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  1. #11
    MILANESE DI UNA VOLTA
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    Predefinito Re: Le Bandiere Della Demagogia

    In Origine Postato da Österreicher
    Ottocentomila appassionati manifestanti hanno “colorato” le strade di Roma con i colori della pace,

    www.legnostorto.com
    Basta questa prima fase a far capire l'ignoranza di chi ha scritto 'ste tre righette.
    Poveri noi, quanta stupidita' nel mondo...

  2. #12
    Le fondamenta di POL
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    Predefinito Re: Re: Le Bandiere Della Demagogia

    In Origine Postato da Il_Siso
    Basta questa prima fase a far capire l'ignoranza di chi ha scritto 'ste tre righette.
    Poveri noi, quanta stupidita' nel mondo...
    E che ho scritto di male???? Ho parlato di gente appassionata,,, con i colori della pace...... ma non vi va bene nulla???

    Ricorda che "stupido è chi stupido fa".... mai sentito?

  3. #13
    MILANESE DI UNA VOLTA
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    Predefinito Re: Re: Re: Le Bandiere Della Demagogia

    In Origine Postato da Österreicher
    E che ho scritto di male???? Ho parlato di gente appassionata,,, con i colori della pace...... ma non vi va bene nulla???

    Ricorda che "stupido è chi stupido fa".... mai sentito?
    Citi un mongoloide come Forrest Gump, è tutto dire.

    Non erano ottocentomila, ma almeno due milioni.
    Informati prima di parlare.

  4. #14
    Moderatamente estremista
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    Predefinito

    vedi Oesterreicher, io non sono un pacifista né tanto meno un comunista. Mi considero un liberale.
    Non ho manifestato a Roma - ma lo avrei fatto volentieri.
    Primo, perchè non credo che sia compito nostro imporre la democrazia - o quant'altro - agli iracheni, agli africani o ai serbi. Anche perchè, da liberale, non idealizzo affatto la democrazia, che non è poi quella gran cosa che ci vogliono far credere.
    Secondo, perche se costoro la democrazia la vorranno, se la faranno, come e quando vorranno. E se non lo faranno peggio per loro - o magari troveranno sistemi anche migliori.
    Terzo, perchè questa guerra, se ci sarà, sarà solo l'inizio. Poi vi convinceranno a portare la democrazia in Siria, in Iran, in Arabia Saudita... e poi, chissà, anche in una quarantina di paesi africani, perchè no?

    Visto che ti consideri un liberale, per tua infomazione posto anche qui un articolo del "Manifesto" di ieri 19 febbr., in cui si parla (naturalmente in modo negativo, ma è il "Manifesto") dell'opposizione dei conservatori americani alla guerra. Poichè tu il "Cato Institute" e il "Mises" sai cosa sono, saprai anche che quelli sono liberali veri. Quelli italiani al massimo sono "liberali alle vongole".
    Saluti

