Sconcerto tra i fedeli liguri: un sacerdote nigeriano, che ha sostituito il vecchio parroco, ha accusato i musulmani di utilizzare il sesso per irretire le donne italiane. "Se ne vada - dicono - o scioperiamo".
LA SPEZIA - Altro che bombe, armi chimiche, virus dell'antrace. La vera arma, la più sottile, utilizzata dagli islamici per conquistare, anzi, per "irretire" le ingenue popolazioni occidentali, soprattutto la "metà in rosa", sarebbe il sesso.
A fare l'incredibile scoperta è un sacerdote, Don Agostino, che sostiene di saperne qualcosa grazie alle proprie origini nigeriane. Ecco insomma, "l'arma segreta" della quinta colonna islamica in Occidente.
Don Agostino lo ha spiegato senza mezzi termini agli esterrefatti fedeli di tre chiesette sparse in Val di Vara, in provincia di La Spezia: a Calice al Cornoviglio, Villagrossa e Borsedo.
Qui, in tre diverse prediche, ha ripetuto la propria allarmante scoperta: "Accogliere tutti questi musulmani in Italia e nel letto vuol dire rimanerne preda - ha spiegato agli anziani abitanti dal luogo -. Il nero piace perché sessualmente più dotato - ha perfino voluto riconoscere - ma attenzione, il musulmano usa l'arte del sesso per irretire le donne, e deviarle dalla fede cattolica".
Insomma, Don Agostino è di quei sacerdoti che, dal pulpito, non usa mezzi termini. Tanto che i fedeli, a Calice, non evitano di mostrarsi perfino comprensivi: "Viene da una terra - spiegano - dove il conflitto religioso è forte ed esprime una cultura intrisa di veemenza. Ai nostri inviti alla calma rispondeva di voler solo parlare chiaro, di volerci scuotere le coscienze. Se è per questo - aggiungono - lo ha fatto anche troppo".
Sì, perché, comprensione o no, i fedeli della Val di Vara ci han messo poco ad accorgersi che il "pericolo musulmano tra le lenzuola" era un po' troppo, anche per i più accesi integralisti. E con italica bonomia hanno assolto il sacerdote, a patto di non rivederlo mai più dalle loro parti.
Al Vescovo hanno fatto sapere che, se Don Agostino tornerà a dire messa, diserteranno le funzioni. Da parte sua, anche l'autorità ecclesiastica ci ha messo poco a rendersi conto delle intemperanze verbali del proprio pastore. E ha garantito i fedeli: "Il sacerdote afrcano è solo uno stagista, un biblista della Nigeria cha ha occasionalmente sostituito il parroco titolare, che ha sei chiese e non riesce a dir Messa in tutte la domenica. Non c'è ragione di pensare che venga incaricato nuovamente a dir Messa in Val di Vara".
(5 FEBBRAIO 2003, ORE 16.51)