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  1. #11
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    Originally posted by skorpion
    Caro Cornelio,
    se ho postato questo argomento nel mio thread è perché lo ritengo attinente alle problematiche trattate su questo forum e la notizia io l’ho colta nel suo aspetto oggettivo in quanto proposta su un quotidiano on-line di larga diffusione e che successivamente è stato riproposto da tutti i TG televisivi. La veridicità o meno del contenuto dello stesso, io ritengo che ben pochi siano in grado di valutarla a pieno, in quanto di elementi certi solo forse gli inquirenti ne hanno.
    Quello che non comprendo è la reazione di alcuni di voi, che sembrano essere particolarmente suscettibili quando si va a toccare in qualche maniera argomenti attinenti all’Islam o che tendono in qualche maniera a ledere l’immagine dello stesso. Nel mentre avrei capito questo atteggiamento, seguendo la mia di logica, se ci fosse stata qualche notizia tendenziosa nei confronti di qualcosa che lede direttamente od indirettamente gli interessi di noi italiani di quest’area politica, non lo comprendo quando si ipotizza che vengano lanciate ingiuste congetture contro i brigatisti di matrice comunista o gli islamici. Siete quindi filo-brigatisti rossi o filo-islamici o forse entrambe le cose allora? – Se è così, a questo punto, in cui uno di voi mi invita a postare questo genere di argomenti sul forum della casa delle libertà, mi fa pensare che bisognerebbe rimettere in discussione le tematiche e le motivazione che stanno alla base dell’esistenza di questo forum di destra radicale, chiedendo magari chiarimenti nel merito anche al moderatore.
    Io non sono certo simpatizzante della c.d.l. e rimango comunque colpito da argomenti del tipo di quelli proposti sul quotidiano, in quanto lasciano presupporre che ci siano ingerenze in cose di casa nostra da parte di elementi “estranei e pericolosi” ed il mio forte sentimento nazionalistico di destra mi impone di ricercare chiarezze nel merito delle stesse. Se invece per voi questo pericolo non sussiste ed anzi vanno addirittura colpite insinuazioni più o meno veritiere nei confronti di “questi pericoli” che a voi evidentemente non sembrano tali, ciò significa che il nostro modo di essere di destra è radicalmente diverso ed i percorsi per raggiungere i risultati che ritengo la destra si propone di raggiungere, vanno in direzioni opposte.
    Ma fin qui tutto può anche andar bene fino a quando non mi si digrignano i denti o mi si dice cosa devo fare, perché a questo punto significa che “gli elementi estranei” nella vostra mentalità, contano ormai di più di un vostro connazionale della vostra stessa area politica e questo lasciatemelo dire, risulta alquanto pericoloso, in quanto presuppone ormai fasi avanzate di sottile e pericolosa strumentalizzazione autodistruttiva.
    Saluti camerateschi, Skorpion.
    Caro skorpion, rispondo al tuo messaggio cercando di chiarirti il mio pensiero brevemente: questo tipo di notizie in cui si vagheggiano fantomatici legami tra brigatisti e fondamentalisti islamici servono solo al sistema per consolidare la propria struttura repressiva ed il proprio potere.
    E' inutile negarlo che in quest'epoca stiamo vivendo un vero e proprio scontro di civiltà e la nostra area politica se si fa portavoce di questo tipo di notizie diventa solo la guardia bianca del regime.E' necessario, secondo me, avere delle priorità: qual è il nostro avversario principale? Io penso che sia il sistema consumistico materialista che omologa le nostre menti e non un improbabile pericolo islamico alleato al terrorismo rosso.
    Se poi essere di destra vuol dire dare un fondamento spirituale alla propria vita, quale visione ci è più vicina quella islamica o quella americana? Io non opto assolutamente un'islamizzazione della nostra società, ma ritengo che l'avversario più temibile del mondialismo sia attualmente proprio l'attitudine guerriera dei musulmani; il mio è un discorso che cerca di porre l'accento sulla sostanza e non si ferma alle apparenze di una tradizione che interiormente può anche apparirci lontana, ma ciò non succede forse perchè interiormente siamo già colonizzati? Tu vuoi difendere la tua civiltà e la tua patria, ma qual è il tipo di civiltà a cui fai riferimento? Parli di strumentalizzazioni, ma non sei tu forse il primo ad essere strumentalizzato quando contribuisci ad agitare fantasmi di nemici inesistenti? Vogliamo finalmente affrontare i temi che ci accomunano, vogliamo contribuire insieme a smascherare il nostro principale nemico?

