Guerra e Pace

[brunik]

La posizione pacifista di Forza Italia.

Gli articoli pubblicati sul sito esprimono moderazione ed equilibrio: chi vuole la pace è un imbecille.

W la guerra senza se e senza ma. Nessuno che dica che chi verrà poi ammazzato non sarà Saddam ma centinaia di migliaia di irakeni che non c'entrano un cazzo, nè con Saddam nè con Osama, e che nessuno è ancora riuscito a convincermi che Saddam sia veramente un pericolo per noi. Quei 4 missiletti con 150 km di gittata che sono l'ultimo pretesto possono fare qualcosa all'occidente?

Boh. A me gli imbecilli sembrano i nuovi guerrieri, guarda te.



http://www.forza-italia.it/



- DIO AMMETTE la guerra giusta

- BERLUSCONI: SADDAM e' un pericolo per il mondo

- OTTO MITI SULL'IRAK - di Rodolfo Casadei Più la crisi irachena diventa incandescente, più le falsità propagandistiche si moltiplicano sulla base del solito programma: demonizzare Usa e Occidente. Qualche informazione per un minimo di obiettività

- SPECIALE WEEKEND - QUANT'E' FURBO il pacifista Schroeder Dice no alla guerra, ma la sfrutta. Per far accettare il suo deficit all’Ue

- SADDAM, LA GUERRA E LA PACE - Lettera di un iracheno ai pacifisti europei

- Bandiere di pace o bandiere di parte? Sono apparse un po’ ovunque, e anche sugli edifici pubblici. Sono ormai note come le bandiere della pace, color arcobaleno, giunte a “costare” anche 17 euro (a carico dei contribuenti ?) che i sindaci della sinistra hanno appeso sui balconi dei “loro” municipi.

- BERLUSCONI: I cortei pacifisti non bastano a disarmare Saddam (19/2/2003)

- I CATTOLICI sono tutti pacifisti ? I cattolici sono tutti pacifisti, come scrive Galli della Loggia, oppure, la realtà è un po’ più complicata di quanto vorrebbe farci credere la sinistra ?

- Sono un “pacifesso”

- SADDAM come Pinochet: di Robi Ronza Tratto dalla rubrica “Prisma” apparsa su il Giornale del 17 febbraio 2003

- BERLUSCONI: ALTRO CHE 110 MILIONI, in piazza meno di 10 milioni "Dai nostri calcoli il numero dei manifestanti era inferiore ai 10 milioni".

- BLAIR alla sinistra europea: niente lacrime per Saddam

- BONDI: il "New York Times" elogia Berlusconi e smaschera la sinistra “E’ proprio vero che le bugie della sinistra italiana hanno le gambe corte, cortissime. La loro arma di propaganda più incisiva, quella della menzogna, si sta rivelando sempre più spesso un vero e proprio boomerang.”

[Pieffebi]

Ah certo anche gli agit-prop stalinisti ai tempi dell'alleanza Hitler-Stalin dicevano che la guerra alla Germania avrebbe portato morte e distruzione fra gli incolpevoli proletari tedeschi.....
I vostri argomenti non sono mai cambiati. Certo che quando Hitler ha attaccato l'URSS tradendo Stalin....eccoli tutti a giustificare qualsiasi azione pur di sostenere la Causa...

Poveretti.

Shalom!!!

[Pieffebi]

Non mi pare che il tipo di guerra che si è combattuta da parte degli USA in Iraq nel 1991 e poi in Bosnia e in Afghanistan, preveda il bombardamento indiscriminato e a tappeto di obiettivi civili. Solo Saddam e la sua propaganda possono sostenere questa tesi. Riguardo alla Chiesa, beh c'è un prete francofono che da anni fa il propagandista di Saddam in occidente senza che le autorità religiose mostrino di aver nulla da eccepire. Come fu già verso l'antisem...pardon l'antisionista guerrigliero Monsignor Cappucci.
La Chiesa, per il resto, fa bene a porre sul tappeto tutte le obiezioni possibili e immaginabili verso la guerra, è suo preciso dovere.
I Capi di Stato e di Governo ne tengano conto, abbiano sempre presenti i richiami morali e la dottrina morale cristiana sulla guerra (che non esclude la guerra "giusta") ma hanno un altro mestiere da svolgere.

