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Discussione: Destra e Sinistra

  1. #1
    Dalla parte del torto!
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    Predefinito Destra e Sinistra

    DESTRA E SINISTRA

    I media, quando si riferiscono a movimenti che si dichiarano apertamente alternativi sia alla destra che alla sinistra - com'è il caso concreto del nostro FRONTE SOCIALE NAZIONALE - continuano ad usare, per semplificazione, ignoranza, pigrizia o convenienza, tale terminologia per classificare e qualificare queste forze politiche e culturali. La soluzione che privilegiano é quantomeno deviante sia sul piano dell'informazione corretta che dell'etica professionale e, al massimo, ritengono di rimettere le cose a posto aggiungendo a questi termini delle aggettivazioni che, nella maggioranza dei casi, peggiorano ulteriormente la cosa e finiscono per confondere ancor più le idee dei cittadini ( per esempio: estrema, radicale, moderata, sociale, liberale, democratica e quant'altro a seconda dei casi, delle circostanze o della fantasia interpretativa dell'autore ). Questo vezzo é una comoda e tendenziosa abitudine dell'informazione del "sistema democratico " così come é stato ereditato e realizzato in Italia e, ovviamente, torna comodo perché si presta ad ogni tipo di interpretazione e speculazione a seconda delle varie opportunità. Ma una cosa é certa: tutto questo non corrisponde alla realtà e alla verità, scopi che dovrebbero rappresentare il fine ultimo e principale di una informazione corretta. Anche perché, come più volte riconfermato e dimostrato, questi termini - destra e sinistra - per quello che vogliono ancora rappresentare nell'immaginario collettivo, sono distanti e distinti dai postulati dottrinari e dai programmi dei movimenti alternativi nazionalpopolari e non possono essere più assunti nel loro significato storico e originario in quanto superati e ormai privi di significato concreto. A dimostrazione che tale abitudine risale allo stesso periodo pre-fascista, vogliamo riportare, per la sua attualità, quanto ebbe a scrivere Benito Mussolini su " Il Popolo d'Italia " del 29 luglio 1922:

    " ...é tempo....che queste parole di destra e di sinistra non hanno più alcun concreto significato e che in ogni caso ne hanno uno diverso da quello dell'anteguerra ( si riferisce alla prima Guerra mondiale -ndr ). Si vuole forse dire che a destra c'é la reazione ed a sinistra la rivoluzione ? Niente di più assurdo. Il fascismo che siede a destra ( alla Camera - ndr ), ma poteva benissimo sedere alla montagna del centro, é reazionario nei confronti del socialismo, il quale, pure sedendo a sinistra, é oggi tipicamente, borghesemente si potrebbe dire, conservatore e reazionario. Ma il fascismo, che siede a destra, ed é reazionario nei confronti del socialismo, é invece rivoluzionario nei confronti dello Stato liberale e del liberalismo inquantoché vuol ridurre lo Stato alle sue necessarie funzioni, vuole rianimare le gerarchie e rinnega nello stesso tempo il modo di governo liberale. Si vuole forse significare che a destra c'é la borghesia e a sinistra il proletariato ? Lasciamo andare che anche i termini di " borghesia " e di " proletariato " non corrispondono a nessuna concreta realtà sociale; ma sta di fatto che i veri borghesi - di abitudini, di temperamento, di portafoglio - stanno precisamente fra le democrazie, non esclusa quella estrema di sinistra............le vecchie posizioni mentali e politiche si sono alterate e capovolte. Non é un paradosso affermare che i rivoluzionari possono stare oggi a destra e i reazionari a sinistra. Queste parole, insomma, non hanno un significato fisso e immutabile: ne hanno uno variabile e condizionato dalle circostanze di luogo, di tempo e di spirito. Noi ci infischiamo sovranamente di queste vuote terminologie e soprattutto disprezziamo coloro che si appalesano terrorizzati da queste parole........."