  2. #12
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    Originally posted by cornelio
    Caro skorpion, rispondo al tuo messaggio cercando di chiarirti il mio pensiero brevemente: questo tipo di notizie in cui si vagheggiano fantomatici legami tra brigatisti e fondamentalisti islamici servono solo al sistema per consolidare la propria struttura repressiva ed il proprio potere.
    E' inutile negarlo che in quest'epoca stiamo vivendo un vero e proprio scontro di civiltà e la nostra area politica se si fa portavoce di questo tipo di notizie diventa solo la guardia bianca del regime.E' necessario, secondo me, avere delle priorità: qual è il nostro avversario principale? Io penso che sia il sistema consumistico materialista che omologa le nostre menti e non un improbabile pericolo islamico alleato al terrorismo rosso.
    Se poi essere di destra vuol dire dare un fondamento spirituale alla propria vita, quale visione ci è più vicina quella islamica o quella americana? Io non opto assolutamente un'islamizzazione della nostra società, ma ritengo che l'avversario più temibile del mondialismo sia attualmente proprio l'attitudine guerriera dei musulmani; il mio è un discorso che cerca di porre l'accento sulla sostanza e non si ferma alle apparenze di una tradizione che interiormente può anche apparirci lontana, ma ciò non succede forse perchè interiormente siamo già colonizzati? Tu vuoi difendere la tua civiltà e la tua patria, ma qual è il tipo di civiltà a cui fai riferimento? Parli di strumentalizzazioni, ma non sei tu forse il primo ad essere strumentalizzato quando contribuisci ad agitare fantasmi di nemici inesistenti? Vogliamo finalmente affrontare i temi che ci accomunano, vogliamo contribuire insieme a smascherare il nostro principale nemico?

    chiarissimo !
    Compagni dobbiamo combattere la societa consumistica e capitalista e un valido modello sociale da imitare e' proprio l'islam perchè non ne abbiamo altri milgiori . Il pericolo islam non esiste ma è un invenzione , esiste solo il pericolo americano ! Se qualcuno dice il contrario è strumentilizzato; mettiamolo subito ai voti e cerchiamo di cacciare chi ha idee diverse dall'ideologia marxista . ......



    Io so che l'ultima tattica dei rossi è quelle di mettere spie un po ovuque, farle lavorere in incognito per conoscere le tattiche e creare confusione dall' altra parte .
    Ecco perchè nella destra non ci si raccapezza piu su nulla !
    Apri l'occhio camerata minghione !

  3. #13
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    Originally posted by Gringo
    Chiunque cerca di allearsi agli islamici alla fine se lo trova in quel posto perchè si sa come sono fatti i musulmani: loro possono essere tuoi alleati finchè la strada che tu vuoi percorrere giova anche a loro, poi, non appena ti giri, ti pugnalano alle spalle senza pensarci 2 volte. Lo sanno bene gli americani, che dopo avere foraggiato Bin Laden in funzione antisovietica, si sono ritrovati con New York in fiamme. Chiunque auspica una qualsiasi alleanza con i musulmani deve capire che loro per prima cosa mettono la loro fede, e nei pilastri della loro fede c'è la caduta di Roma nelle loro mani.....quindi attenti camerati folo-islamici! Ma come puo' la donna brigatista auspicare un'alleanza con chi la vorrebbe in chador chiusa in casa, altro che a fare la terrorista in giro?
    Ancora credi alla favola di Bin Laden,organizzatore dell'attentato alle due Torri? Con lo chador chiusa in casa? Non ti è mai capitato di vedere filmati di donne iraniane con il velo che imbracciano il mitra? Che luoghi comuni!

