IRAQ: ORIANA FALLACI SUL WALL STREET JOURNAL
(RadioRadicale.it, 13Mar - 13 : 56) - Oriana Fallaci è ritornata oggi sulla questione della guerra e lo ha fatto dalle pagine del Wall Street Journal con un articolo dal titolo "La rabbia, l'orgoglio e il dubbio". Eccone il testo (alcune parti non sono state riportate dalle agenzie):
"Che bello sarebbe se gli Iracheni potessero liberarsi da soli di Saddam Hussein...se lo appendessero per i piedi come facemmo noi italiani nel 1945 con Mussolini....Ma se noi Italiani fummo in grado di liberarci di Mussolini, e' perche gli alleati avevano gia' occupato quattro quinti del nostro paese e la seconda guerra mondiale era gia' bella e avvenuta. Senza la guerra, ci saremmo tenuti Mussolini (e Hitler) per sempre".
"Morimmo come mosche sotto i bombardamenti degli alleati ma lo stesso capito' a loro a Salerno, Anzio, Cassino. In meno di due anni 45.806 americani morti e altri 17.500 fra gli inglesi e tutti gli altri alleati ."Qualcuno sa quanti cimiteri di soldati americani ci sono in Italia? Oltre sessanta...ogni volta che passo davanti al cimitero di Nettuno e vedo il mare di croci, mi sento tremare dal dolore e dalla gratitudine".
"Io so bene quanto la guerra sia orribile e lo so meglio di tutti quegli pseudopacifisti che scendono in piazza per gridare contro il nome di George Bush e Tony Blair ma che non levano mai una sola parola contro Saddam Hussein.... Lo so perche' faccio parte della generazione della seconda guerra mondiale e come membro della resistenza sono stata io stesso un soldato. So cosa significa vivere nel terrore, correre tra il rumore delle bombe, vedere le case distrutte e sognare un pezzo di pane...Ho provato orrori che quelli che vedono la guerra solo attraverso i film in cui il sangue altro non e' se che cketchup non si possono nemmeno immaginare. Per questo io odio la guerra come i pacifisti non potranno mai odiarla. Ogni mio libro trabocca dell'odio per la guerra e non posso reggere la vista di una pistola. Ma al tempo stesso non accetto il principio che tutte le guerre siano sbagliate. Non lo fu la guerra contro Hitler e Hirohito e non fu il Risorgimento....Quando la pace diventa sinonimo di arresa, paura, perdita di liberta' e dignita', non e' piu' pace. E' suicidio".
"Se giusta come desidero e legittima come spero, questa guerra sarebbe dovuta avvenire un anno fa cioe' quando le rovine delle Torri Gemelle stavano ancora fumando e tutto il mondo civilizzato si sentiva americano. Se fosse accaduta allora, i pacifisti che non urlano mai contro Saddam o Bin Laden non avrebbero riempito le piazze per crocefiggere gli Stati Uniti, le star di Hollywood non giocherebbero a fare i Messiah e l'ambigua Turchia non negherebbe cinicamente ai soldati americani il passaggio verso il fronte del Nord. Nonostante quegli europei che si unirono al coro gioioso dei palestinesi...nessuno allora metteva in dubbio che gli Stati Uniti avevano subito una nuova Pearl Harbor e che avevano tutti i diritti di rispondere. E non era nemmeno necessario che avvenisse l'11 settembre perche' Pearl Harbor era avvenuta prima in Somalia, Kenya, Yemen. Non c'era bisogno dell'11 settembre per sapere che c'era un cancro. L'11 settembre e' stata solo la conferma piu' bruciante di una realta' che covava da anni. Se Clinton avesse usato meglio l'ufficio ovale passando meno tempo con ragazze voluttuose forse l'11 settembre non sarebbe mai avvenuto. E ancora meno sarebbe avvenuto se George Bush padre avesse eliminato Saddam nel 1991 quando l'esercito iracheno si sgonfio' come un palloncino. Si disintegro' cosi' rapidamente che io stessa feci quattro prigionieri...E invece gli americani non arrivarono a Baghdad per rimuovere Saddam. E per ringraziarli, Saddam cerco' di uccidere il loro presidente, lo stesso presidente che lo aveva lasciato in carica. A volte mi chiedo se questa guerra non sia una vendetta del figlio per l'affronto fatto al padre. Come una tragedia shakesperiana, anzi greca".
"Ma i nemici degli americani non stanno solo a Baghdad. Stanno a Parigi dove al mellifluo Chirac non gliene frega niente della pace ma vuole solo soddisfare la sua vanita' con la prospettiva di un nobel per la pace. E dove non c'e' alcun desiderio di sloggiare Saddam perche' con lui le compagnie petrolifere francesi fanno ottimi affari..E i nemici stanno in Germania dove Schroeder ha vinto le elezioni comparando Bush a Hitler ...e a Roma dove i comunisti sono usciti dalla porta e sono rientrati dalla finestra come gli uccelli del film di Hitchcock. E dove, appestando il mondo con il suo ecumenismo, pietismo, terzomondismo, Papa Wojtyla riceve Tariq Aziz come un martire che sta per essere mangiato dai leoni. In Europa i vostri nemici sono dappertutto, Mr. Bush, quello che voi chiamate "differenze di opinione" non sono altro che dimostrazioni di puro odio, perche' in Europa pacifismo e' sinonimo di antiamericanismo".
"All'Europa non interessa dei 221.484 americani morti per lei nella seconda guerraa mondiale. Piuttosto che gratitudine, i loro cimiteri ispirano solo risentimento. Di conseguenza nessuno sosterra' questa guerra. Nemmeno le nazioni che sono ufficialmente alleate con gli Stati Uniti e nemmeno i primi ministri che la chiamano "il mio amico George" (come Silvio Berlusconi). In Europa lei Mr ha un solo alleato; Tony Blair ".
"Questa guerra non ha nemmeno a che fare con il petrolio perche gli americani non hanno bisogno del petrolio iracheno. E' una guerra politica, fatta in risposta alla guerra santa dichiarata dai nemici dell'Occidente e annunciata ufficialmente l'11 settembre. E' anche una guerra profilattica: Saddam e' il cancro piu' ovvio e quindi il primo che deve essere rimosso". [...] "Gli europei sapevano gia' che cosa fossero democrazia e liberta'. I giapponesi non lo sapevano e per loro furono come dei regali ma almeno il Giappone aveva iniziato un processo di modernizzazione e non apparteneva al mondo islamico. Come scrivo nel mio libro, Bin Laden e' la punta di un iceberg che non si muove da 1400 anni e che non e' emerso dalla sua cecita'. Liberta' e democrazia sono valori che non trovano supporto nel tessuto ideologico dell'Islam. Per questo li rifiutano e voglio eliminarli anche nel nostro mondo". (RRML)
Wolare
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