Shalom!!!

[mustang]

...pacifista senza ma e senza se, che se i poveri iracheni non c'entrano un cazzo, allora mezzo cazzo c'entravano tutti gli italiani fascisti e non ammazzati dai "liberatori" disinteressati, e l'altro mezzo cazzo c'entravano quei poveracci dei tedeschi nazisti e non uccisi dai russi altrettanto "liberatori" disinteressati.
Oppure è la sinistra, l'arrogante sinistra, che si erge a "giudice" per dichiarare qual'è la guerra giusta e quella no.
Anche la Chiesa romana "sapeva", per voce di Dio, quando la guerra era giusta. Oggi pure Saddam e ben Laden e tutti i "santoni e predicatori islamici sanno che la guerra giusta è la loro. Anche loro, perbacco, hanno una linea diretta e preferenziale con Dio.
Forse anche brunik ce l'ha?

Non c'è pace senza libertà!

[Aeroplanino (POL)]

Mustang se tu rileggessi quello che scrivi ti scopriresti probabilmente molto più pacifista di tanti che condannano questa guerra.
A meno che non consideri un sadico piacevole passatempo immaginare persone uccise per motivi futili...

Saluti!

[Pieffebi]

dal quotidiano liberaldemocratico IL GIORNALE

" il Giornale del 24/02/2003


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Diplomazia Telefonica

Putin e Blair parlano linguaggi diversi
Il presidente russo (che ha anche avuto un lungo colloquio con Berlusconi) non s'impegna a rinunciare al veto all'Onu
APZ
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Due tessitori al centro della complessa, febbrile, fragile e con ogni probabilità inutile ragnatela della pace. Nelle ultime ore sono stati personaggi differenti in tutto, nello stile quanto nelle intenzioni, a tenere in mano, anche contendendoselo, il bandolo della matassa: Tony Blair e Vladimir Putin, separatamente ma anche contemporaneamente e assieme. Si sono parlati per telefono, completando ed allargando la trama dei telecolloqui, dopo che il premier britannico si era consultato con il presidente Bush e con i colleghi spagnolo e italiano, Aznar e Berlusconi: anche il nostro premier ha avuto un lungo colloquio telefonico con Putin, oltre che con diversi altri leader europei. Al tempo stesso Putin si teneva in contatto con il suo inviato speciale a Bagdad, l'ex ministro degli Esteri di Mosca (quando era ancora la capitale dell'Unione Sovietica).
Com'era prevedibile, l'inglese e il russo non si sono trovati d'accordo. Blair ha parlato il linguaggio della guerra e della fretta, Putin quello della pace e della pazienza. Blair ha chiesto, in sostanza, l'appoggio del Cremlino all'ennesima risoluzione che gli anglo americani stanno per presentare al Consiglio di sicurezza dell'Onu e che consisterà di un messaggio univoco rivestito di meno orpelli diplomatici del solito: a Saddam Hussein sarà comunicato - come spiega una nota di Downing Street - che l'Irak è già "in violazione della risoluzione 1441" e verrà chiesto, "per l'ultima volta", di ottemperare a tutte le richieste e liberarsi completamente di tutte le armi di distruzione di massa che sarebbero in suo possesso. "Se arriveremo alla guerra non sarà perché lo vogliamo ma perché abbiamo il dovere di disarmare Saddam Hussein".
Putin ha tenuto altro linguaggio. Ha ribadito che la Russia crede tuttora possibile una soluzione pacifica della crisi irachena e dunque intende fare tutto il possibile per guadagnare tempo. E si è rifiutato di fornire all'interlocutore la promessa cui questi in concreto più teneva, e cioè quella di non fare uso del diritto di veto russo in seno al Consiglio di sicurezza. Il Cremlino insiste invece nella sua azione diplomatica collaterale con la controparte, culminata nelle ultime ore con la visita a Bagdad di Yevgeny Primakov, che è arrivato sabato sera e per tutta la mattinata e parte del pomeriggio di domenica ha avuto serrati colloqui con i principali collaboratori di Saddam Hussein. Una missione confidenziale la sua, sottolineata dal fatto che Primakov non è apparso in pubblico ed ha soggiornato con ogni probabilità in uno dei palazzi presidenziali del dittatore iracheno. Egli è stato prescelto nonostante non faccia parte da tempo delle strutture di potere moscovite. Più che della Russia egli fa parte della storia dell'Unione Sovietica, soprattutto verso la fine quando ha servito come ultimo ministro degli Esteri di Mikhail Gorbaciov e dunque della defunta Urss. Anche allora egli tentò di disinnescare all'ultimo momento la bomba della imminente guerra del Golfo, cercando di convincere Saddam Hussein a ritirare pacificamente le sue truppe dal Kuwait: ma, forse anche perché rappresentava una ex superpotenza in via di disintegrazione non fu ascoltato. È tornato ora come inviato personale e "confidenziale" del leader della nuova Russia, che non è più una superpotenza ma sta recuperando forza e credibilità dopo lo sconquasso del cambio di regime. Ma lo spazio diplomatico è molto più ristretto e non c'è molto da mediare fra un dittatore alle corde e l'America che pretende da lui una resa incondizionata.
Una scelta notoriamente condivisa da Blair, che si prepara ora a giustificarla domani alla Camera dei Comuni in una seduta che potrebbe essere burrascosa, dal momento che almeno cento deputati del suo partito, il laburista, hanno manifestato l'intenzione di votare contro il governo su una linea pacifista. Se a un voto si arriverà. "


