dal quotidiano di Alleanza Nazionale
" Secolo d'Italia del 28/01/2003
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Per Gianfranco Fini e' doveroso evitare che la Giornata della Memoria si trasformi soltanto in un ricordo
«L'Italia e' unita contro ogni razzismo»
Il vicepremier: «Apprezzo l'impegno delle televisioni: i valori positivi vanno trasmessi a tutti»
Lucilla Parlato
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ROMA - L'anno scorso, quando durante la ricorrenza del Giorno della Memoria fu proiettato alla Camera dei deputati il film su Giorgio Perlasca, Gianfranco Fini resto' molto toccato, e non lo nascose. Un anno dopo Fini, di fronte a una platea composta quasi esclusivamente da ragazzi, ricorda i valori di cui Perlasca fu portatore, valori che sono un esempio anche per la classe politica: « Quando si parla di valori condivisi, intesi come rifugio nei confronti di ogni razzismo e antisemitismo, credo che in Italia, da qualche anno a questa parte, si dica una cosa profondamente vera. E questo è certamente un elemento rilevante, soprattutto per l'educazione dei più giovani». Per il vicepremier, insomma, non c'è dubbio che oggi l'Italia si è unita contro ogni forma di razzismo e intolleranza. In occasione della Giornata della memoria, istituita per legge nel 2000, in ricordo del giorno in cui, nel 1945, furono aperti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, Fini non può fare a meno di sottolineare che «almeno per quel che riguarda la necessità di non dimenticare e di tenere alta la guardia nei confronti di ogni forma di razzismo e intolleranza, oggi l'Italia sia tutta unita. Certo, poi, com'è naturale in tutte le democrazie esiste anche una dialettica politica ».
Il vicepresidente del Consiglio, a margine della proiezione del film tv sulla storia di Perlasca all'Auditorium di Roma, davanti a una platea di studenti delle scuole romane e alla presenza anche del presidente della Rai Antonio Baldassarre e del presidente delle Comunità ebraiche italiane Amos Luzzatto, ha poi confermato il suo giudizio negativo sulle leggi razziali. « Si tratta di quelle questioni - ha spiegato Fini - sulle quali il ribadire un giudizio non significa ripeterlo. Nel senso che considerare quella pagina della storia nazionale come una pagina vergognosa che ha determinato degli orrori è doveroso. Cosi come è doverso per tutti condannare quella pagina, stigmatizzarla, denunciarne l'immoralità. E anche se già lo si è fatto una volta, ci sono sempre occasioni in cui occorre ripetere con molta nettezza questi giudizi ».
Fini ha apprezzato le iniziative promosse in occasione della giornata della memoria, a cominciare dalla proiezione del film tv sul caso Perlasca prodotto dalla Rai (la cui prima parte è andata in onda ieri e la cui seconda parte andrà in onda giovedi sempre su Rai Uno, ndr). «Ho trovato particolarmente significativo che la Rai abbia voluto organizzare, d'intesa con il Comune di Roma, la proiezione di un bel film sulla storia di Perlasca, riservandone la visione ai ragazzi», ai quali «va ricordato ciò che è accaduto. Perché - ha argomentato il vicepremier - come diceva Bernard Show: se non si tramanda quello che di più grave è successo nel mondo, rischia di apparire come una fiction. Come se non fosse una pagina tragica di verità. Credo che questo sia importante soprattutto nelle scuola per i più giovani».
Fini ha poi detto di aver apprezzato il fatto che i palinsesti televisivi, su proposta del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, abbiano dedicato grande parte dei propri progammi alla Giornata della Memoria. «I mezzi di comunicazione televisiva - ha sottolineato ancora - hanno un'importanza notevole. Sono lieto che il servizio pubblico, come è doveroso e tutti i mezzi di informazione in generale abbiamo contribuito affinchè la Giornata della memoria quest'anno sia qualcosa più di un semplice ricordo. Non è infatti il doveroso ricordo per pochi giorni e pochi minuti» ma «di una serie di iniziative, provenienti da più parti, rivolte non solo ai più giovani ma a tutta la società italiana ed europea. Non bisogna dimenticare che ormai il Giorno della memoria è considerata una ricorrenza in tutta l'Europa».
Ed infatti in tutte le nazioni europee ieri si è ricordata la Shoah, con manifestazioni ed incontri.
«Credo che questo sia forse il motivo più bello e di conforto - ha rilevato Fini - per chi ha vissuto la tragedia della Shoah. Vale a dire, avere la certezza, che con il passare del tempo non si dimentichi ».
«Il presidente della Rai - ha spiegato ancora il vicepremier - aveva espresso il desiderio di avere nella giornata d'inizio delle celebrazioni rappresentanti del Comune di Roma per contribuire al buon esito dell'iniziativa. E considerava doveroso che il governo fosse presente. Questo spiega il perché sono qui ma non è detto che sarà l'unica occasione». A chi gli faceva notare che per una questione di minuti non ha incontrato il sindaco Walter Veltroni, intervenuto in mattinata allAuditorium, il vicepresidente del Consiglio ha tagliato corto: «Credo che Veltroni abbia detto delle cose perfettamente condivisibili da parte mia su queste grandi questioni». "
Bravo Fini!
Shalom!!!