Nonostante l'avanguardia e le tendenze all'attivismo artistico della seconda metà del XX secolo- dal COBRA fino al Situazionismo- cercassero di attribuire l'idea di cultura e arte ad una costruzione della classe dominante, la cultura trash propone un modo agevole, popolare e avulso per confrontarsi al problema. La bellezza può essere trovata nei luoghi più riposti, nel territorio dell'ignobile, nella sfera dei rifiuti: negli abissi del gusto il viaggiatore ha la possibilità di cercare una scala inversa di valori che può costituire una sorta di attivismo dello spirito opposto alle estetiche dominanti unite alla voce del potere, che oggi è la voce del mercato.


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