Utopismo e Pragmatismo: Pace o Guerra?

[Cirno]

La politica non è immorale: è amorale. E' l'arte dell'opportunità. Il pacifismo fine a se stesso è utopia: se non cela interessi occulti (es. la Lukoil russa e la Elf francese ttitolari della quasi totalità delle concessioni petrolifere in Iraq), è la nobile illusione che sia possibile creare una "Nuova Gerusalemme".
Detto questo, chiarisco il mio pensiero.
I casi sono due, a questo punto. O Bush fa la guerra o ritira il suo esercito, che non può rimanere dislocato in Arabia per almeno 6/7 mesi, con costi pazzeschi in termini di denaro e morale delle truppe.
Se si ritira, ha vinto Saddam. Non credo che l'America accetti di perdere una guerra senza combattere e di dare a Saddam una caratura tale da permettergli, in tempi brevi, di papparsi Kuwait, Emirati, Arabia e quant'altro, come già tentato di fare in recente passato.
Allora la guerra è inevitabile. In guerra c'è un vincitore e un vinto (almeno in questo tipo di guerra). Non c'è dubbio che il vinto sarà Saddam.
Da che parte vogliamo stare?
Meglio stare con l'America, nostra alleata e, in tempi non lontanissimi, nostra liberatrice (a sue spese, di dollari e di sangue).
E voi, Pacifisti, con chi state? Con Saddam (inevitabilmente)?
Saddam "uomo di Pace"? Saddam il gassatore? Saddam l'assassino?
Se poi siete "contro" (l'America in particolare e l'Occidente in generale) allora gettate la maschera. Non di pacifismo si tratta, ma di komunismo.
O no?

Statemi bene.
Cirno

[pcosta]

Italiani!

In una memorabile adunata, quella dell'USA Day, io dissi che quando si ha un amico si marcia con lui sino in fondo. ("Silvio! Silvio! Silvio!"). Questo abbiamo fatto e faremo con l'America, col suo popolo, con le sue meravigliose Forze Armate.
In questa vigilia di un evento di una portata secolare, rivolgiamo il nostro pensiero al Presidente della Repubblica (la moltitudine prorompe in grandi acclamazioni all'indirizzo di Ciampi), che, come sempre, ha interpretato l'anima della patria. E salutiamo alla voce il Presidente degli Stati Uniti d'America, il capo della grande nazione alleata. (Il popolo acclama lungamente all'indirizzo di Bush).
L'Italia è per la quarta volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai. (La moltitudine grida con una sola voce: "Sì! "). La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi al Golfo Persico: vincere! (Il popolo prorompe in altissime acclamazioni). E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.
Popolo italiano!
Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!

[anton]

ragionamenti del cazzo... anzi da pazzo....
sembra il ragionamento di un pazzo che vuol uccidere il condomino perchè lo guarda storto....
Se anche saddam è cattivo non potrà ingoiarsi il globo in una solo mossa credo.. se inizierà a farla lo si colpirà......
aggredirlo per primi mi sembra fare ciò che si ha paura che possa fare saddam....
E intanto sharon continua ad uccidere...
con clinton l'hanno lasciato continuare ad uccidere maNDANDOGLI MONIKA. .....
ORA NON SI PUò RIPETERE ... FORSE PERCHè BUSH è PURITANO, DICONO, E SI RIMETTE IN CORSA IL FEROCE SALADINO...

[Il Condor]

In Origine Postato da Cirno
Non di pacifismo si tratta, ma di komunismo.
O no?

Statemi bene.
Cirno

Si tratta di nazi-comunismo

Basta leggere gli interventi sul forum: sono chiarissimi.

[Lupo Solitario (POL)]

PER FRANCIA E RUSSIA NON SI FA LA GUERRA MA SI FA LA RICOSTRUZIONE.

Fieramente schierato con le posizioni del suo Presidente, il Washington Times non perde occasione per mettere in evidenza le contraddizioni degli ex amici di un tempo che oggi si oppongono all’attacco all’Iraq.
Oggi si parla della dichiarazione dell’Ambasciatore francese negli USA Jean-David Levitte secondo il quale, malgrado il suo paese si opponga fermamente alla guerra, riterrebbe un dovere morale partecipare alla ricostruzione dell’Iraq. “Il costo sarà salato”, dice Levitte, “e sarebbe meglio che tutto avvenisse sotto l’ombrello delle Nazioni Unite, come in Afghanistan”.
Non dissimile il tenore delle dichiarazioni di Boris Nemtsov, leader dell'Unione delle forze
di destra, l’aera liberale del governo Putin. Secondo Nemtsov la Russia sarebbe felice di partecipare agli sforzi per la ricostruzione, anche per proteggere i molti interessi russi in Iraq: “la guerra è la guerra e la ricostruzione è la ricostruzione” sostiene pragmanticamente il politico russo, “sono due problemi diversi”.

