IL SEGRETARIO DELL'ASSOCIAZIONE MUSULMANI ITALIANI LANCIA UN AVVERTIMENTO
«OCCHIO AGLI "AMICI" ARABI IL PERICOLO VIENE DA LI',
NON DA PERSONAGGI FOLKLORISTICI COME ADEL SMITH»
di Dimitri Buffa
Pisanu ha parlato di una "via nazionale al dialogo" fra i musulmani e le istituzioni, e ha proposto "un patto con l'Islam moderato, ma massima fermezza con gli estremisti". Che ne pensa, Palazzi?
«Purché non finisca come in Francia dove analoghe soluzioni hanno portato al paradosso che lo stato francese ha stipulato accordi con gli estremisti per la semplice ragione che avevano più fondi e quindi hanno potuto dimostrare di rappresentare più gente, travestendosi da agnellini per l'occasione, essendo finanziati dai sauditi wahahiti».
Ma è possibile in Italia un dialogo con l'Islam?
«Sul tema della presenza islamica in Italia sinora si sono in prevalenza sentite due voci contrapposte, da un lato quella dei "Fallaciani", che fanno di ogni erba un fascio e che considerano tutti i musulmani dei "potenziali seguaci di Bin Laden", e da un lato quella di una sinistra sempre più buonista e terzomondista, pronta a dare addosso all'America e a Israele, a solidarizzare coi regimi dittatoriali
S
haykh Abdul Hadi Palazzi è il segretario dell'Associazione Musulmani Italiani (AMI) l'organizzazione islamica moderata che condanna l'integralismo e che promuove il dialogo con Israele e l'America e con il mondo cattolico. L'abbiamo intervistato per chiedergli che
ne pensa della boutade del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu a proposito di aperture al dialogo con l'Islam da parte dello stato italiano.Ci ha risposto così: grazie dei pensiero. Ma occhio all'Arabia Saudita. Il pericolo viene da lì e dai fratelli musulmani, non da personaggi folkloristici come Adel Smith.