  4. #14
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    Originally posted by cornelio
    Vogliamo finalmente affrontare i temi che ci accomunano, vogliamo contribuire insieme a smascherare il nostro principale nemico?
    Il nostro nemico sappiamo benissimo chi è, e il coltello suo è l'immigrazione. Altro che "improbabile pericolo".

    Non capisco poi cosa ci sia da meravigliarsi a leggere che i comunisti vogliono tanto tanto ma proprio tanto bene ai musulmani... Basta vedere chi compone i commitati di difesa, le organizzazione di aiuto amministrativo ai poveri extracomunitari... La posizione delle BR propone un'altra espressione dell'amore che i comunisti nutriscono per gli extracomunitari, nei quali vedono l'arma perfetta per distruggere prima la civiltà poi la razza bianca stessa : chi demografica, chi culturale, chi sindacale ecc...

    Non sarà l'uso che ne faranno tatticamente le BR a rendere pericoloso l'immigrato quanto l'idea demenziale che possa essere utile, funzionale a casa nostra, o a "causa nostra", che non sono letali in se, se "gestiti al di fuori dei piani della piovra mondialista".

  5. #15
    Affus
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    Originally posted by cornelio
    Caro skorpion, rispondo al tuo messaggio cercando di chiarirti il mio pensiero brevemente: questo tipo di notizie in cui si vagheggiano fantomatici legami tra brigatisti e fondamentalisti islamici servono solo al sistema per consolidare la propria struttura repressiva ed il proprio potere.
    E' inutile negarlo che in quest'epoca stiamo vivendo un vero e proprio scontro di civiltà e la nostra area politica se si fa portavoce di questo tipo di notizie diventa solo la guardia bianca del regime.E' necessario, secondo me, avere delle priorità: qual è il nostro avversario principale? Io penso che sia il sistema consumistico materialista che omologa le nostre menti e non un improbabile pericolo islamico alleato al terrorismo rosso.
    Se poi essere di destra vuol dire dare un fondamento spirituale alla propria vita, quale visione ci è più vicina quella islamica o quella americana? Io non opto assolutamente un'islamizzazione della nostra società, ma ritengo che l'avversario più temibile del mondialismo sia attualmente proprio l'attitudine guerriera dei musulmani; il mio è un discorso che cerca di porre l'accento sulla sostanza e non si ferma alle apparenze di una tradizione che interiormente può anche apparirci lontana, ma ciò non succede forse perchè interiormente siamo già colonizzati? Tu vuoi difendere la tua civiltà e la tua patria, ma qual è il tipo di civiltà a cui fai riferimento? Parli di strumentalizzazioni, ma non sei tu forse il primo ad essere strumentalizzato quando contribuisci ad agitare fantasmi di nemici inesistenti? Vogliamo finalmente affrontare i temi che ci accomunano, vogliamo contribuire insieme a smascherare il nostro principale nemico?

    Camerati ! Camerati !
    Il tentativo subdolo ne manco dissimulato di chiarirci le proprie idee il nostro compagno , non è altro che un esposizione limpida e lineare dell'attuale azione politica dell'estrema sinistra italiana .
    Mi chiedo che cosa ci stia fare questo compagno tra noi quando puo raggiungere gli stessi obiettivi con i suoi gruppettari cenciosi .
    E senza avere tra le gambe tipi che lo possoano distubare .
    Avevo pensato anch'io di andare a fare azione di disturbo tra i compagni ........na non ne sono capace ......

    camerati , se non siete capaci di fare questo semplice discernimento e non capire le palesi intenzioni mal celate di costui , beh....... andatevi a fare una bella sega che è meglio ....

