Le famose rivelazioni sulle "armi probite" dell' Iraq, annunciate con grande clamore dalla Casa Bianca, si sono rivelate infine una gran bufala. Le bugie degli atlantici sono evidenti, ma ciò non basterà a fermare l' aggressione. Bush e Blair, i dittatori democratici, hanno già deciso per l'attacco, anche contro la loro stessa opinione pubblica (per quanto riguarda la Gran Betagna, l' 80% è schierato apertamente contro la guerra).
L' Onu (non bisogna dimenticare che gran parte del carrozzone che bivacca al Palazzo di vetro è in busta paga agli Usa, a cominciare da Kofi Annan, uno che sotto la camicia porta ancora il collare di ferro degli schiavi) alla fine concederà il via libera agli attacchi e l' Europa, l' unica in grado di fermare il conflitto, è ormai in ordine sparso, anche grazie al contributo di Berlusconi.
La sola nota positiva, oltre che dal movimento per la pace, viene dall' iniziativa del Vaticano. Ma il denaro (che non a caso Lutero definì "sterco del demonio") dei consigli del papa se ne fa un baffo.
Proprio per questo sarebbe necessaria un' azione decisa e risolutiva, come un viaggio di Giovanni Paolo II a Baghdad. E magari anche l' anatema contro i criminali yankee che stanno portando il pianeta verso la distruzione e la tirannia mondiale. Infine ogni mezzo deve essere usato per salvare l' Umanità dalla sua rovina. E Woytila così si farebbe anche perdonare l' abbraccio a Pinochet, che qui nessuno ha ancora dimenticato.