Indultino, leghisti in lutto
I deputati del Carroccio hanno indossato una fascia nera al braccio per protestare contro l'approvazione del provvedimento. Poi hanno abbandonato l'Aula. Casini: "Questo è un uso strumentale del lutto".
ROMA - Una fascia nera al braccio. In segno di lutto. Perché l'indultino starà pure correndo spedito verso un'approvazione bipartisan in aula, ma i deputati della Lega non hanno nessuna intenzione di rinunciare a manifestare, anche platealmente, la loro opposizione al provvedimento.
Per questo, guidati dal capogruppo Alessandro Cè, non soltanto si sono listati a lutto ma hanno anche deciso di abbandonare Montecitorio per rendere ancora più evidente la loro contrarietà al varo della sospensione della pena. Non prima però di essere stati ammoniti dal presidente della Camera, Pierferdinando Casini. "Non è giusto portare il lutto - ha dichiarato la terza carica dello Stato - non si può accettare un uso così strumentale del segno del lutto in un Paese che ha subito lutti veri".
Ma Cè non è sembrato disposto ad abbandonare i toni drammatici. "Questo è un giorno di lutto per una giustizia - ha spiegato - che è stata resa in questo modo ingiusta e inefficace". O ancora: "l'indultino sancisce la morte della Costituzione e ne fa carta straccia. Sancisce anche la morte della coerenza parlamentare e della corretta informazione politica''.
Poi un messaggio chiaro al presidente del Consiglio: "Sono stati fatti sondaggi su tutto, perché non ne ha fatto uno su questo argomento?''. ''E' un giorno triste - conclude - per le vittime di ieri e di domani. Va a loro il mio
pensiero e a loro - ha affermato rivolgendosi agli altri parlamentari - dovrete chiedere scusa''.
(4 FEBBRAIO 2003; ORE 17:00)
E noi? ci avete interpellato noi? ci avete chiesto se eravamo d'accordo che 15000 detenuti uscissero anticipatamente dalle carceri?.....vergognatevi....