CATANZARO - Gabbie salariali: proporzioniamo le tasse ai servizi e alle infrastrutture
21 settembre 2009
E’ ripartita, martellante, la solita e becera campagna leghista sulle cosiddette “gabbie salariali”, basata oggi su leggende metropolitane quali quella che vorrebbe che la vita al Sud sia meno cara che al Nord e su luoghi comuni fin troppo adusi come quello che vorrebbe il Sud come eterno bacino di fannulloni e di “imbroglioni”, la cui unica preoccupazione è quella di trovare compiacenti complicità che assicurino indennità di invalidità e di disoccupazione. E non saremo certo noi a negare che esistono tipi del genere nelle nostre contrade, ma certamente le percentuali afferenti queste tipologie non si discostano sensibilmente se si conducono indagini e statistiche “serie” sull’intero territorio nazionale. Ben altro è il vero differenziale che “divide” il Sud dal Nord d’Italia, ed esso è il differenziale esistente in relazione alle opere pubbliche, ed in particolare le infrastrutture, che al Nord ci sono e si continuano a costruire ed a potenziare, mentre al Sud sono merce più unica che rara e le poche esistenti sono comunque soggette ad incuria ed a trascuratezza da parte di chi ha l’obbligo di provvedervi. E allora, ancora una volta ed a testa alta, diciamo a chi ci governa che la gente del Sud è pronta ad accettare la sfida rozza del leghismo padano: proporzioniamo la busta-paga al costo della vita nelle singole realtà - prendendo a base, comunque, almeno le macro-regioni e conferendo all’Istat il compito di provvedere ad effettuare le necessarie rilevazioni - ma proporzioniamo le tasse da pagare ai servizi ed alle infrastrutture che lo Stato e la Pubblica Amministrazione erogano e mettono a disposizione ai Cittadini. La Fiamma Tricolore è convinta che da noi al Sud non solo non saremo assoggettati al pagamento di tasse e tributi per diversi anni a venire ma che, laddove si facessero dei calcoli veramente esatti, avremmo diritto a vederci rimborsare un bel gruzzoletto che, almeno nell’immediato, potrebbe aiutare le nostre famiglie ad affrontare la crisi in atto, che ricordiamo figlia di un sistema basato sulla finanza, economia basata sulle carte e sulle urla, e non sul sistema produttivo, economia basata sulla effettiva produzione di beni e servizi, che richiamano la dicotomia tra che inneggia al libero mercato e chi, come noi, ritiene giusto e necessario che ci si muova su binari più rigidi che garantiscano tutte le categorie produttive e non solo chi investe i capitali o, addirittura, sposta solo mucchi di carta recanti promesse di pagherò rispetto ai rischi reali di povertà cui sono assoggettati i lavoratori. (Giaimo Natale - Segretario Provinciale MSFT - tel.0961/770926 - fax 550294 - e-mail: natalegiaimo1@virgilio.it - cell. 336/925138)