PROSTITUZIONE COATTA SI STA SPOSTANDO NEI LOCALI CHIUSI (ANSA) - ROMA, 29 GEN - La prostituzione coatta di donne extracomunitarie si sta spostando progressivamente dalla strada al chiuso, e quindi negli appartamenti, negli alberghi, nelle saune, nelle discoteche.

Lo ha rilevato l'associazione di volontariato ''On the road'' che oggi e' stata ascoltata dalla Commissione diritti umani del Senato che sta realizzando un'indagine sulla tratta degli esseri umani. ''Questo progressivo spostamento verso il chiuso - ha affermato il coordinatore nazionale dell'associazione Marco Bufo - e' incentivato dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione che fa uso di continue retate''.

Questo modo di procedere, per Bufo, ''colpisce pero' le persone piu' deboli, cioe' le vittime, che vengono rimpatriate, a volte anche con gli stessi vestiti che hanno indosso, e nel giro di poco tempo vengono riacciuffate della criminalita' e tornano, sempre con la violenza, nuovamente in Italia''. ''Si tratta - ha osservato Bufo - di operazioni di facciata che non hanno alcun effetto sulle organizzazioni criminali ma colpiscono le vittime.

Inoltre, il lavorare al chiuso impedisce a queste donne di venire a contatto con gli operatori sociali e i volontari o anche le forze di polizia per un potenziale aiuto''.

L'associazione ''On the road'' si occupa dal 1990 di prostituzione e tratta con particolare riferimento alle donne minori vittime del traffico a scopo di sfruttamento sessuale.