Secondo me invece è proprio l'approccio "larthiano" () che parte da un postulato errato: non ci si può permettersi di dare del "coglione" o criticare le scelte altrui parlando di "egosimo" o addirittura "acquiescenza" (). Mi sembra lo stesso atteggiamento dello slavo del soglio di roma che critica l'egoista ed opulento occidente da una posizione di agio indiscussa. Se il vaticano lo fa in malafede penso invece che la teoria "larthesca" () nasconda una visione distorta di quella che è la mentalità della gente comune, i "coglioni" che secondo lui hanno la colpa di figliare meno di arabi e afroterroni in genere. Non capisco il motivo di dare la croce addosso a gente che venendo da famiglei povere o quantomeno non benestanti, ha provato sulla sua pelle le difficoltà, le privazioni e i sacrifici fatti dai loro genitori e da loro stessi e di conseguenza si rende conto che dati determinati costi a cui tutti sono soggetti (la casa ad esempio) preferiscono uno o due figli perchè sanno che potranno garantire più di quello che hanno ottenuto loro. Questo è lo spirito già della generazione che adesso è quella dei nonni...non certo perchè sianod ei "coglioni" o abbianoa cquisito modelli di vita opulente e "occidentale". Che da ciò derivi la progressiva arabizzazione (dopo la precedente terronizzazione) delle nostre terre è indubbiamente un fatto che non si può negare, ma è anceh questione di cultura se il lombardo preferisce un lavoro onesto e due figli piuttosto che fare i conigli e poi chiedere i sussidi allo "schtato" (è solo un esempio). Ed è anceh questione di rispetto evitare ragionamenti che considerinoi figli "da fare" alla stregua di beni di consumo da produrre e le donne come "attrezzi e macchianri" da impiegare nel ciclo produttivo (sono ragionamenti fatti altrove dal citato felix con cui larth condivide i fondamenti del ragionamento evidentemente ).Originally posted by LosVonRom
Nanths, il problema è talmente limpido che non si dovrebbe nenache commentarlo se non fosse stato posto all'attenzione di un forum di discussione.
Il tuo ragionamento sul desiderio di dare una vita decorosa (che significa ?) ai tuoi figli è rispettabile ma nasconde un approccio sbagliato a un problema sempre più conclamato.
Guarda che non ci sono soluzioni alternative.
I recinti e i muri non li possiamo erigere, non possiamo andare a vivere sulla cima della montagna.
Le barriere che possiamo erigere sono si culturali ma legate anche alla nostra "consistente" presenza fisica.
Poi l'ho scritto, quella certa veemenza "riproduttiva" la potrei gisutificare se a "paromuoverla" fosse un padre "plurimo" (decuplo?) meno che trentenne...altrimenti rimane solo un bla bla bla...