L’Iraq non possieda armi di distruzione di massa. Gli ispettori dell’Onu hanno trovato quel che corrisponde alle dichirazioni fornite dal governo di Saddam Hussein. Il capo della missione per il disarmo dell'Iraq smentisce quindi le prove presentate la scorsa settimana dal segretario di Stato americano Colin Powell. E, presentando il suo atteso rapporto a Palazzo di Vetro, Hans Blix ha anche detto che Baghdad ha collaborato con gli ispettori, aprendo case private e sedi dello Stato. Gli ha fatto eco il capo dell'Aiea Mohammed El Baradei, che ha promosso l'Iraq per l'accesso immediato che è sempre stato permesso agli ispettori. Nessuna prova, inoltre, dimostrerebbe la volontà di Saddam Hussein di intraprendere attività nucleare. Le uniche ogive trovate, vuote, sono poi state distrutte. Come eliminato è anche un decimo dei 50 gas nervini dichiarati dall'Iraq.
Il rapporto è, come ha precisato Blix, il risultato di oltre 400 ispezioni che anno coperto più di 300 siti. In nessun caso, dice il capo degli ispettori, "abbiamo visto prove convincenti che gli iracheni sapessero che gli ispettori stavano arrivando", come aveva invece annunciato Powell. L'analisi ha interessato campi militari, agricoli, case private e zone industriali. "Abbiamo prelevato diversi campioni - ha detto Blix -, discusso con personale in sede, utilizzato alcuni radar per valutare le strutture sotterranee. Più di 200 campioni biologici e chimici sono stati analizzati".
Ora il mondo deve scegliere: o seguire gli atlantici nella loro folle aggressione contro un popolo innocente ed il suo legittimo governo, macchiandosi di complicità in genocidio oppure schierarsi apertamente dalla parte irachena ed isolare i criminali.
L’Onu deve riconquistare il suo ruolo e può farlo solo sanzionando gli atlantici. Per esempio, iniziando con un embargo totale, magari lungo una dozzina di anni. Poi si vedrà