User Tag List

Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    05 May 2002
    Località
    roma
    Messaggi
    9,787
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito L'opinione dei prelati sull'embargo in Iraq

    Il nuovo vescovo ausiliare di Baghdad, Mons. Andraos Abuna, considera le sanzioni imposte all'Iraq"un'arma di distruzione di massa". Il prelato ha dichiarato in un'intervista al settimanale americano "The National Catholic Reporter" che le sanzioni dell'ONU imposte su pressione americana hanno già fatto un milione di morti. "I politici hanno i loro propri interessi, il più delle volte per ragioni economiche", ha affermato. Durante i bombardamenti alleati su Baghdad, nel corso della prima Guerra del Golfo, il prelato caldeo si trovava nella capitale irachena, non lontano da un rifugio della protezione civile preso di mira dall'aviazione americana. La distruzione del rifugio di al-Amirya, vicino alla sua chiesa parrocchiale, il 13 febbraio 1991, è costato la vita a quasi 800 civili, in maggioranza donne e bambini.
    L'arcivescovo cattolico di Bassora, nel sud dell'Iraq, Mons. Gabriel Kassab, lancia ugualmente un grido d'allarme e descrive la situazione del popolo iracheno con queste parole:"Quando una donna partorisce da noi, non guarda se il bebè è un maschietto o una femminuccia, bensì se è munito di due mani, di due piedi e due orecchie o se ha delle malformazioni".
    L'Iraq ha conosciuto 8 anni di conflitto con l'Iran, in due fasi, più le sei settimane della guerra del Golfo nel 1991:"Questa guerra non è durata solo 42 giorni, continua ancora. Ogni giorno, soprattutto da due mesi, degli aerei americani e britannici sorvolano il nostro territorio e a volte sganciano delle bombe che uccidono la popolazione. Inoltre vi sono delle sanzioni che rappresentano un'altra forma di guerra e uccidono ugualmente, anche se si muore più lentamente", sottolinea Mons. Kassab. Egli considera "spaventosi" gli effetti delle ostilità, come le conseguenze dovute al tipo di armi utilizzate. "Si registrano molti aborti spontanei al settimo mese.
    In questi ultimi anni, i casi di leucemia sono di sei volte superiori alla norma e numerosi bambini di Bassora muoiono di questa malattia. Si soffre per delle nuove malattie che i medici non riescono a identificare".
    La popolazione deve inoltre affrontare la mancanza dell'acqua potabile, le ripetute interruzioni dell'elettricità, la scarsità di medicine e di infrastrutture negli ospedali, la crisi dell'edilizia, la disoccupazione, il forte calo della scolarità."Numerosi bambini e ragazzi abbandonano le scuole per fare dei piccoli mestieri e permettere alle famiglie di sopravvivere".
    Un altro prelato, Mons. Mikhael Al Jamil, rappresentante della chiesa siro-antiochiena, afferma:"Non è il terrorismo all'origine di questa crisi.
    Neppure la questione di sapere se l'Iraq possieda o meno armi di distruzione di massa. E' sufficiente vedere che altri Paesi le possiedono. Sono solamente delle scuse per dividere l'Iraq e potere così utilizzare più facilmente il petrolio e tutte le ricchezze del Golfo. Se l'Iraq fosse uno stato povero, avrebbe meno problemi. Vi è inoltre la questione israeliana, alla base della volontà di Washington di colpire l'Iraq. Israele è un paese che ha paura della pace e delle sue conseguenze.I suoi governanti considerano che non possono vivere in pace in mezzo ai Paesi arabi, in quanto vi è la questione palestinese. Perciò sostengono gli USA con l'obiettivo di indebolire i Paesi arabi sul piano militare e anche su quello economico".

  2. #2
    Eretico Arrosto!!!
    Data Registrazione
    18 Feb 2003
    Messaggi
    273
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La cosa tragica di questa commedia a stelle e striscie è la difficoltà di tenersi, nel dibattito, lontani dai due: Saddam e Bush, a conti fatti, sono nemici del Cattolicesimo entrambi.

    Entrambi permettono il culto cattolico, ma se potessero, lo cancellerebbero.

    Entrambi permettono una certa libertà, ma al momento opportuno mirano a limitarla.

    L'unica differenze tra i due è il Volto del Male:

    - palese quello del primo, velato quello del secondo.

  3. #3
    membro
    Data Registrazione
    07 Mar 2002
    Località
    Como Muggiò
    Messaggi
    6,049
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Senz'altro eliminando l'embargo la condizione della popolazione migliorerebbe di gran lunga.
    Bisogna però sottolineare come il denaro che entra in Iraq da Russia e Francia, che hanno l'esclusiva sul petrolio, non sia stato utilizzato per il popolo, bensì incanalato nella produzione di armi e nel soddisfacimento dei vizi della "classe dirigente" (il pio Tareq Aziz compreso).
    Realisticamente non vedo altre strade che la guerra per interrompere questo supplizio del popolo iraqueno.
    Evidenziare le colpe americane, che sono indubbie, è giusto, ma non porterà a nulla di concreto.
    Dire "basta all'embargo", è giusto: mai però se ne avrà la fine con Saddam al potere.
    Affermare "Saddam è un assassino" ed opporsi alla guerra, significa concretamente permettere all'assassino di restare al suo posto.
    Personalmente sono ben lungi dal credere che la "guerra non è mai una soluzione", specie quando i massacri sono in corso e continueranno.

