«Per combattere il terrorismo islamico si può e si deve fare di più: servono azioni più decise e forti in grado di contrastare e debellare il terrorismo islamico presente nel nostro Paese». Lo ha detto l’on. Federico Bricolo, vicepresidente della Lega Nord a Montecitorio, che sul tema ha presentato ieri in Aula un’interrogazione a risposta immediata. «La nostra gente, in Padania, ha paura – prosegue Bricolo – pretende giustamente sicurezza. Gli americani hanno iniziato il censimento dei musulmani e delle moschee presenti sul loro territorio. E noi cosa stiamo facendo? Anche perché i segnali che ci arrivano in questi giorni sono inquietanti, uno tra tutti, il chilo di esplosivo plastico ritrovato a Badia Polesine e le mappe sequestrate nella moschea dello stesso paese in cui erano evidenziati obiettivi ben precisi, posti di polizia, caserme, luoghi di culto cattolici».
«In più dobbiamo riscontrare – dice il vicepresidente leghista - che la comunità islamica presente nel nostro Paese finora non ha dato alcun segnale di collaborazione. Ci dobbiamo chiedere come mai i cosiddetti islamici moderati fino ad oggi non hanno presentato una sola denuncia nei confronti di chi al loro interno inneggia alla guerra santa, a Bin Laden, alla lotta all’Occidente. È evidente, quindi, che l’Islam moderato, se c’è, non vuole collaborare e questo è molto grave. Agli islamici extracomunitari presenti nel Paese lo Stato deve far capire che questa è casa nostra e che noi vogliamo difenderla. Se vogliono rimanerci devono rispettare le nostre leggi, la nostra cultura e le nostre tradizioni. Altrimenti non sono i benvenuti».