; penso che l'Impero (gli Stati Uniti, per l'autore) avrebbe potuto fare molto negli ultimi decenni, non l'ha fatto, eppure il mio cuore batte dalla parte dell'Impero e in me scorre sangue ebraico.
    Il libro è denso, straordinario, figlio di quello del '92 (Fuori dall'Occidente), con elaborazioni che vengono da lontano. Dotto e raffinato, evidenzia le contraddizioni del pensiero di chi sta dalla mia parte; per questo è stimolante. Gli imputo però di non capire che noi non siamo servi prezzolati, non siamo emissari del nemico, questa è prova di debolezza intellettuale.
    Il libro non è antisemita, anzi, alcuni passi sono copiosamente dalla parte degli ebrei. Gli ebrei, in cambio di una terra, hanno dovuto diventare avamposto di un certo Occidente per non farsene assorbire e io sottoscrivo totalmente questa interpretazione". (Paolo Mieli - tratto da Il Nuovo 23 gennaio 2003)
    _____________________________________

    Caro Roderigo,

    premetto che della posizione dell'On. D'Alema nun me ne pò fregà de meno,e mi stupisco che voi bertinottiani,e tu in particolare,da sempre estremamente critici con la leadership diessina - non che,dal vostro punto di vista,ne manchino i fondati motivi:guerra in Serbia,Riforma Treu che introdusse la flessibilità,finanziamenti alle scuole private,istituzione dei CPT (Centri di Permanenza Temporanea per stranieri clandestini),ecc... - ,lo citi come modello di ragionamento logico e coerente.

    Ma lo stesso Prof. Orsi,affermando che "la parola razza si può scrivere solo tra virgolette",de facto ribadisce la mia tesi,secondo cui le parole pesano,a prescindere dal curriculum politico ed accademico di chi le ha proferite:anzi,al dolore per una ferita mai completamente rimarginata,può saldarsi il vivo stupore che proprio una personalità della caratura intellettuale di Asor Rosa possa abbracciare la tesi d'una "razza ebraica guerriera e persecutrice",che si riteneva comunemente appartenere a ben altra epoca storica e tradizione politico-culturale.

    Per quanto non consideri Asor Rosa un pubblicista antisemita,non posso che trovare non solo perfettamente legittima in se,ma anche (almeno) parzialmente fondata la protesta collettiva della comunità ebraica milanese,protesta che peraltro si è svolta in maniera assolutamente pacifica.

    P.s.Guarda che Baffino anche di recente,nel salotto di Giulianone Ferrara,ha rivendicato la sua scelta di concorrere al bombardamento della Serbia...

    2P.s.Abbi l'onestà intellettuale di riconoscere che Mieli NON è "di destra",visto che,tra l'altro,ha più volte dichiarato la sua preferenza elettorale per l'Ulivo,e quella politico-ideale per lo sconfitto socialista Mitzna!
    Certo,poi resta,a mio modesto avviso,la più lucida e ragionevole voce intellettuale a sinistra:ma appartiene al tuo "album di famiglia",caro Roderigo,non certo al mio!

  9. #9
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    22 Jul 2002
    Messaggi
    17,109
     Likes dati
    18
     Like avuti
    1,848
    Mentioned
    24 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    geronimo ,ma mi spieghi perchè diavolo ti sei cambiato il nick?!

  10. #10
    Registered User
    Data Registrazione
    06 Jun 2002
    Località
    Deganya,Lago Kinneret,Israele.
    Messaggi
    442
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Caro Shambler...

    Originally posted by shambler
    geronimo ,ma mi spieghi perchè diavolo ti sei cambiato il nick?!
    ________________________________________

    ...come tutti i ventenni d'oggi,sono soggetto a frequenti crisi di identità,che per logica conseguenza si riflettono anche nella scelta del nick: ma Tsabar (che significa "patriota") me lo terrò ben stretto!

    P.s.Sei uno dei pochi "rossi" di cui abbia sentito la mancanza in questi mesi di auto-esclusione da POL.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 20-03-12, 20:42
  2. Risposte: 19
    Ultimo Messaggio: 01-08-06, 19:21
  3. Risposte: 69
    Ultimo Messaggio: 16-03-05, 14:34
  4. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 07-07-04, 21:00

Chi Ha Letto Questa Discussione negli Ultimi 365 Giorni: 0

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito