L'opzione b non e' ahime' invece niente di cosi' insensato, perche' se fossi sufficientemente attento ti renderesti conto che nella Lega Araba, della quale fanno parte i maggiori produttori di petrolio del Medio Oriente i mugugni sono diventati urla selvagge.
Ti posso dire che ormai solo il Bahrein, il Kuwait, il Qatar e gli Emirati sono marcatamente filoamericani, nell'Arabia Saudita (nella quale che se tu fossi attento noteresti non esserci il massiccio sbarco di truppe americane che aveva caratterizzato la prima guerra del golfo, sbarcate invece in Kuwait e nel Bahrein)
c'e ormai un braccio di ferro sotterraneo per la successione a re Fahd ormai tenuto in vita solo dai medici tra filoamericani e principi che vorrebbero un progressivo distacco da queste posizioni, e le popolazioni arabe anche dei paesi moderati non ne possono piu' della prepotenza americana.
C'e una fortissimo antiamericanismo che affiorera' prepotentemente a causa di questa guerra, che ricordo e' attuata CONTRO uno stato, e non contro un'organizzazione terroristica.
Come ho gia' ricordato non c'e ALCUN legame tra Al-Quaeda e l'Iraq, per ragioni facilmente intuibili, in quanto AL-Quaeda e' l'estrema propaggine del wahhabismo sunnita, da Saddam sempre represso e zittito in nome del centralismo della sua figura (oltre al fatto che c'e una grossa parte della popolazione di credenza sciita).
L'unica vera ragione per la quale il petrolio non potrebbe schizzare a prezzi altissimi (non dico ad 80 dollari) e' invece la garanzia offerta dalla Russia che e' davvero in questo momento l'unica opzione per l'evitare di verificarsi di una forte crisi petrolifera.
In quanto alla resistenza accanita ti posso solo dire che solo Bush e gli altri cercopitechi del suo entourage possono pensare che verranno accolti con le bandierine in mano da una popolazione festante, quando anche i sassi sanno che sono stati per 10 anni prima bombardati e poi affamati dagli USA stessi.
Israele se venisse coinvolta (anche se credo solo marginalmente) non potrebbe che che peggiorare le cose.
Questa guerra e' una vera iattura SOPRATUTTO per gli americani e per i loro alleati, anche se ben pochi se ne rendono contro realmente...
Significhera' spostare il "baricentro" dell'antiamericanismo da una "frangia" (perche tale e') come Al-Quaeda, seppur molto ben finanziata e organizzata, ad una grossa massa di islamici non piu' accomunati solo dall'integralismo di genesi wahhabita ma molto piu' eterogenei.
Senza contare il fatto che la "pacificazione" del territorio sara' molto ma MOLTO piu' difficile, in quanto mentre ad esempio in Afghanistan la "stella polare" sia per l'intervento terrestre che per la pacificazione e sopratutto per il governo era costituita dall'Alleanza del Nord che sempre di afghani contava, nell'Iraq attualmente non c'e ne' sincronia ne' identita' di intenti per le forze di opposizione a Saddam Hussein, poche e con differenti strategie (Curdi a nord, oltretutto ostilissimi alle forze turche che invaderebbero da Nord e gruppi sciiti piu' o meno integralisti a sud), con il risultato di una degerazione della situazione di tipo "somalo" con l'occupazione permamente americana delle zone petrolifere e gli alleati (tra cui AHIME' gli italiani) a "tentare" una impossibile pacificazione nel resto delle zone del paese...
Saluti
Luca Loi