Cordiali saluti

[Aeroplanino (POL)]

liberaldemocratico... ahahahah!
Stupenda!

Me la segno e la racconto agli amici!

[Pieffebi]

Ah certo, per voi liberaldemocratico è MicroMega....dimenticavo la vostra superiorità culturale, morale, intellettuale, politica, ideologica.....
Voi non fate neppure più ridere.

Saluti liberali compagnuzzi

[mustang]

Originally posted by Aeroplanino
Mustang se tu rileggessi quello che scrivi ti scopriresti probabilmente molto più pacifista di tanti che condannano questa guerra.
A meno che non consideri un sadico piacevole passatempo immaginare persone uccise per motivi futili...

Saluti!

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Aeroplanino "candido": veramente pensi che una persona normale possa essere "per la guerra"?
Infatti, coloro che si dicono "pacifisti" per la "pace senza se e senza ma" sono volgari imbroglioni.
Qualunque "mamma" al mondo con un figlio in braccio e qualunque "padre" che guarda suo figlio in braccio a sua madre è per la "pace".

Ma prova a strapparglielo, quel figlio.
Chiedilo alle "madri" normali dei ragazzi palestinesi "terroristi di Allah".
Se fossero libere, non ricattate, cosa farebbero?

Insisto: non c'è pace senza libertà.

saluti

[Il Pasquino]

Non c'è nessuno che riesca a dare delle ragioni valide a questa guerra!

Guerra al terrorismo islamico?
Ma se Saddam è Laico ed i suoi nemici interni sono proprio gli estremisti islamici!

Obbligo al disarmo?
Per distruggere armi di distruzione di massa?
Nessuno è riuscito a trovare uno straccio di prova con i satelliti, aerei spia e con oltre 250 ispettori in giro!

Minaccia a tutti i sistemi dittatoriali?
Allora ve ne sono numerosissimi! Nell'arabia Saudita, nel Pakistan, nell'Iran...

Molti furono addirittura sostenuti e finanziati dagli USA: Pinochet, i colonnelli in grecia, i militari in argentina, Batista...
Non è che forse qualche dittatore piace e qualcun altro no?