Studio Unioncamere
Nuovi imprenditori, uno su dieci è extracomunitario
Nel 2002 costituite 34 mila aziende Al Sud il tasso di natalità è cresciuto del 3%
ROMA - Il 12% di tutte le nuove imprese costituite come ditte individuali o società di persone nello scorso anno ha un titolare extracomunitario. Al primo posto ci sono i cittadini marocchini, con il 14% del totale, seguiti a ruota dai cinesi (12,9%), dagli albanesi (8,8%) e via via da svizzeri, romeni, senegalesi, tunisini ed egiziani. L’ultima rilevazione trimestrale dell’Unioncamere, effettuata sulla base dei dati di Movimprese, dice che nel 2002 sono state costituite 34.201 nuove società da imprenditori extracomunitari. Curiosamente è un numero del tutto analogo a quello (36.600) dei posti di lavoro che secondo l’Istat sono andati perduti nella grande impresa fra il novembre 2001 e novembre 2002. Una flessione che ha colpito, come di prassi, soprattutto l’industria (29 mila addetti in meno) piuttosto che i servizi (7.600 in meno).
E mentre l’occupazione «tradizionale» dà segni di affanno, il numero delle imprese continua a crescere. Nello scorso anno è aumentato di 97.559 unità, come effetto di 378.851 iscrizioni e 281.292 cessazioni. Il saldo attivo è risultato addirittura superiore (»2,1%) a quello registrato nel 2001, che pure era stato l’anno record delle nuove iscrizioni.
In evidenza, ancora una volta, le regioni meridionali, dove il numero delle imprese è aumentato di 43.526 unità, cifra che ha contribuito per il 44,6% al saldo nazionale. Il tasso di natalità delle imprese del Mezzogiorno è stato del 3%, contro il 2,2% del Centro, l’1,5% del Nord Est e l’1,3% del Nord Ovest. Il primato regionale spetta alla Campania, dove alla fine del 2002 si sono registrate 13.460 imprese in più rispetto a un anno prima.
Che statistiche del menga!Cosa significa "ditte individuali"?Anche mia nonna con €500 può aprire in 3 giorni una "ditta inviduale"...ma dopo?