I cigni? Sono animali extracomunitari. È la singolare spiegazione fornita dal sindaco Gentilini all'iniziativa di voler ridurre drasticamente i bianchi volatili che, a suo dire, stanno mettendo a repentaglio l'equilibrio faunistico lungo le acque del Sile. Riduzione che prevede "punture" alle uova durante la cova, per rompere l'involucro e provocare la morte degli embrioni ancor prima della schiusa. Un'iniziativa che secondo gli ornitologi trevigiani è la meno choccante nei confronti degli animali, ma che ha provocato forti reazioni fra ambientalisti e animalisti, non ultima quella di Licia Colò, conduttrice del programma televisivo "Alle falde del Kilimangiaro". La presentatrice ha reso noto di aver inserito un appello nel suo sito www.animalieanimali.it chiedendo piuttosto di catturare gli esemplari in eccesso e portarli altrove o di educare la popolazione a somministrazioni controllate di cibo per non far proliferare quei pennuti.
«Non si può permettere che specie di animali extracomunitari occupino anche i territori del Sile - ha invece rincarato la dose ieri lo Sceriffo - Perché i cigni non sono originari del fiume, ne alterano l'equilibrio e mangiano piante e alghe destinate ad altre specie autoctone. E perché, fino a prova contraria, i cigni non fanno parte neppure della Serenissima, non sono mai esistiti, sono qui perché qualcuno li ha portati credendo che una coppia di animali rimanesse tale per tutta la vita».
Insomma, pugno duro. Alla faccia delle proposte della stessa Licia Colò. Anche la popolare presentatrice si è "beccata", è il caso di dirlo, le sue. «Questa - ha aggiunto Gentilini - è gente che non conosce le problematiche dei fiumi, blatera alla televisione, ammannisce stupidaggini ai telespettatori. Tra l'altro i cigni sono aggressivi, non si riesce neppure ad avvicinarli. Posso citare decine di proteste di pescatori e sportivi che si sono trovati a mal partito con le loro barche». Quanto all'interrogazione presentata l'altro ieri al ministro dell'Ambiente Matteoli dall'onorevole dei Verdi Luana Zanella (che tra l'altro aveva scritto: «Gentilini lascia respirare per un giorno gli immigrati per prendersela con qualche altro essere vivente»), il sindaco taglia corto: «A questi deputati dico di pensare ai problemi veri della città invece di perdersi in stupidaggini».
Oggi, intanto, i responsabili dell'Ente Parco del Sile hanno convocato una nuova conferenza stampa per fare chiarezza sulla vicenda. Neppure loro pensavano che il caso-cigni diventasse una questione nazionale.
da "il Gazzettino" di oggi
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senza commento: ci vorrebbe uno sceriffo ma uno vero..