Boom d’iscrizioni all’ateneo viterbese che segna un record storico


In contemporanea con il via del trasloco dalla Trinità al restaurato complesso di Santa Maria in Gradi, l'Università della Tuscia festeggia un altro significativo record: il boom di iscrizioni che, per la prima volta dalla fondazione dell'ateneo viterbese, ha superato quota novemila, per la precisione 9.100.
«Ma nelle prossime settimane contiamo di arrivare a 9.500 iscritti», avverte il magnifico rettore Marco Mancini.
L'anno accademico in corso ha consentito all'università del capoluogo della Tuscia di cominciare a raccogliere i frutti di una serie di interventi mirati e azioni ai quali il rettore Marco Mancini ha saputo imprimere, fin dal suo insediamento, una forte e decisa accelerazione: da un lato, sul fronte del potenziamento e miglioramento delle sedi e della logistica (da qui la ristrutturazione, senza intralci di sorta, del complesso del San Carlo e di quello della stessa Santa Maria in Gradi); dall'altro, sul fronte dell'ampliamento e della diversificazione dell'offerta didattica e formativa (un esempio su tutti: l'apertura della nuova facoltà di Scienze Politiche); dall'altro ancora, sulle attività di promozione e diffusione dell'immagine dell'ateneo che ha permesso all’università della Tuscia, intanto di piazzarsi al primo posto nel Paese nelle tabelle ministeriali in quanto a numero di immatricolazioni (oltre 3.500), quindi superare quel tetto di novemila iscritti che fino a poco tempo addietro sembrava un limite invalicabile.
Oggi, intanto, comincia la graduale occupazione della restaurata Gradi (un iter cominciato dieci anni fa, punteggiato da un accordo di programma tra l’ateneo viterbese e Ministero - «per merito dell'allora rettore Gian Tommaso Scarascia Mugnozza», sottolinea l’attuale rettore Marco Mancini - che prevede un investimento di circa 34 miliardi di vecchie lire, cofinanziate al 50 per cento dalle due istituzioni) che ospiterà tutti gli uffici del rettorato e le postazioni, finalmente riunificate, di tutti i laboratori linguistici. A marzo, inoltre, sarà consegnata la cappella, che fungerà momentaneamente da aula magna, in attesa che la Soprintendenza concluda il restauro della chiesa dei Domenicani.
Quindi, tra maggio e giugno, diventerà realtà l'appalto per il secondo stralcio dei lavori per sistemare e riattivare i capannoni (destinati, insieme ad altre porzioni dell'edificio principale, ad accogliere la facoltà di Lingue straniere) e concludere la sistemazione esterna (aree a parcheggio, spazi a verde etc.).