    Mi domando poi su quali basi Fra Tommaso affermi "Entrambi permettono il culto cattolico, ma se potessero, lo cancellerebbero" , un'affermazione che non trova fondamento nella realtà, con tutto il rispetto.

  4. #4
    Registered User
    Data Registrazione
    26 Oct 2002
    Messaggi
    80
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Fra Tommaso
    La cosa tragica di questa commedia a stelle e striscie è la difficoltà di tenersi, nel dibattito, lontani dai due: Saddam e Bush, a conti fatti, sono nemici del Cattolicesimo entrambi.

    Entrambi permettono il culto cattolico, ma se potessero, lo cancellerebbero.

    Entrambi permettono una certa libertà, ma al momento opportuno mirano a limitarla.

    L'unica differenze tra i due è il Volto del Male:

    - palese quello del primo, velato quello del secondo.



    Io so cose diverse. Leggi qui come Saddam usa le armi chimiche anche contro i fratelli cristiani. Altro che Bush.

  5. #5
    scemo del villaggio
    Data Registrazione
    01 Jul 2002
    Località
    Villafranca Padovana
    Messaggi
    2,222
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Messa a fuoco sulla guerra in Iraq (dal sito DICI)

    Focalisation sur la guerre contre l’Irak

    Résumé : L’activité diplomatique en faveur de la paix. Une vision surnaturelle des choses nous montre qu’il est vain de vouloir obtenir la paix par des moyens diplomatiques ou même par la prière, si, dans le même temps, on appelle toutes les religions et donc les faux dieux à participer à ce mouvement.

    Voilà plusieurs semaines que l’impénétrable démarche américaine focalise l’attention de la population du globe jusqu’à rendre cette guerre qu’elle veut inéluctable aussi odieuse qu’inutile. La presse en regorge, les conversations tournent autour de ce sujet et l’humanité est divisée en deux camps qui ne sont pas forcément celui du Bien et du Mal. La tension monte dangereusement entre les Alliés d’hier et l’Europe montre franchement ses limites devant cette épreuve inattendue. Les pacifistes de tous poils sont pour le moment les grands gagnants de cette "drôle d’attente" et risquent bien de le rester. Des inimitiés naissent de part et d’autre de l’Atlantique, du "Channel" ou des Pyrénées qui risquent de laisser des marques sérieuses et qui affaiblissent l’Occident.
    Dans cet imbroglio qui empêche de comprendre les raisons véritables des divergences entre les "occidentaux", le Saint-Siège a choisi le parti de la paix des armes. Le pape et Mgr Tauran, chargé des relations avec les Etats, ont multiplié les contacts ces jours-ci, recevant plusieurs chefs d’Etat ou ministres (Allemagne, Espagne, Grande-Bretagne), Tarek Aziz, vice-Premier ministre irakien (chrétien maronite), Kofi Annan, secrétaire général de l’ONU, sans parler du déploiement d’actions diplomatiques auprès de cette même organisation internationale. Il faut également citer l’appel du pape aux chrétiens à se tourner vers Marie, modèle de l’évangélisation ; appel à la récitation du rosaire, "un instrument privilégié pour construire la paix dans le cœur des hommes". La petite Jacinthe de Fatima priant le chapelet a été présentée comme un modèle de protagoniste de la paix.
    Ces messages en faveur de la paix sont respectables. Il convient cependant de voir les choses surnaturellement et de ne pas oublier qu’il est vain de vouloir obtenir la paix par des moyens diplomatiques ou même par la prière, si, dans le même temps, on appelle toutes les religions et donc les faux dieux à participer à ce mouvement. Il semble difficile d’obtenir quelque chose de Dieu quand on lui fait injure par ailleurs. L’œcuménisme actuel est une tache qui souille même les bonnes actions. " Dieu se rit des prières qu’on lui fait pour détourner les malheurs publics, quand on ne s’oppose pas à ce qui s’accomplit pour les attirer" disait Bossuet.


    En mai 1916, en pleine guerre, "l’ange du Portugal" apparaît aux trois enfants de Fatima. Que leur dit-il ? D’aller trouver tel gouvernant et de mener d’abord une vaste action contre la franc-maçonnerie qui était à l’origine de cette guerre ? Il leur dit: " De tout ce que vous pourrez, offrez à Dieu un sacrifice en acte de réparation pour les péchés par lesquels il est offensé, et de supplication pour les pécheurs. De cette manière, vous attirerez la paix sur votre patrie."
    Selon la célèbre définition de saint Augustin, "la paix est la tranquillité de l’ordre". Or, l’ordre commence là où l’homme manifeste sa sujétion à Dieu. On comprend pourquoi la politique divine demande d’abord la conversion et la pénitence, avant d’accorder la paix des nations. En d’autres termes, la paix n’est pas le fruit immédiat de la prière, mais il faut tout d’abord que cette prière soit droite ; de plus il faut y ajouter la pénitence et la conversion des hommes vers le seul et vrai Dieu.


    date : 1/3/2003

 

 

Discussioni Simili

  1. Dal complotto all' embargo:obiettivo iraq!
    Di Ercolino (POL) nel forum Destra Radicale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 14-01-07, 03:29
  2. Le Bugie Dell'embargo In Iraq
    Di roiaco nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 08-01-04, 23:31
  3. L'opinione di alcuni prelati sull'embargo in Iraq
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 05-02-03, 20:47
  4. Iraq: 11 Anni Di Embargo
    Di comunardo2002 nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 28-09-02, 16:49
  5. Iraq: i disastrosi effetti dell'embargo
    Di Tomás de Torquemada nel forum Destra Radicale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 20-03-02, 09:40

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito