Targhe alterne o addirittura blocchi totali del traffico a giorni fissi, d'estate e d'inverno, in tutte le città a rischio smog della Toscana. Soprattutto Firenze, Prato e Lucca. Ma l'allarme sta via via interessando quasi tutti i capoluoghi. Uniche isole felici, a quanto pare, Siena e Grosseto.
Nascerà un calendario: la gente saprà che in determinati mesi dell'anno, per due o tre giorni la settimana, si potrà circolare solo in certe ore, oppure giocando a pari e dispari.
E ancora: obbligo di sostituire i motori inquinanti, come i vecchi diesel, impiegati nel servizio pubblico o al servizio del pubblico, come i furgoni che consegnano le merci. Per favorire il ricambio saranno previsti incentivi e sgravi fiscali.
E' questo il pacchetto che Tommaso Franci, assessore toscano all'ambiente, sottoporrà ai sindaci delle città capoluogo convocati in Regione per lunedì 17 febbraio. Un vertice che dovrebbe mettere punti fermi sull'emergenza inquinamento che sta costringendo le amministrazioni a programmare stop totali o parziali quando le centraline segnalano che la concentrazioni di polveri fini, le famigerate pm 10, superano i livelli di guardia.
Il calendario regionale delle targhe alterne sarà studiato soprattutto per legare le esigenze di province o di grandi città contigue, per esempio Firenze e Prato.
E' ovvio che si tratterà di provvedimenti destinati a incidere e a condizionare la vita della gente. Si prospetta qualcosa di più pesante delle «domeniche a piedi». Quindi la programmazione non sarà semplice: molto probabilmente serviranno consultazioni con le categorie economiche e con i sindacati.
A far scendere in campo la Regione, che finora si era più che altro limitata a dare indicazioni ai sindaci, è stato ieri mattina il presidente dell'Anci toscano, Simoncini, sindaco di Rosignano. Che aveva ricevuto sollecitazioni da vari colleghi. Soprattutto da Fabrizio Mattei, sindaco di Prato. Che finora non avrebbe avuto la possibilità di coordinarsi con Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, e con gli altri colleghi dell'area fiorentina.
Tommaso Franci spiega: «La Regione non vuole sottrarsi ai suoi doveri. Personalmente non credo che i problemi d'inquinamento di Firenze finiscano per interessare Prato e viceversa. Ma è giusto pensare a una programmazione fatta per aree omogenee, capace di dare certezze alla gente».
Funzioneranno i provvedimenti preventivi? E soprattutto: sono davvero utili le targhe alterne? A Firenze si sostiene che la scelta delle targhe alterne è pressoché ridicola perchè, riduce una quota infinitesimale della quantità di traffico. Dunque non è efficace.
Franci non si sbottona. Sostiene che è meglio correre ai ripari preventivamente, piuttosto che essere costretti a bloccare improvvisamente la circolazione quando le centraline s'impennano. Poi aggiunge che le targhe alterne sono comunque un sistema per alleggerire sensibilmente il carico delle delle sostanze inquinanti liberate nell'aria. E precisa: «fare qualcosa è sempre meglio che non fare nulla».
da www.lanazione.it