  6. #16
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    Originally posted by cornelio
    Caro skorpion, rispondo al tuo messaggio cercando di chiarirti il mio pensiero brevemente: questo tipo di notizie in cui si vagheggiano fantomatici legami tra brigatisti e fondamentalisti islamici servono solo al sistema per consolidare la propria struttura repressiva ed il proprio potere.
    E' inutile negarlo che in quest'epoca stiamo vivendo un vero e proprio scontro di civiltà e la nostra area politica se si fa portavoce di questo tipo di notizie diventa solo la guardia bianca del regime.E' necessario, secondo me, avere delle priorità: qual è il nostro avversario principale? Io penso che sia il sistema consumistico materialista che omologa le nostre menti e non un improbabile pericolo islamico alleato al terrorismo rosso.
    Se poi essere di destra vuol dire dare un fondamento spirituale alla propria vita, quale visione ci è più vicina quella islamica o quella americana? Io non opto assolutamente un'islamizzazione della nostra società, ma ritengo che l'avversario più temibile del mondialismo sia attualmente proprio l'attitudine guerriera dei musulmani; il mio è un discorso che cerca di porre l'accento sulla sostanza e non si ferma alle apparenze di una tradizione che interiormente può anche apparirci lontana, ma ciò non succede forse perchè interiormente siamo già colonizzati? Tu vuoi difendere la tua civiltà e la tua patria, ma qual è il tipo di civiltà a cui fai riferimento? Parli di strumentalizzazioni, ma non sei tu forse il primo ad essere strumentalizzato quando contribuisci ad agitare fantasmi di nemici inesistenti? Vogliamo finalmente affrontare i temi che ci accomunano, vogliamo contribuire insieme a smascherare il nostro principale nemico?

    Caro Cornelio,
    mi piace il tono della tua risposta al quale di conseguenza rispondo con animo disponibile.
    Il mio modo di concepire l’essenza del pensiero di destra si concretizza sostanzialmente nell’indiscutibile necessita’ di ricerca del senso di appartenenza. Io ricerco tale aspetto essenziale nella mia tradizione, nei miei valori di riferimento, nella mia ricerca forse anche un pò laicizzata del trascendente in simbologie religiose legate alla nostra storia, nel piacere che mi dà il rincorrere con il pensiero immagini della nostra Italia in cui ancora non si era insinuato prepotentemente l’infido elemento tentatore rappresentato dal satanico modello consumistico di stampo americano. Ben lungi da me agitare fantasmi di nemici inesistenti quando in realtà manco tu che sei convinto del contrario, puoi con certezza affermare o provare che gli stessi siano realmente inesistenti. Da chi ha una visione diversa dalla tua, si dà per inconsistente la pericolosità del nemico americano. Dipende dalle fonti informative e dalla volontà di sentire ed interpretare la verità presunta come più fa comodo o nella maniera più congeniale alle proprie convinzioni. Da tempo ho scartato a priori di formulare delle ipotesi su fatti riportati, mi limito ad osservarli oggettivamente. Ricerco semmai la correlazione degli stessi con la realtà che mi circonda e dal quale posso trarre spunti per valutazioni soggettive in cui credo perchè sono io di persona a farle senza filtri mediatici e strumentalizzazioni di terzi incomodi. E’ proprio dall’applicazione di questo metodo che traggono spunto i miei timori, in quanto sto assistendo, proprio io che credo nel senso di appartenenza, al tentativo perpetrato da più fonti e con motivi svariati, di snaturare i pilastri sul quale si è costruita tutta la mia concezione dell’appartenere a questa traballante nazione che è l’Italia di oggi.
    Ho la netta sensazione che da certo filone di pensiero che intravede nell’Islam, un alleato risoluto e concreto contro il satana americano, si stia per commettere lo stesso errore che proprio gli Stati Uniti hanno commesso per sconfiggere il nazismo e cioè quello di allearsi con un nemico, in questo caso l’URSS, per sconfiggerne un altro.
    Penso che sia inconfutabile che quell’errore sia costato agli americani le conseguenze di una guerra fredda che oltre che ad essere costata milioni di vittime, ha avuto risvolti negativi per quasi cinquantenni in tutti i settori cardine di quel paese.
    Quindi anche se il fine in qualche maniera giustifica i mezzi, andrebbe valutato in termini più attenti di quanto valga la pena di percorrere certi sentieri che presuppongono in cambio di una collaborazione strategica, la contropartita della rinuncia alla difesa della propria identità e dei capisaldi sulla quale la stessa si regge.
    Saluti, Skorpion.

