Faida dentro Forza Italia, scontro Formigoni-Romani

Lombardia, la crisi si allarga a tutto il Polo
Sa. Del.


Il regolamento di conti - dato per scontato ieri sera - tra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il coordinatore regionale di Forza Italia, Paolo Romani, ha innescato una reazione a catena nella Casa delle Libertà.

I due si erano già visti il 25 gennaio scorso per cercare di mettere un freno alla divisione sempre più evidente nel partito. Quel giorno, si disse, fu trovata una soluzione politica, che però gli esponenti della corrente di Forza Italia che fa capo al coordinatore lombardo non avrebbero accettato.

Al centro della sfida tra Formigoni e Romani, in un faccia a faccia imposto da Silvio Berlusconi, la crisi politica in regione, scatenata da dieci consiglieri "ribelli" di Forza Italia (persino tre assessori) che hanno fatto mancare il numero legale la settimana scorsa impedendo l'approvazione della legge sul riordino delle Ipab.

A questo primo incontro dovrebbe seguirne un altro, alla presenza diretta del presidente del Consiglio, che potrebbe tenersi a Roma in settimana, al ritorno di Berlusconi dai suoi impegni internazionali. Sarà lui a dare "la risposta" per cercare di risolvere la crisi che ha investito il Consiglio regionale, dove An si dichiara fedele, ma con la pazienza che si sta esaurendo, dove la Lega ha abbandonato l'aula e dove, soprattutto, per la prima volta dieci consiglieri di Forza Italia fanno la fronda, prendendo le distanze dal presidente: contro «la poca condivisione con il partito delle scelte politiche». Formigoni, in risposta, ha congelato la giunta e rimesso la questione nelle mani del premier.

Ieri mattina alcuni deputati e consiglieri di Forza Italia hanno detto di non aver mai visto Formigoni «così deciso a difendere il valore dell'istituzione che rappresenta». Qualcuno tra loro ha spiegato anche che «se fra le diverse componenti esistesse uno squilibrio in Regione a favore di qualcuno, è sicuramente vero che anche nel partito uno squilibrio c'è, ma a favore degli altri».

Deciso anche l'intervento del coordinatore lombardo di An Ignazio La Russa, che segue da vicino la crisi e annuncia: «Se sarà necessario parlerò con Berlusconi». La Russa ha parlato intanto con Formigoni: «La situazione è fluida. Ho chiesto che la vicenda si chiuda. Non voglio che questioni interne ai partiti coinvolgano né la coalizione né la giunta. Finora An è rimasta fuori dalla contesa - ha affermato La Russa - ma se questa non si risolve significa che non è più solo una questione interna e allora non rimarremo più a guardare».