    Da parte nostra non vogliamo aggiungere altro, sperando che qualcuno intenda e si converta ad una informazione corretta, reale e veritiera perché riteniamo che ad ognuno debba essere dato il suo e niente altro
    Sinistra Nazionale!

  2. #2
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    Originally posted by Gringo
    Dividere gli italiani in destra e sinistra e una cosa passata. Oggi gli italiani si dividono in 3 categorie:
    1) Global (borghesi, polo+ulivo, pro usa e israele)
    2) New-global (Casarini, agnoletto, bertinotti & c.)
    3) No-global (Forze identitarie, nazionaliste ed etniche...)
    Il gioco è tra queste 3 forze.
    Il Fronte sociale Nazionale (no-global) intende dialogare con i new-global per sconfiggere i global.
    Forza Nuova (no-global anch'essa), dialoga con altre forze identitarie ed etniche e cerca di portare a se chi è costretto a vivere sotto i global e non lo accetta (estrema destra di An, ad esempio). Vuole sconfiggere i global, ma ripudia pero' tutto cio' che è new-global e condanna la politica del FsN proprio per questo motivo.
    La Lega Nord, un tempo no-global, sta vivendo un periodo travagliato perchè è al governo con i peggiori global, ma una parte del partito, capitanata da Borghezio, dialoga con Forza nuova per creare un blocco identitario.
    1- Noi vogliamo costruire un movimento ANTAGONISTA.
    2- Noi, partendo dai nostri fermi presupposti di assoluto antagonismo, intendiamo dialogare con tutti gli italiani, non solo o in maniera specifica con i no global. Certo, ripeto, non prescindiamo e non vogliamo prescindere da i nostri paletti antagonisti, ossia la nostra dottrina della liberazione nazionale, sociale ed etno-culturale.
    3- Premettendo quindi che noi dialoghiamo con tutti, secondo te dove è possibile incontrare con maggiore facilità un antagonista, più o meno potenziale, più o meno consapevole? Nelle piazze che protestano o tra i banchi del governo, tra i leghisti "travagliati" (poverini!) dalla forzosa (ma chi li ha costretti?) alleanza col polo? Ai posteri l'ardua sentenza.

    Visto che qui molti sono duri di comprendonio ribadisco un concetto: noi rivolgiamo il nostro messaggio politico ai no global come alla massaia che vota forza italia, all'operaio che vota i ds, o il professionista che vota an. Aspiriamo ad essere in quanto movimento antagonista non espressione di una parte degli italiani (Per es. dei "neofascisti") ma del popolo nella sua interezza.

    Saluti

  3. #3
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    Originally posted by Lupo Mannaro
    1- Noi vogliamo costruire un movimento ANTAGONISTA.
    2- Noi, partendo dai nostri fermi presupposti di assoluto antagonismo, intendiamo dialogare con tutti gli italiani, non solo o in maniera specifica con i no global. Certo, ripeto, non prescindiamo e non vogliamo prescindere da i nostri paletti antagonisti, ossia la nostra dottrina della liberazione nazionale, sociale ed etno-culturale.
    3- Premettendo quindi che noi dialoghiamo con tutti, secondo te dove è possibile incontrare con maggiore facilità un antagonista, più o meno potenziale, più o meno consapevole? Nelle piazze che protestano o tra i banchi del governo, tra i leghisti "travagliati" (poverini!) dalla forzosa (ma chi li ha costretti?) alleanza col polo? Ai posteri l'ardua sentenza.

    Visto che qui molti sono duri di comprendonio ribadisco un concetto: noi rivolgiamo il nostro messaggio politico ai no global come alla massaia che vota forza italia, all'operaio che vota i ds, o il professionista che vota an. Aspiriamo ad essere in quanto movimento antagonista non espressione di una parte degli italiani (Per es. dei "neofascisti") ma del popolo nella sua interezza.