  7. #17
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    Originally posted by Rodolfo
    Cos'è sta bullshit?
    Da che cosa deriva la rabbia mussulmana? Dal suo essere vittima di sfruttamento occidentale? Questo articolo smentisce questa ipotesi: la rabbia islamica è duvuta al fallimento del loro modello di civilità, non causato da "complotti" esterni a quel mondo.

    Il fallimento musulmano
    "In questi giorni si assiste a un amaro paradosso: la solitudine di Israele. Zeev Schiff ha scritto su Ha-aretz: “E’ totalmente inaccettabile sostenere che vi sia un qualche rapporto fra il terrorismo islamico e il conflitto israelo-palestinese”. In effetti la causa della destabilizzazione non è Israele, ma l’islamismo, che compie stragi dalle Filippine all’Algeria, da Mosca al Sudan e alla Nigeria senza alcun nesso con la questione palestinese. E che puntualmente fa saltare ogni approccio di pace in Medio Oriente.

    Tutti ripetiamo che l’occidente non ha alcun problema con l’Islam. Ma “1.400 anni di storia dimostrano il contrario”, ha osservato Samuel Huntington in “The Clash of Civilizations”. Bernard Lewis scrive: “Per quasi mille anni, dal primo sbarco moresco in Spagna al secondo assedio turco di Vienna, l’Europa è stata sotto la costante minaccia dell’Islam”. Quella musulmana è “l’unica civiltà” aggiunge Huntington “ad aver messo in serio pericolo, e per ben due volte, la sopravvivenza dell’Occidente”.

    Alla fine del XV secolo sembrava prevalere. Ma dal XVI secolo, con l’espansione marittima e la rivoluzione industriale, l’Europa prese il volo e divenne egemone su scala planetaria. Il Novecento inizia con il disfacimento dell’Impero Ottomano (ultimo resto di potenza musulmana) e vede compiersi in Occidente il più colossale e stupefacente balzo in avanti che la storia ricordi dal punto di vista economico, scientifico, tecnologico, civile, sociale.

    La durata media dell’esistenza che nel 1820 non arrivava a 40 anni tocca oggi i 77, nel 1820 i più erano analfabeti, oggi gli anni di istruzione variano da 12 a 18, nel corso del secolo è sceso del 40 per cento il numero delle ore lavorate e il reddito medio individuale è quintuplicato, in pochi secondi si comunica con qualunque parte del pianeta e tutto questo con istituzioni democratiche, dove vengono garantiti a ciascuno tutti i diritti.

    Il mondo musulmano, che nel Novecento si è frazionato in decine di stati, ha vissuto il secolo come una sfida perduta. Per qualche decennio ha puntato all’occidentalizzazione, ma dappertutto (eccetto la Turchia) con regimi di tipo socialista, così fallendo la modernizzazione e aprendo la strada al fondamentalismo. Classi dirigenti socialiste o oligarchie illiberali non hanno voluto costruire istituzioni democratiche e non hanno saputo diffondere il benessere. Nonostante si siano trovate in mano - senza alcun merito – gran parte delle risorse petrolifere mondiali.

    Su molti paesi islamici sono state convogliate enormi ricchezze e grande peso politico, ma ciò non ha significato modernizzazione e libertà per i popoli. Le caste al potere si sono ubriacate di abusi, Rolls Royce d'oro e palazzi da Mille e una notte, salvo poi aizzare le loro plebi contro l’Occidente e contro Israele presentati come causa della miseria e dell’oppressione. Così si è creata una corrente fondamentalista, alimentata anche da una enorme esplosione demografica che ha prodotto un grosso flusso migratorio verso l’Europa (il tasso di crescita annuo in quel paesi tra il 1965 e il 1990 è stato attorno al 2,5 per cento quando quello medio mondiale è stato dell’1,85).

    Le masse di giovani disoccupati e fanatizzati dalla propaganda islamista, finanziata dagli enormi ricavati del petrolio, “sono convinte della superiorità della propria cultura e sono ossessionate dallo scarso potere di cui dispongono” (Huntington), frustrazione che cresce nel confronto con il mondo occidentale e israeliano che pure disprezzano come civiltà inferiori o corrotte, ma che appaiono loro “satanicamente” seducenti.

    Gli anni Novanta hanno visto l’ennesimo balzo in avanti dell’Occidente e il dilagare su scala planetaria dell’islamismo conseguente al definitivo fallimento di quelle classi dirigenti. Sul Financial Times un analista ha recentemente elencato i dati di tale disfatta. Il reddito pro capite medio dei paesi sviluppati (a parità di potere d’acquisto) era anno scorso di 27.450 dollari, mentre quello dei paesi islamici, nella fascia che va dal Marocco al Bangadesh, era di 3.700 dollari. La media mondiale di 7.350 dollari è superata solo dai paesi islamici esportatori di petrolio. Ma è uno sviluppo drogato dall’oro nero, senza istituzioni democratiche né libero mercato che sono le condizioni della crescita vera e durevole.

    Fra i 155 paesi dell’indice World Audit delle libertà economiche, nel 2001, troviamo i primi paesi islamici al 42° posto (il Kuwait) e al 48° (il Marocco). “La maggior parte degli altri risultano nel gruppo dei paesi con meno libertà economiche, cioè oltre il 100° posto”, scrive il FT. E nella classifica delle libertà politiche della Freedom House, “solo cinque di questi paesi (Bangladesh, Giordania, Kuwait, Marocco e Turchia) venivano giudicati parzialmente liberi”. Gli altri sono definiti seccamente “senza libertà” e addirittura - secondo il World Audit – sei degli otto regimi più repressivi del mondo sono paesi islamici (Afghanistan, Arabia Saudita, Iraq, Libia, Somalia e Sudan). Del resto, aggiunge il FT, questi paesi stanno ancora perdendo terreno: Egitto e Corea del Sud avevano nel 1950 lo stesso livello di vita, oggi quello coreano è cinque volte superiore all’altro.

    E’ questo fallimento che provoca frustrazione e che alimenta il fondamentalismo. Lungimirante dunque appare l’idea del premier italiano Berlusconi di aiutare la pace fra Israele e palestinesi attraverso lo sviluppo. Attrarre i palestinesi nell’area del benessere occidentale è la chiave per sottrarli alla suggestione del fanatismo e del terrorismo. Questo “Piano Marshall” dovrà far tesoro della lezione del passato, quando i fondi dei paesi europei sono finiti a finanziare libri scolastici palestinesi pieni di incitamenti alla violenza. Gli investimenti dell’Occidente, che comprenderanno Israele, avranno bisogno che da parte palestinese si dia vita a istituzioni davvero democratiche, che garantiscano la trasparenza, i diritti civili e religiosi (vista l’intolleranza attuale verso i cristiani), il totale abbandono del terrorismo e la definitiva accettazione dell’esistenza di Israele che Yasser Arafat afferma a parole, ma non con i fatti (basta dare un’occhiata al sito internet ufficiale dell’Autorità Nazionale Palestinese nella cui cartina Israele semplicemente non esiste).

    Arafat dovrà anche “smilitarizzare” la sua propaganda, la tv palestinese, le sue scuole, i suoi giornali, oggi indottrinamento di violenza. Quello palestinese è un popolo di grandi qualità e può costruire la sua prosperità solo insieme al popolo israeliano che in un territorio minuscolo, senza petrolio, con tumultuosi flussi migratori, continuamente aggredito, minacciato di annientamento, ha saputo trasformare il deserto in una terra prospera, ha saputo darsi istituzioni libere e democratiche, raggiungendo livelli di vita occidentali.