    ====
    La destra che fa piangere Bush
    Anche all'interno dei partito repubblicano c'è chi è contrario alla guerra in Iraq
    La stampa e Bush «America sola» è il titolo con cui Newsweek riassume la crisi provocata dalla guerra all'Iraq
    JOHN A. MANISCO
    NEW YORK
    Con un partito democratico impaurito fino alla paralisi dall'accusa di antipatriottismo chi altro poteva opporsi o resistere alla politica interna e internazionale della junta Bush? Per i prossimi 30 anni qualsiasi minaccia al potere dell'ultra destra insediatasi alla Casa Bianca sarebbe stata facilmente spazzata via da stati di allarme «Arancione», «Giallo» o persino «Rosso». Mai e poi mai gli stranamore che tengono per mano il giovane Bush si sarebbero aspettati il tradimento da parte di rappresentanti del loro stesso partito. Ma sembra che proprio questo stia avvenendo, in mancanza di una opposizione dei dirigenti democratici ferreamente indirizzati a conquistare il «centro» elettorale. L'ultimo caso è il mancato finanziamento del progetto Tia (Total Information Awareness), un centro di smistamento di dati personali sui cittadini americani gestito dal Pentagono per «identificare terroristi». Ad affossare, per ora, il progetto da Grande Fratello - quello di Orwell, non di Mediaset - è stato un emendamento al programma presentato dal senatore dell'Oregon Ron Wyden e dal repubblicano Chuck Grassley dello Iowa. A votarlo più di 100 senatori. L'ultraconservatore e guerrafondaio opinionista del New York Times William Safire spiega le ragioni di questo voto : «Non si fidavano di questa appropriazione di potere dell'esecutivo, e non si sono lasciati prendere dal panico promosso dalle stridenti voci di quei fanatici che sostengono come la guerra contro il terrorismo necessita dell'eliminazione del controllo costituzionale» sulle attività dell'esecutivo. «Pensate un po' - ha concluso Safire - mentre la nazione si prepara ad affrontare altri attacchi terroristici, un Congresso a maggioranza repubblicana rifiuta assolutamente di dare carta bianca ad un presidente di guerra repubblicano per trattare tutti i cittadini americani come sospetti». Come esempio non è molto ma di questi tempi... Sul fronte dell'opposizione alla politica estera di Bush molti conservatori, a differenza dei democratici, esprimono apertamente la loro opinione. Secondo il deputato John «Jimmy» Duncan jr., repubblicano del Tennessee, «è una posizione tradizionalmente conservatrice rifiutare che l'America diventi il poliziotto del mondo». Anche il congressista John Hostettler dell'Indiana sostiene che l'Iraq rimane un pericolo ma spiega che «non rappresenta una tale minaccia da giustificare un attacco preventivo». E aggiunge: «Votare a favore di tale azione preventiva creerebe un precedente che altri paesi del mondo potrebbero seguire». Tra i sei più grossi centri di ricerca di destra due, il «Free Congress Foundation» e il «Cato Institute», hanno espresso forti riserve sull'attacco all'Iraq. William S. Lind, direttore del «Free Congress Foundation», ha dichiarato: «La politica di Bush verso l'Iraq è wilsoniana, un tentativo di esportare la democrazia sulle punte delle baionette americane, una cosa che non funziona mai - non ha funzionato ad Haiti, nella Somalia, in Bosnia o nel Kosovo». L'ex candidato razzista di destra Pat Buchanan tuona dalle colonne del suo giornale, l'American Conservative, contro la guerra di Bush in Iraq: «Sono malvagi, ma i killer islamici sono qui nel nostro paese perché noi siamo lì nei loro paesi. Il terrore sul suolo americano è il prezzo da pagare per l'impero americano». Non sono da sottovalutare questi reazionari anti-guerra, e non sono solo isolazionisti. Odiano lo strapotere dello stato, sono contrari a qualsiasi imposta o tassa, ma riservano le loro più dure critiche ai falchi neo-conservatori dell'amministrazione Bush. «Realisti» come l'assistente alla sicurezza nazionale di Bush padre, Brent Scowcroft, l'ex segretario di Stato Lawrence Eagleburger e un gruppo di dirigenti di azienda hanno pubblicato a gennaio sul Wall Street Journal un appello intitolato «Un dissenso Repubblicano sull'Iraq», in cui ammonivano che la guerra incendierebbe l'intero Medio oriente. John B. Utley, fondatore di un altro centro studi di destra, il «Ludwig von Mises Institute» dell'Alabama, dichiara: «Guerre di conquista aumentano il potere dello stato e il fardello delle imposte». Utley vuole che conservatori vengano invitati alle manifestazioni anti-guerra organizzate da gruppi di sinistra, ma ammette che si sente un po' a disagio insieme a «socialisti che condannano il libero mercato, ma sono gli unici che organizzano questi eventi». Il congressista repubblicano del Texas, Ron Paul, noto per la sua antipatia verso qualsiasi tassazione, le Nazioni unite e la Banca centrale, sostiene che la guerra contro l'Iraq è anticostituzionale, costosa e «ingiustificabile moralmente». Per molti di questi conservatori gli attuali ideologhi della Casa Bianca sono ex di sinistra che si sono spostati a destra.

  5. #15
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    ehi ciapa, ma secondo la guerra è per imporre la democrazia?

  6. #16
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    In Origine Postato da shambler
    ehi ciapa, ma secondo la guerra è per imporre la democrazia?
    è ovvio che è anche per il petrolio e quant'altro. Ma anche per la democrazia. Ed è come guerra per la democrazie e la sicurezza che la stanno "vendendo" al pubblico. Una delle tragedie del mondo contemporaneo è anche che le guerre si fanno - almeno ufficialmente e in parte - per delle "nobili cause". In questo modo ottengono un certo sostegno da parte di chi le paga (cioè noi). Pensa alla guerra in Kosovo e al sostegno di tanta gente sinceramente democratica e di sinistra.

