I FATTI DI NAPOLI-MESSINA

In questo periodo storico molto discusso e criticato politicamente, alla luce di quanto accaduto a Napoli, ci si deve obbligatoriamente fermare e riflettere. E' indiscutibile che si voglia fermare il fenomeno "Ultras", ormai indistintamente bambini, donne e ragazzi di ogni eta' solo per il semplice fatto che vogliono andare a vedersi una partita di calcio sono considerati dei delinquenti e da tali vengono trattati, non siamo piu' una repubblica in regime di democrazia, da cittadini tutti i nostri diritti SENZA MOTIVO vengono azzerati, stanno tornando le ronde con i manganelliverso quale forma di governo siamo proiettati?
Quanto accaduto all'uscita del settore ospiti dello stadio San Paolo di Napoli e' raccapriciante, in qualsiasi modo le forze dell'ordine(?)hanno cercato la provocazione, ma visto che eravamo troppo tranquilli con i locali era filato tutto liscio, nel momento in cui si sono aperti i cancelli che consentivano di lasciare il settore ospiti e tornare ai pullman, immotivamente hanno iniziato a spintonarci per agevolare l'uscita(?)a loro dire, fino a quando non arriva il fattaccio: un tutore del dis-ordine infatti, pensa bene di calmare gli animi caricando con il suo magnifico manganello, un piccolo tifoso giallorosso di 10 anni ! avete capito bene, 10 anni, davanti agli occhi della madre che dalla paura sviene !a quel punto interviene un ragazzo che insulta prima la celere e dopo cerca di dare aiuto al ragazzino ma un carabiniere in tenuta anti-sommossa gli grida "tu non devi parlare!" e per questo motivo viene tirato dai capelii e preso a calci e manganellate. A questo punto si scatena una vera e propria guerriglia tra la celere e gli ultras messinesi. Nel sottopassaggio volano colpi di manganello, fumogeni, pietre e i piu' agitati arrivano allo scontro fisico con la celere che non puo' far altro che indietreggiare alla furia dei messinesi, ma non finisce qui, infatti nel piazzale antistante lo stadio un tifoso messinese giace per terra senza dare segni di vita! La preoccupazione e' alta, il tifoso ferito viene trasportato in ospedale... ma ovviamente non puo' finire cosi ! La celere si ricompatta e non avendo digerito ancora la sconfitta subita dentro lo stadio passa all'azione(ecco spiegata la nuova infamata contro il ragazzo),si scatena una nuova guerriglia tra la celere e gli ultras che si conclude di nuovo con un dietro-front da parte della celere vistosi in difficolta' a causa della rabbia messinese.
Finalmente si riesce a ripartire alla volta di Messina e dopo un viaggio di ritorno effettuato alla velocita' di circa 60 km orari arriviamo nella citta' dello stretto alle 30 di notte, stanchi, sporchi, ma fieri !!!
Si spera che esista ancora una giustizia, che mette fine ad ogni abuso, basta con l'arroganza della divisa, BASTA !!! La repressione e gli abusi di potere sono ormai all'ordine del giorno ! Punite i delinquenti(o gli incapaci) che stavolta si sono infiltrati dall'altro lato della barricata.