[Cirno]

Caro Pcosta: ma nessuno ci ha chiesto alcunché!
Ma dove vuoi che marci il popolo italiano, con le quinte colonne che si ritrova in casa?

Ad altri: Saddam è perfettamente in grado di papparsi il Kuwait o l'Arabia o anche gli Emirati, che militarmente sono più deboli di lui.
Basta che gli Americani rititino la loro armata, cosa che dovrebbero inevitabilmente fare se il tormentone si prolunga, diciamo, oltre il mese di aprile. Il generale Caldo si farebbe infatti sentire. E' questo il gioco sporco che Saddam e i suoi (di fatto) fiancheggiatori francesi e tedeschi stanno facendo. Sanno tutti benissimo che Bush o agisce in tempi brevissimi o deve ritirarsi, così perdendo faccia e guerra.

E' questo che si vuole, no?'

Quanto alle argomentazioni di Cciappas...ma va a da' via i cciappas!

Lupo Solitario sempre lucido e pertinente. Grazie.

Salutoni.
Cirno

[bluemax (POL)]

In Origine Postato da Cirno
La politica non è immorale: è amorale. E' l'arte dell'opportunità. Il pacifismo fine a se stesso è utopia: se non cela interessi occulti (es. la Lukoil russa e la Elf francese ttitolari della quasi totalità delle concessioni petrolifere in Iraq), è la nobile illusione che sia possibile creare una "Nuova Gerusalemme".
Detto questo, chiarisco il mio pensiero.
I casi sono due, a questo punto. O Bush fa la guerra o ritira il suo esercito, che non può rimanere dislocato in Arabia per almeno 6/7 mesi, con costi pazzeschi in termini di denaro e morale delle truppe.
Se si ritira, ha vinto Saddam. Non credo che l'America accetti di perdere una guerra senza combattere e di dare a Saddam una caratura tale da permettergli, in tempi brevi, di papparsi Kuwait, Emirati, Arabia e quant'altro, come già tentato di fare in recente passato.
Allora la guerra è inevitabile. In guerra c'è un vincitore e un vinto (almeno in questo tipo di guerra). Non c'è dubbio che il vinto sarà Saddam.
Da che parte vogliamo stare?
Meglio stare con l'America, nostra alleata e, in tempi non lontanissimi, nostra liberatrice (a sue spese, di dollari e di sangue).
E voi, Pacifisti, con chi state? Con Saddam (inevitabilmente)?
Saddam "uomo di Pace"? Saddam il gassatore? Saddam l'assassino?
Se poi siete "contro" (l'America in particolare e l'Occidente in generale) allora gettate la maschera. Non di pacifismo si tratta, ma di komunismo.
O no?

Statemi bene.
Cirno

sono pienamente daccordo con te... avevo fatto un post simile tempo fa.. hai i miei stessi punti di vista è quindi d' obbligo un elogio nei tuoi confronti


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BLUEMAX
MEMBRO E FONDATORE DEL COMITATO DEI PENSIERI INDIPENDENTI

Le religioni, I Partiti, Le Bandiere offuscano le menti. Pensare col
Proprio cervello e non con quello di altri e' cosa BUONA.
LIBERARSI DAI PLAGI DELLE IDEOLOGIE E' QUESTA LA VERA LIBERTA!
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[anton]

Quanto alle argomentazioni di Cciappas...ma va a da' via i cciappas!
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cerchi concorrenti???
Non capisci neppure che poi saresti costretto ad abbassare la tariffa???

[Cirno]

Cciappas: hai il classico "sense of humour" dei komunisti.
Cioé zero via zero.

Bluemax: grazie. Stiamo in contatto. Siamo spiriti liberi e non conformisti, che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome.

Cirno.

[anton]

Siamo spiriti liberi e non conformisti, che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome.
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i non conformisti......... che vogliono ancora la guerra..... dopo tante guerre..... . dopo aver bruciato streghe..... dopo aver portato la civiltà e il vero dio ai pagani........
siete le solite mezze calzette abituate a cedere alle menzogne del potere.........