  7. #17
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    Predefinito Re: Le Bandiere Della Demagogia

    In Origine Postato da Österreicher
    Ottocentomila appassionati manifestanti hanno “colorato” le strade di Roma con i colori della pace, della giustizia divina e dell’uguaglianza. Ma chissà a quale pace costoro si appellavano. Ancora una volta il nemico dichiarato sono gli USA, colpevoli di “offendere” paesi inermi e vittime dell’arroganza a stelle e strisce; ancora una volta vengono minacciati “pacifici” regimi: “impossibile per la gente sensibile e di buona volontà non ribellarsi a simili soprusi”.

    Ebbene sì, ormai il buongusto e l’intelligenza sono irrimediabilmente umiliati dinanzi alle argomentazioni di questi ciechi pacifisti che invocano trattati internazionali, l’intervento di organizzazioni sopranazionali e il rispetto di diritti umani contro l’imperialismo americano omettendo qualche imbarazzante particolare. Quegli stessi particolari che hanno spinto i militanti del pacifismo a scendere in piazza con tante bandiere cariche di valori e storia; una storia fatta di lacrime, sangue e violenze. E’ davvero singolare vedere così accanto alla bandiera variopinta della pace anche quelle di un sanguinario guerrigliero come Che Guevara o quelle di partito con la falce e martello dei vari movimenti comunisti. E perché la manifestazione potesse essere considerata strumentalizzata fino all’estremo non potevano mancare le bandiere dei Ds e degli altri partiti dell’Ulivo impegnati in una avvincente gara a chi riusciva a impadronirsi della prima fila in modo da conquistarsi la massima visibilità possibile.

    Un comportamento che ha visto diverse personalità della sinistra chiamarsi fuori da questa farsesca recita capitolina. Tra questi Emanuele Macaluso che in piazza non è voluto scendere perché non ne condivideva la parola d'ordine, quel "no alla guerra senza se e senza ma". E se l’Onu dovesse avallare un intervento militare come reagirebbero i rappresentanti dell’opposizione? E come giustificano quei ritratti di Saddam Hussein messi in bella mostra da alcuni partecipanti alla marcia “pacifica”? Pur di colpire Bush si legittima un regime violento ed antidemocratico, quasi lo si vorrebbe sostenere.

    A codesti pacifisti l’invito è a lottare per i valori profondi della libertà e del rispetto della dignità degli uomini. Ma in questo caso il tour dovrebbe prevedere una destinazione diversa dalla capitale italiana, magari partendo da qualche ridente località islamica.

    Per i valori della pace questo e altro. Forse.

    www.legnostorto.com
    Non hanno capito che se distruggiamo l'Iraq e tutto ciò che sa di Musulmano, avremo creato una nuova stagione di pace, avremo risolto il problema della sovrapopolazione, avremo un economia più florida, le industrie di armi si rigenereranno economicamente, i pozzi di petrolio saranno dell'occidente e la benzina sarà meno cara.
    Non hanno capito che i veri pacifisti siamo noi, sono Bush, Berlusconi, Blair!
    Non hanno capito che una guerra l'anno ci libera dalla possibilità della distruzione nel futuro!
    Distruggiamo ora tutto così ce ne stiamo tranquilli e freschi in occidente!

  8. #18
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    Predefinito

    In Origine Postato da Österreicher
    Mentre in tre milioni cazzeggiavano per le vie di Roma e sventolavano bandiere inebriati dalla propria ignoranza il sottoscritto si faceva le sue quotidiane dodici ore di lavoro.

    Perdona il mio articoletto.




    Mi sa che gli devi spiegare cosa intendi per "lavoro" perchè i piazzaioli non lo sanno. Ogni scusa è buona per non fare un cazzo.

  9. #19
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Le Bandiere Della Demagogia

    In Origine Postato da Il_Siso
    Citi un mongoloide come Forrest Gump, è tutto dire.

    Non erano ottocentomila, ma almeno due milioni.
    Informati prima di parlare.
    Evidentemente Forrest Gump è molto meno mongoloide di chi si sente superiore utilizzando questo termine.

    Forse mi dovrei informare meglio, mi sono attenuto ai dati delle forze dell'ordine dimenticando che i dati ufficiali li danno i manifestanti stessi.....

    Ottocento mila o due milioni non cambia il senso del mio messaggio. Ma ovviamente tu non arrivi a comprendere mai il senso delle cose, l'oggetto saliente, sei sempre preoccupato a trovarne il lato "mongoloide"...

  10. #20
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    Predefinito

    In Origine Postato da Vassilij
    Ogni scusa è buona per non fare un cazzo.
    E tu 6 un vero esperto in questo, vero ?

 

 
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