Davanti a Lippi e Moggi, i bianconeri battono lo Slavia Praga 1-0: decide al 90' Chiumiento. Olivera manda sulla traversa un calcio di rigore.
VIAREGGIO, 3 marzo 2003 - Nove anni dopo Del Piero, ecco la Juve di Chiumiento, nazionale svizzero che al 90’ della finale contro lo Slavia infila in porta il pallone che scaccia insieme i fantasmi dei supplementari e di una beffa. Perché se la squadra ceca avesse, per caso, messo il pallone in rete in uno dei suoi rarissimi contropiede soltanto di beffa si sarebbe potuto parlare. La Juventus di Gian Piero Gasperini quindi succede all’Inter nel torneo internazionale giovanile più prestigioso. Segno che le grandi, comunque, al vivaio stanno guardando. La società bianconera ha ricominciato poco più di due anni fa assegnando il settore a Pietro Leonardi. E questo è il primo segnale forte, anche se a giugno qualcuno di questo stesso gruppo - in particolare Pederzoli, miglior giocatore del torneo - festeggiava lo scudetto Berretti.
La finale è stata bella ed emozionante, sempre per merito della Juventus. I bianconeri hanno travolto lo Slavia sul piano del gioco e della velocità costruendo almeno 6 nettissime palle gol, fallite per precipitazione e per la bravura del portiere Kozacik. Al tutto va aggiunto un rigore tirato sulla traversa da Olivera al 38’ della ripresa. Sembrava l’antipasto della beffa, ma Paro all’ultimo guizzo ha superato due avversari e messo davanti alla porta un pallone che Chiumiento ha spedito in rete chiudendo la tenzone. Un cambio azzeccato (e preparato a tavolino) sul quale il tecnico Gasperini ha ironizzato: "L’aveva sognato Moggi e me l’ha detto".