È a Roma l'Asl più spendacciona
Roma centro e Bressanone sono i due estremi di una classifica realizzata dal Sole 24Ore e dal ministero della Sanità. La spesa massima pro capite spetta alla Sicilia, la minima a Bolzano


MILANO - Grandi differenze fra regione e regione, sotto il profilo della spesa farmaceutica, storicamente uno dei punti più caldi dell'intera spesa sanitaria. Ma anche tra un'Asl e l'altra, persino della stessa città, il consumo varia sensibilmente. Così se Roma centro è al primo posto per la spesa più alta pro capite, con 229,5 euro ad assistito, la periferica Roma D ne spende solo 159,3.

La classifica, elaborata dal Sole 24 Ore, si basa sui dati del Progetto Sfera, dell'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali (Osmed), con cui il ministero della Sanità vuole dotarsi di strumenti più elaborati per controllare la spesa e se possibile studiarne le dinamiche.

A livello regionale, la più "sprecona" è la Sicilia, con 185,8 euro pro capite, la più contenuta Bolzano, che vanta solo 121,8 euro pro capite. In generale, spendono di più le regioni meridionali, molte delle quali superano la media regionale di 15,2 euro.

Qualche sorpresa, invece, dalle singole Asl. la spesa minima si registra a Bressanone, in provincia di Bolzano, con soli 10,4 euro a testa. Nelle prime posizioni per spesa più alta si va da Roma a Messina, Napoli 1, Reggio Calabria, Palermo, Trapani. Fra le più virtuose Brunico, Merano (entrabe in provincia di Bolzano), Treviso, Trento, ma anche Napoli due.

In generale si spende di più nelle grandi città e al Sud, mentre l'introduzione dei ticket riduce i costi per il servizio sanitario nazionale, ma non modifica le abitudini.

(25 FEBBRAIO 2003, ORE 9:25)