    I palestinesi potranno ripetere questo miracolo se guarderanno a Israele e all’Occidente e non a quei regimi arabi che nel 1948 invasero le terre dove doveva sorgere lo stato palestinese e che non hanno esitato a fare strage di palestinesi ogni volta che hanno voluto. Il “progetto Berlusconi” è una concreta via alla pace e un grande messaggio politico: così l’Occidente potrà mostrare il suo vero volto, di prosperità e libertà, ai popoli musulmani ingannati e oppressi."

    Antonio Socci

    "Non crediamo che il piano tipo Marshall - che ha funzionato per l'Europa avra' lo stesso effetto per gli arabi, perche' di nuovo - si applicano agli arabi metri e valori occidentali, che sono loro estranei ed odiati, perche'presuppongono un regime democratico, che sarebbe un salto in avanti di 1000 anni-impossibile da compiere in un breve periodo."

  8. #18
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    Originally posted by Rodolfo
    Cos'è sta bullshit?

    Se vuoi la versione inglese vai al sito: http://news.bbc.co.uk/1/hi/england/2818809.stm

    c'è pure un filmato a destra in alto.

    Non ho capito comunque se la faccina incazzata era rivolta al contenuto dell'articolo o a me direttamente.

    Nella prima ipotesi ti mando un cameratesco saluto in quanto ognuno è padrone delle proprie opinioni nel mentre se dovesse essere valida la seconda ipotesi ti mando la mia risposta


  9. #19
    Dalla parte del torto!
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    Spiego brevemente il mio messaggio.
    Sicuramente la faccia arrabbiata era rivolta al contenuto del messaggio, il quale, è chiaramente funzionale e strumentale.
    Nessuno sano di mente(Affus dunque non è in questa categoria), infatti, può credere a tali sciocchezze.
    Dove quattro brigatisti(e forse meno) possono essere creduti alleati validi dal movimento islamico.
    Al tempo stesso, però, sono arrabbiato con i camerati(Affus non sei un'altra volta nella categoria)che cadono a questi tranelli che, lasciatemelo dire, sono anche molto "scoperti" e "chiari".
    Passo, inoltre, al testo del thread come si è andato sviluppando.
    Infatti secondo me essere contro l'immigrazione(islamica,cristiana,etc) non vuol dire non appoggiare le rivolte nazionali arabe ed islamiche.
    Al tempo stesso, inoltre, mi fa ridere il fatto della cosiddetta difesa della "Propria tradizione e storia": quale tradizione dobbiamo difendere vi chiedo. Quella di una Patria occupata militarmente, economicamente e culturalmente(McDonalds, Blockbuster etc)?
    Obiettivo è invece riacquistare la nostra identità e tradizione cacciando l'occupante americano ed imperialista.
    E difendere l'islamico in casa loro - anch'esso occupato dallo stesso nemico - vuol dire riappropriarsi della propria identità.
    Sperando di essere stato chiaro e che nessuno voglia cacciarci(arriveremo al paradosso che io e altri camerati saremo costretti ad andarcene mentre Affus e Pedro rimarranno, ma allora vorrebbe dire che questa non è più casa nostra) vi invio saluti frontisti.
    Sinistra Nazionale!

  10. #20
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    Predefinito xrodolfo

    la Tradizione e Storia si devono difendere a spada tratta, non divagando sull'imperialismo e sul capitalismo con discorsi fumosi con bagliori giacobino-illuministi.
    Voi frontisti dovreste schiarire il discorso, separando la pur giusta polemica anticapitalista, antiborghese, ecc... dalla lotta etnobiologica, molto più urgente vista la situazione di invasione strisciante attuale.

    Oggi come oggi siamo tutti in trincea sporchi di sudore e di sangue, immersi nel fango e con la baionetta tra i denti, aspettando che l'immigrato allogeno balzi su di noi per sgozzarci. L'ora suprema del Destino è già arrivata, dobbiamo lottare con tutte le forze che ci rimangono perché non sia una Caporetto ma un Monte Grappa...

 

 
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