Il Benetton vince la finale contro Cantù 86-77, soffrendo per due quarti e poi approfittando dell'infortunio di Thornton.
FORLI', 22 febbraio 2003 - Il Benetton Treviso conquista il decimo trofeo della sua storia (sorry, ma la Supercoppa non la contiamo) e la quinta coppa Italia, superata solo dal palmares di Ettore Messina (11 trofei), al quarto successo nelle ultime 5 edizione del trofeo nazionale, e Riccardo Pittis. Ma nelle tre partite delle Final Eight sta sotto 80’ su 120’ e ha la meglio su Cantù quando Bootsy Thornton deve lasciare il campo per infortunio. Grande partita, da subito. Con McCullough che riprende il discorso interrotto al Pianella, dove aveva stravinto lo scontro diretto con Edney. Jerry va via da tutte le parti, segna 9 punti nei primi 4’, costringe Messina a utilizzare presto Bulleri, che toglie all’americano le prime penetrazioni. Treviso è in partita grazie anche al buon bottino di Pittis, nonostante una serie di errori da sotto e di palloni che non restano in mano. E’ sulla maggiore reattività che Cantù costruisce un +9 (17-26) con McCullough già a quota 14 in 8’30". Il nuovo impatto di Bulleri riporta addosso il Benetton (30-33) contro l’Oregon già rimpicciolitasi con Hines ala forte. Ma il Benetton sbaglia anche i liberi (1/8 nel 1° tempo), subisce i minuti qualità di Jones, si ritrova di nuovo a -9 (36-45) anche passando a zona. Evita che lo strappo diventi una catastrofe col tiro da 3 (5/7) ma non arriva mai veramente a contatto. McCullough conclude un primo tempo da ricordare con 16 punti, 4 recuperi e 2 assist. Al 21’21", con Cantù solo a +3, si infortuna Bootsy Thornton: esce tra le braccia di Stonerook e McCullough. Sembra davvero brutta, poi Bootsy tenterà di rientrare nel 4° quarto, ma dopo due azioni dovrà uscire di nuovo (per lui si parla di infortunio al perone e di una prognosi di 30-40 giorni). Treviso ha la palla per il sorpasso (51-50), ne sciupa una serie impressionante (0/2 ai liberi di Pittis, passi di Loncar a rimbalzo offensivo, forzatura di Nicola, poi sfondamento dell’argentino) cosa che fa dubitare della salute mentale dei campioni d’Italia. L’impressione che Cantù, anche senza Thornton, possa farcela è reale, corroborata dalla classe di Hines. Ma quando firma il 61-55 canturino la luce della riserva dell’Oregon si accende. Con McCullough in panchina a rifiatare, Bulleri pareggia (61-61 al 30’14"), Langdon 30" segna la tripla del primo sorpasso e con Edney perfeziona il 13-0 (68-61) che dà la svolta alla partita. Thornton torna in campo ma non ce l'ha, Hines dà gli ultimi saggi di classe, ma la gara e la coppa è di Treviso. Meritata, ma il test non vale in prospettiva scudetto. Con Bootsy sarebbe stata un’altra cosa.
Benetton-Oregon 86-77 (21-28, 42-47; 59-61)
BENETTON TREVISO: Edney 22 (5/7, 2/2), Langdon 22 (5/7, 2/2), Pittis 11 (5/7), Marconato 8 (4/4), Garbajosa 2 (1/7); Nicola 12 (3/7, 2/4), Bulleri 7 (3/4, 0/2), Calabria, Markoishvili 2, Loncar. All. Messina.
OREGON CANTU’: Hines 19 (3/8, 3/9), McCullough 19 (6/11, 1/4), Jonzen 2 (1/2), Thornton 8 (1/2, 2/4), Stonerook 10 (2/6, 2/3); Damiao 4 (1/1), Fazzi 2 (1/1), Jones 13 (3/5, 1/4), Gay. N.e.: Riva. All. Sacripanti.
ARBITRI: Cazzaro, D’Este, La Monica.
NOTE - Tiri liberi: Benetton 16/27, Oregon 14/21. Rimbalzi: Benetton 34 (Langdon, Garbajosa 7), Oregon 30 (Stonerook 7). Assist: Benetton 14 (Edney 5), Oregon 6 (McCullough 3). Progressione: 5’ 15-17, 15’ 30-38, 25’ 52-55, 35’ 72-64. Usciti 5 falli: Stonerook (con tecnico) 36’39" (79-66), Marconato 38’32" (83-71). Antisportivo: Jonzen, Marconato. Spettatori: 4500 per 32000 euro.