Originariamente Scritto da
Grifo
Ti riferisci sicuramente al Torio, materiale fissile alternativo all’uranio (il Torio ce lo abbiamo nell’alto Lazio, e comunque in natura è più abbondante dell’uranio)
Reattore nucleare autofertilizzante - Wikipedia
Su questa pagina di Focus trovi una descrizione della tecnologia del Torio
Nucleare pulito: come funziona una centrale con un reattore al torio - Focus.it - Multimedia
Nel paragrafo successivo (estratto da wikipedia) si fa cenno al reattore CANDU (canadese) che non usa uranio arricchito (usa uranio naturale e quindi non necessita del processo di arricchimento)
Occorre quindi dire che il CANDU è una evoluzione del CIRENE, progettato in Italia negli anni ’60 e mai realizzato per l’affossamento del nucleare italiano per via politica e sicuramente per azione americana, che voleva mantenere il monopolio delle tecnonologie nucleari agli Angli e ai Sassoni (vedi la vicenda del Prof. Ippolito e del CNEN (Ippolito era di sinistra, condannato a 14 anni di galera in un processo farsa fu “graziato” dopo tre anni e eletto come indipendente nelle liste del PCI)
Devo ribadire il dolore per l’affossamento della politica energetica italiana negli anni ’60 (Mattei e Ippolito) e dei cinquanta anni che abbiamo perso in ricerca e tecnologia.
Però si può recuperare e la penso esattamente come Rubbia: potremmo approdare a un nucleare molto più evoluto di quello attuale (e oltretutto riutilizzando come combustibile parte delle scorie, neutralizzandole) se solo rilanciassimo (coi quattrini, le menti le abbiamo, le migliori del pianeta) la ricerca in questo settore; E non dobbiamo perdere il treno sulle fonti rinnovabili, dove ancora una volta eravamo all’avanguardia negli anni ’60 (Prof. Francia e Nebbia
Gruppo per la storia dell'energia solare - GSES) e abbiamo abbandonato tutto per diventare “Clientes”.
Questo non significa che possiamo rinunciare al programma nucleare in attesa di avere le centrali autofertilizzanti al Torio, perchè “nel frattempo” avremmo decenni di combustibili fossili a prezzo altissimo, dobbiamo rispettare Kyoto etc.
Semmai si deve avviare una ricerca di cui essere, per così dire, i “capocommessa”, alternativa al reattore a fusione che anche noi stiamo già progettando e costruendo in Francia (e che “forse” dimostrerà la “fattibilità” nel 2050)