    Saluti
    Guarda che tendenzialmente tutti i partiti e movimenti politici rivolgono alla totalità dell’elettorato i loro messaggi di buona intenzione. Stà poi all’elettorato riconoscersi o meno nei programmi degli stessi ed operare la propria scelta.
    Che poi il gioco dei compromessi politici porti a chi è posto nelle condizioni di governare, di confrontarsi con delle incongruenze dettate dalle necessità della convivenza nelle coalizioni, come sta capitando alla lega, questo purtroppo fa parte del gioco della politica e chi meglio riesce a destreggiarsi nelle situazioni di compromesso, generalmente, alla lunga, risulta vincitore.
    Ora quello che sarebbe interessante capire è se il FsN in un’ipotetica circostanza, dovesse essere costretto ad una scelta di tipo politico, fra una collaborazione sinergica con i cosiddetti New global (casarini, agnoletto, bertinotti ecc.ecc) o con i no-global di Forza Nuova ed i Leghisti di Borghezio, per quale delle due ipotesi opterebbe? –

  4. #4
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    Originally posted by skorpion
    Guarda che tendenzialmente tutti i partiti e movimenti politici rivolgono alla totalità dell’elettorato i loro messaggi di buona intenzione. Stà poi all’elettorato riconoscersi o meno nei programmi degli stessi ed operare la propria scelta.
    I partiti si rivolgono a tutto l'elettorato certo, ma c'è in essi una concreta volontà di fare una politica che tenda all'unità di popolo, che è una cosa ben al di là del semplice coltivare il proprio bacino di "elettori affezionati"? Noi non pensiamo, ci sembra anzi che i partiti (tutti i partiti, chi più chi meno, da rifondazione a forza nuova) facciano in buona parte una politica di contrapposizione del tipo "destra contro sinistra" "anticomunismo contro antifascismo" "Islam contro cristianesimo". Per quanto ci riguarda invece questo tipo di iati lo abbiamo sempre evitato, cercando di porci al di là di essi per unire invece di dividere.

    Ora quello che sarebbe interessante capire è se il FsN in un’ipotetica circostanza, dovesse essere costretto ad una scelta di tipo politico, fra una collaborazione sinergica con i cosiddetti New global (casarini, agnoletto, bertinotti ecc.ecc) o con i no-global di Forza Nuova ed i Leghisti di Borghezio, per quale delle due ipotesi opterebbe? –
    Allora, è assolutamente escluso che noi avremo mai un qualsiasi tipo di rapporto con i servi del padrone della Lega... no-global? ma non scherziamo...

    E' ugualmente escluso nella maniera più assoluta che avremo rapporti con Casarini & co (hahaha ma ve lo immaginate Tilgher e Casarini? figuriamoci!!).

    Per quanto riguarda Forza Nuova è da anni che noi del Fronte cerchiamo il dialogo con loro e con la fiamma. Mentre la fiamma qualche disponibilità in più l'ha mostrata (anche se poi alla fine non se ne è fatto nulla purtroppo) forza nuova l'ultima volta il mese scorso ci ha perfino rifiutato un incontro! Quindi bisogna vedere chi è che sia "contro l'unità"... non certo noi comunque...

    Saluti

  5. #5
    Affus
    Ospite

    Predefinito Nuova Sintesi

    errata corrige :


    non so chi disse dei forumisti (Furio Camillo ?)che bisogna concepire la religione cattolica come qualcosa di separato dalla politica .

    Ebbene , sono arrivato a una nuova sintesi e vorrei correggere alcune mie precedenti posizioni in quanto mi sento di condividere al cento per cento questa affermazione facendo una distinzione importante .
    La religione positiva rivelata cristiana a cui si crede per fede va tenuta senz'altro da parte dalla politica in quanto si basa tutta sulla fede nel Messia Figlio di Dio salvatore .
    Ma siccome la religione ebraica che è la sintesi ed il massimo di tutte le religioni naturali , si basa sulla ragione umana che si lega inscindibilmente alla legge naturale universale , allora la politica deve basarsi solo sul bene naturale e sulla legge naturale .
    Ad esempio la famiglia si basa su valori della legge naturale universale , ecc. Solo questi valori vanno imposti .
    Qunidi mi sento di dare ragione a Furio Camillo (?)

 

 

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