Gli assassini sionisti non riposano mai. L'altra notte sono tornati a colpire nel campo profughi di El Bureij, a sud della città di Gaza, ma si è combattuto anche nel campo di Nusseirat.
La tecnica di sterminio è sempre la stessa: 40 mezzi blindati ad aprire la strada, dietro le truppe che immancabilmente fanno saltare con l'esplosivo alcune costruzioni civili.
Sul campo sono rimaste molte vittime innocenti: donne e bambini.
Una giovane palestinese in stato di gravidanza è morta sotto le macerie di un edificio raso al suolo dai terroristi sionisti.
Un ragazzo di 13 anni, è morto colpito dalla pallottola di un cecchino con la stella di david. Un bambino di 9 anni è stato invece assassinato durante un funerale. In tutto una quindicina di vittime, il bilancio è provvisorio perché tra i numerosi feriti almeno 15 versano in condizioni gravissime.
Mentre tutto il mondo è impegnato ad osservare la "disponibilità" irachena a sottostare al ricatto atlantico, l'entità sionista, in tutta libertà, continua la pulizia etnica in Palestina.
Tratto da Rinascita